Difficoltà Tecnica
?  
  Difficoltà Fisica
Pendenza max:
 
  Dislivello
Lunghezza
 
  Coef. Totale
62%
 
 

Preparazione fisica: 61.35 %

 
Area: Claut Prov: PN  anello  Medio Difficile
  Tratti Esposti: SI
 Lunghezza: 9.9 Km  Temp. Calcolato: 5:05 h
 Dislivello: 824 m  Vel. Calcolata: 2 Km/h
 Salita: 1035 m  Alt. massima: 1433 m
 Discesa: 1035 m  Alt. minima: 609 m

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Le creste di San Gualberto, percorso ad anello 02-07-2023

Dobbiamo raggiungere il bellissimo paese di Claut e percorrere la strada principale; poi giriamo a sinistra lungo via Don Pietro Bortolotto e parcheggiamo sulla destra in un comodo parcheggio (610 metri – coordinate GPS 46.26819, 12.51505). La nostra escursione inizia tornando indietro sulla strada principale; giriamo a destra e, dopo pochi metri, ci teniamo ancora a destra salendo lungo una via secondaria parallela alla strada principale che si chiama via Ruggero Grava.

Continuiamo diritti per vicolo San Rocco e poi per via Creppi, la seguiamo per pochi metri e prendiamo, a destra, il sentiero che si stacca dalla strada con indicazioni per le creste, numero CAI 384. Iniziamo a salire tranquillamente. Dopo una svolta a sinistra, siamo in mezzo al bosco; il sentiero continua con un saliscendi con prevalenza di salita. Si esce dal bosco a quota 733 metri, circa, per attraversare il torrente Chiadola con una breve discesa e poi risalire dalla parte opposta fino ad uscire su una strada asfaltata, che seguiamo, a destra, a circa 775 metri.

In breve, la strada diventa sterrata e si arriva ad un bivio. Noi seguiamo le indicazioni che ci mandano a sinistra. Si punta alla testata della valle. Ora si sale più decisamente fino ad arrivare alla forcella della Cita a 1142 metri, dove si svolta a sinistra. Si continua a salire, uscendo definitivamente dal bosco; dopo un traverso, si riprende a salire tramite continui tornantini che ci portano sotto la prima cima, a quota 1420 metri circa. Si svolta a sinistra e, con una breve salita, la cima Val Tremuoia è raggiunta, a circa 1450 metri. Proprio qui inizia il sentiero in cresta.

Le altre cime sono più basse. Il sentiero alterna brevi tratti in discesa, corte traversate e leggere risalite per raggiungere le altre vette, che sono, nell’ordine: cima dei Fager a 1372 metri, col dei Mui a 1243 metri e il Culisei a 1166 metri. La lunga traversata in cresta termina in un bel pulpito panoramico a 965 metri circa, dove si svolta a sinistra e si inizia a scendere decisamente fino a raggiungere un bivio dove seguiamo le indicazioni verso destra per il Col dei Piais e la chiesetta di San Gualberto, a quota 825 metri circa.

Dopo pochi metri ci troviamo ad un trivio dove seguiamo il bel sentiero, più a sinistra, che sale dolcemente fino a portarci sul colle, nei pressi della chiesetta, a 876 metri, dopo aver lasciato a sinistra la continuazione del CAI 384. Da qui si gode di una bellissima vista su Claut. Per scendere, senza tornare indietro, abbiamo usato una traccia che scende ripidamente verso sud-ovest, lungo un pendio erboso per terminare sul sentiero che aggira il colle. Qui andiamo a sinistra.

Se si vuole evitare la traccia, basta tornare indietro dalla cima del colle fino al bivio con il 384, che, seguito a destra, ci porta sempre sul sentiero che aggira il colle e, anche in questo caso, si va a sinistra. Questo sentiero scende verso Claut e, in breve, ci porta su una strada asfaltata, nei pressi di un tornante. Si tratta di via Creppi, che seguiamo a destra; facciamo un paio di curve, poi andiamo sempre lungo questa via fino a tornare al punto dove avevamo abbandonato la strada per il sentiero delle creste. Qui si chiude il nostro anello; per tornare al parcheggio non ci resta che ripercorrere a ritroso il tratto già fatto in salita.

Un percorso bellissimo: le creste sono spettacolari, in questo periodo le fioriture sono al top, specialmente le orchidee selvatiche, ma anche gigli, rododendri e tantissimi altri fiori. Il sentiero 384, come troviamo scritto nei cartelli, è per escursionisti esperti: tratti esposti e/o ripidi e anche traversate esposte meritano la dovuta attenzione. Da evitare assolutamente se il terreno è bagnato: scivolare è molto facile.

Anello percorribile sia in senso antiorario che orario, personalmente preferisco il primo, come da descrizione. Il percorso si svolge quasi completamente sul sentiero CAI 384 e un breve tratto su traccia, carta Tabacco di riferimento 021.


Se avete aggiornamenti o altre informazioni scrivete nei commenti in fondo alla pagina

Fotografie e Itinerario di Silvano Bertolini


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INDICAZIONI STRADALI
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