Itinerari in Friuli Venezia Giulia

30-12-2018 – Monte Rest dal passo di Rest

Si sale verso il passo Rest, due le possibilità, o da Tramonti lungo la val Tramontina, o da Priuso, paesino che si trova tra Socchieve e Ampezzo. Raggiunto il passo c’è un grande spiazzo per il parcheggio di fronte alla chiesetta degli alpini ed alla strada sterrata per casera Monte Rest, che seguiremo per la nostra escursione (1046 metri – coordinate GPS 46.3533, 12.78692).

La nostra escursione ha inizio lungo l’ardita strada che sale verso casera Monte Rest,, proprio dietro la chiesetta degli alpini, lasciando a destra la stradina per casera Somp le Mont. La strada sale con pendenza abbastanza ripida ma costante, una volta trovato il passo giusto non ci ti stanca eccessivamente, subito dopo la partenza si inizia subito a godere dei panorami che si allargano man mano che saliamo e la salita lungo la strada si rivela tutt’altro che noiosa.

Poco prima della casera alcune lingue di neve, in una zona d’ombra, coprono la strada, sono pochi centimetri, ma non danno problemi nel passaggio né all’andata né al ritorno, raggiungiamo così la casera Monte Rest, (1500 metri) ormai abbandonata ma con un stanza-ricovero sempre aperto con cucina, tavolo e brande. Ora la strada termina e si continua dietro la casera per il sentiero “Ursula Nagel” che inizia a traversare in diagonale con leggera salita le pendici del monte Rest, dei paletti con bandiera segnavia ci guidano nella giusta direzione.

Seguiamo questo sentiero fino a raggiungere la dorsale sud-est del monte Rest dove troviamo una vecchia croce fatta con 2 pezzi di legno e spago, qui il sentiero continua nel bosco in leggera discesa, noi lo abbandoniamo e prendiamo la traccia, a sinistra, che segue la dorsale stessa. Si inizia a salire puntando direttamente alla cima, si sale su traccia ben visibile su prato, mai troppo ripido, puntando sempre sul punto visibile più in alto davanti a noi, quasi impossibile sbagliare ed in breve siamo in vetta (1780 metri).

A parte le antenne e le casette per esse costruite, girandoci intorno, il panorama e stupendo a 360 gradi, complice una bella giornata anche se troppo ventosa, senza vento sarebbe anche troppo calda, quindi sosta e foto di rito sono obbligatorie anche se le continue e fredde folate ci mettono fretta.

Tra le vette principali che vediamo abbiamo a est le due cime del Valcalda, andando verso nord Zuc dal Bor, Grauzaria e Sernio, poi gruppo del Coglians e Peralba, verso ovest svetta il Tinisa dal suo lato sud, quello migliore, poi il Bivera con il Clap Savon, continuando a ovest Duranno, Cima dei Preti e per finire il Raut a chiudere un panorama di tutto rispetto e solo per citarne le principali e più vicine a noi. Il vento sembra prendere sempre più forza e quindi iniziamo a scendere percorrendo lo stesso itinerario della salita, si torne in breve alla casera dove ci permettiamo una sosta più lunga e poi rifacciamo a ritroso la bella e ardita strada che ci riporterà al parcheggio.

Cima di tutto rispetto, sempre snobbata dallo scrivente e oggi mi sono dovuto ricredere, sentiero mai difficile, pulito e ben visibile anche dove diventa traccia, panorama superbo che ti ripaga ampiamente della salita, merita veramente, logicamente fattibile fino alla prossima nevicata. Sentiero CAI 826 "Ursula Nagel" e traccia - carta Tabacco 028.