Difficoltà Tecnica
?  
  Difficoltà Fisica
Pendenza max:
 
  Dislivello
Lunghezza
 
  Coef. Totale
44%
 
 

Preparazione fisica: 60.42 %

 
Area: Montereale Valcellina Prov: PN  AR+anello  Media
 
 Lunghezza: 12 Km  Temp. Calcolato: 4:50 h
 Dislivello: 896 m  Vel. Calcolata: 2.5 Km/h
 Salita: 929 m  Alt. massima: 1524 m
 Discesa: 929 m  Alt. minima: 628 m

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Anello Pala d’Altei da val de la Roja (Montereale Valcellina)

Si raggiunge Montereale Valcellina e si prosegue per la frazione di Grizzo, da qui si seguono le indicazioni per l’osservatorio astronomico, si sale lungo la stretta rotabile asfaltata fino alla località val de la Roja, dove si parcheggia nel grande spiazzo dove fanno la “Fiesta De la Mont” (628 metri - coordinate 46.158267, 12.627116), per proseguire oltre con l’auto bisogna avere il permesso.

La nostra escursione inizia salendo lungo la strada asfaltata fino all’osservatorio, lì diventa sterrata, la seguiamo ancora per un paio di tornanti e poi, a quota 723 metri circa, lasciamo la strada per il sentiero che si stacca a destra, è un sentiero locale contrassegnato con bandierine gialle e blu. Si sale lungo questo bellissimo percorso, seguiamo sempre le bandierine, ad un tratto si uscirà dal bosco per percorrere un pezzo molto panoramico, si rientra nel bosco e, alla deviazione, ci teniamo a sinistra.

Saliamo ancora per pochi metri e ritroveremo la strada, di fronte a noi c’è il sentiero che useremo al ritorno, la seguiamo a destra, dopo due curve, dalla strada si stacca un sentiero a sinistra, lo seguiamo come ci viene indicato dalle bandierine giallo-blu. Questo sentiero sale rapidamente per riuscire sulla strada, andiamo a destra, ma dopo poche decine di metri, al primo tornante, mentre la strada gira a sinistra noi seguiamo il sentiero, ora CAI 987, con indicazioni Pala d’Altei, siamo a quota 995 metri dentro ad una bellissima faggeta.

Facciamo subito attenzione a non seguire la via più ovvia che andrebbe dritta ma a salire a sinistra dove ci sono i segnavia CAI, si sale traversando, con salita moderata, le pendici della Pala, poi c’è un breve tratto molto ripido che aggira un costone e quindi si arriva ad un tratto in leggera salita. Qui dobbiamo fare attenzione ai radi segnavia e agli ometti che ci indicano i passaggi migliori in mezzo alle pietre disseminate ovunque, si arriva ad un trivio a quota 1445 metri circa, a sinistra la traccia che ci porta in cima, a destra la via del ritorno.

Logicamente andiamo a sinistra, si sale ancora per poco, si esce definitivamente dal bosco ed in breve si raggiunge la cima in mezzo all’erba, che quest’anno e molto fitta e alta, la bella croce di vetta si trova alcuni metri più in basso della vetta vera e propria, per essere visibile anche da Montereale. Il panorama verso la pianura è strepitoso, le nuvole basse ci precludono quello dagli altri lati, pazienza, in bella mostra, non molto lontani, il Fara e il Jôf, sosta d’obbligo anche se breve dato che il meteo non è dei migliori.

Ora si torna al trivio precedente e qui proseguiamo dritti lungo il 987 con indicazioni per casera Montelonga, si scende e si attarversa il bellisssimo pianoro dove troviamo un altro bivio, qui andiamo a sinistra lungo il 987A ed in breve siamo a forcella Forador a 1405 metri, facciamo attenzione che stiamo entrando nel poligono di tiro del Malnisio, sul cartello presente c’è un Qrcode che ci dà info sui giorni di divieto di transito.

Adesso il sentiero si incunea in una specie di corridoio roccioso rivolto verso la pianura, al suo inizio hanno elevato, con alcune travi, una specie di porta, l’effetto è stupendo, il fondo merita attenzione perché si scende camminando sui ciotoli dove scivolare è facile. In breve si raggiunge un altro bivio dove continuiamo dritti, si raggiunge così casera Rupeit a 1275 metri. Qui ritroviamo i segnavia giallo-blu e seguiamo le indicazioni per Grizzo, ora si scende lungo un ripido pendio erboso tramite vari tornanti e traversi, la vista verso la pianura è mozzafiato, si raggiunge in breve una sella a quota 1000 metri circa.

Di fronte il cimotto erboso del Zuccul Supigna, vediamo che si può salirlo con facilità e quindi ci andiamo, sono poche decine di metri di salita, non c’è un traccia o sentiero quindi si sale ad occhio senza problemi, dalla cima il panorma verso la piana è molto bello, breve sosta e si ritorna giù. Proseguiamo lungo il sentiero precedente che ora entra nel bosco, è molto largo e prosegue dritto con poca pendenza per un breve tratto, poi, arrivato al margine del bosco stesso, inizia a scendere velocemente tramite tornanti, la vegetazione ci lascia anche alcune aperture sulla pianura.

In breve esce di nuovo sulla strada, la attraversa e prosegue dall’altra parte, sempre con buona pendenza, poco dopo riesce sulla strada proprio nel punto dove siamo passati in mattinata, qui si chiude il nostro anello, ora non ci resta che rifare a ritroso la via dell’andata per ritornare al parcheggio. Non è la prima volta che saliamo sulla Pala d’Altei, fare l’anello appaga sempre, il percorso è vario e bellissimo, le viste sulla pianura e, meteo permettendo, fino al mare sono straordinarie, mai troppo difficile, alcuni tratti meritano la dovuta attenzione ma sono facilmente superabili. Sentieri CAI 987 e 987A e sentieri locali.


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Fotografie e Itinerario di Silvano Bertolini


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