Difficoltà Tecnica
?  
  Difficoltà Fisica
Pendenza max:
 
  Dislivello
Lunghezza
 
  Coef. Totale
49%
 
 

Preparazione fisica: 57.28 %

 
Area: Tramonti di sopra Prov: PN  AR  Media
 
 Lunghezza: 21.5 Km  Temp. Calcolato: 6:30 h
 Dislivello: 204 m  Vel. Calcolata: 3.3 Km/h
 Salita: 262 m  Alt. massima: 619 m
 Discesa: 262 m  Alt. minima: 415 m

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Autore: Delia Gori

Un angolo del Friuli che va visitato, quindi  con alcuni amici del gruppo 'Quelli della notte di Ragogna' si parte alla scoperta delle dolci e chiare acque delle Pozze Smeraldine e del Lago del Ciul.

La strada è  inizialmente asfaltata ed in parte vietata alle auto  nella zona oltre l'abitato, poi continua su strada sterrata e sentieri, dopo un paio di chilometri si  iniziano a vedere le pozze smeraldine dal colore  ovviamente dello smeraldo.

Si può scegliere il sentiero verso sinistra e si arriva alle piccole spiagge ed alle 'piscine naturali'  oppure il sentiero panoramico che continuerà oltre le pozze, noi scegliamo il secondo e di li a poco percorriamo il sentiero adiacente alle pozze smeraldine che si trovano lungo il corso del fiume Meduna.

La loro caratteristica è  il colore dell'acqua che spicca ancor di più perché racchiuse in un alveo puro e selvaggio con roccia di origine calcarea in blocchi enormi e di colore biancastro, proseguiamo con vari cambi di pendenza sul sentiero Cai 386 che corre lungo la destra del fiume e di fianco alle pareti di roccia che permettono le arrampicate sportive: vere e proprie palestre di roccia. 

Nel nostro percorso troviamo la sorgente Sgurlina e non possiamo che bere questa acqua freschissima prima di proseguire, il cammino procede nel bosco e nel silenzio. È  piacevole sentire solo il rumore delle cascate e il fruscio del tappeto di foglie sotto ai nostri piedi.

Ancora qualche timido  ciclamino fa capolino tra le foglie e diverse specie di funghi che colorano ancor di più il fogliame, proseguiamo in direzione dei borghi abbandonati di Frassaneit di Sotto e di Sopra.

Dopo aver  passato un rio asciutto il nostro sguardo rimane fisso verso il cielo stupendamente azzurro e su una roccia a forma di Aquila: l'aquila del monte Frascola, si tratta di tre cime rocciose accostate che ricordano la sagoma di un’aquila (testa e due ali), posta a quota 1616 metri di altitudine. 

Giungiamo alla borgata Frassaneit di Sotto, ove si notano i ruderi  delle case abbandonate, il pensiero vola in un attimo alle difficoltà che avranno avuto le persone che vivevano in quei luoghi isolati.

Una scritta però ci suscita una sonora risata, perché qualche burlone di passaggio  ha scritto in un angolo, tra le rovine, ove probabilmente le persone di passaggio si fermano per i loro bisogni fisiologici: 'Qui giace, in perfetta rovina, l'arte eccelsa della cucina '!!!!

Proseguiamo allegramente e raggiungiamo la frazione di Frassaneit di Sopra, con vecchi ruderi su entrambi i lati della strada. Le case erano tutte in sasso, con ingressi con archi e finestre con inferriate.

Il percorso è  un continuo saliscendi tra il bosco ed il corso d'acqua che prima ci accompagnava a sinistra ora è  sotto a noi....siamo saliti di parecchio, continuiamo per raggiungere la diga Cà Selva del lago di Ciul.

Finalmente iniziamo a vederla da lontano e avvicinandoci ci accorgiamo dei lavori in corso e del divieto di passaggio sulla diga stessa, il lago è ottenuto dallo sbarramento del torrente Meduna. 

Oltrepassiamo la galleria e ci fermiamo per il pranzo, finito il ristoro proseguiamo con l'intenzione di  conteggiare il lago fino al ponte sospeso detto ponte Tibetano nella parte settentrionale del lago dove confluisce il Canale piccolo del Meduna.

Da qui si scorgono delle case che costituivano un villaggio prima della costruzione della diga  e che a volte sono sommerse ed a volte sono a vista a seconda del livello dell'acqua, era il borgo di Selis. 

In questo punto, nei periodi in cui il livello delle acque è tenuto basso, si possono osservare i ruderi di alcune case che costituivano l’antico borgo di Selis.

Attraversiamo il ponte Tibetano e naturalmente una foto è  d'obbligo dopo aver  fatto questo lungo ed anche a volte faticoso percorso ed ora possiamo ripercorrere il sentiero fatto all’andata e mentre ripartiamo il pensiero di tutti va alle salite che dobbiamo affrontare!!!

Il sole sta tramontando e noi siamo sul percorso e rivediamo ora le pozze smeraldine con un'altra colorazione, naturalmente più intensa.  

Cammina cammina nel bosco....non incontrarono cappuccetto rosso ed il lupo....ma l'auto al nostro parcheggio!!! 

Soddisfatti di questo itinerario di ben 24 km con un dislivello di 570 metri.


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Fotografie e Itinerario di Delia Gori


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INDICAZIONI STRADALI
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un commento

  • 22-11-2021 - Fatto come da descrizione, il sentiero è in buone condizioni, unica nota, alcuni semplici guadi e qualche traverso esposto che, se bagnato, merita attenzione. Da segnalare, dopo Frassaneit, anche un piccolo franamento che ha ridotto la larghezza del sentiero in un tratto esposto, si passa facendo attenzione

    Modificato il Mercoledì, 04 Gennaio 2023 12:14 by Gianni Giacometti.

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