Difficoltà Tecnica
?  
  Difficoltà Fisica
Pendenza max:
 
  Dislivello
Lunghezza
 
  Coef. Totale
30%
 
 

Preparazione fisica: 45.35 %

 
Area: Aurisina Prov: TS  anello  Medio Facile
 
 Lunghezza: 14.8 Km  Temp. Calcolato: 4:40 h
 Dislivello: 255 m  Vel. Calcolata: 3.2 Km/h
 Salita: 349 m  Alt. massima: 373 m
 Discesa: 349 m  Alt. minima: 118 m

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08-05-2021 – Anello del Geoparco del Carso da Aurisina.

Raggiungiamo la località di Aurisina e parcheggiamo nei pressi della ex stazione ferroviaria (Coordinate GPS 45.75367, 13.68727), l’escursione di oggi ci porta a visitare alcune grotte della zona e il Parco “Lupinc Škaljunk” dove sono state ripristinate alcune postazioni della grande guerra.

Partiamo dalla ex stazione e torniamo indietro qualche centinaio di metri fino alla strada provinciale SP5. Giriamo subito a destra, lungo una stretta via secondaria con segnavia CAI bianco e rosso, che ci porta fuori dal centro abitato e va, costeggiando l’autostrada, verso il cimitero di guerra austro ungarico che raggiungiamo e visitiamo. Un pensiero a quei poveri ragazzi è d’obbligo.

Da lì si segue un sentiero che, in breve, ci riporta sulla strada sterrata che costeggia l’autostrada ancora per un breve tratto per poi girare a destra e allontanarsi da essa definitivamente. La prima grotta che troviamo, a sinistra, è la Caverna Pocala. Poco più avanti abbandoniamo la strada e proseguiamo per un sentiero sempre contrassegnato con segnavia CAI. Ci teniamo sempre sul sentiero principale, lasciando a destra e a sinistra le molte deviazioni, arrivando così nei pressi della grotta Antonio Federico Lindner, che visitiamo.

Continuiamo ancora lungo il sentiero, esso si unisce ad una stradina che ci conduce nella bella località di San Pelagio, che visitiamo e superiamo lungo la SP5; quando questa strada incrocia la SP6, noi proseguiamo lungo la stradina, con lati arricchiti da tantissime orchidee selvatiche, che si stacca proprio di fronte. in breve raggiungiamo anche la grotta di Ternovizza.

La stradina procede con una lenta ma continua salita, costeggiando il confine sloveno per un breve tratto. Troviamo peonie in fiore, stupende. A quota 330 metri, abbandoniamo la strada e seguiamo il sentiero che, a sinistra, sale lungo le pendici del monte San Leonardo. Dopo una breve salita raggiungiamo la dorsale a quota 373 metri circa. Seguiamo la dorsale a destra, cercando un posto adatto per poter fare la pausa pranzo; lo troviamo proprio dove il sentiero inizia a scendere. Qualche apertura tra gli alberi ci lascia intravedere il mare.

Riprendiamo il cammino scendendo dal versante opposto. In breve il sentiero si trasforma in stradina e ci porta nella località di Samatorza, che superiamo lungo la via principale, per poi tenerci a destra lungo una strada asfaltata secondaria che seguiamo per circa un chilometro per poi lasciarla e seguire un sentiero, a destra, che ci porta ad attraversare la SP6 e a proseguire dal lato opposto.

Camminiamo su un tratto asfaltato, quando la strada gira a destra, noi la abbandoniamo e proseguiamo diritti su uno sterrato, che ci porta a visitare la grotta Azzurra di Samatorza, posto di una bellezza incredibile. Andiamo ancora avanti e arriviamo ad un quadrivio: ci teniamo a sinistra, proseguiamo per un breve tratto e poi troviamo, alla nostra destra, le indicazioni per il parco “Lupinc Škaljunk”.

Da qui inizia la parte più bella del percorso. Si scende lungo una ripida stradina sterrata con corrimano e si passa sotto una grotta per uscirne poi dal lato opposto. E' la grotta Lesa. Risaliamo su ripida scalinata e, in breve, ci troviamo in mezzo alle postazioni della grande guerra che sono state ripristinate in maniera perfetta. Si cammina dentro le trincee, visitando varie postazioni.

Una torretta ci permette guardare il panorama che da lì è già grandioso. Tornati sui nostri passi, passando ancora tra le trincee, troviamo il sentiero che ci porterà verso Aurisina in località Fornace. Raggiungiamo così la SP5 che seguiamo, a sinistra, passando sopra la ferrovia. Ancora una svolta ed ecco la strada per la ex stazione, che raggiungiamo in breve chiudendo così l’anello.

Percorso lungo che ci porta a visitare grotte e peculiarità della zona. Considerando le molte deviazioni e svolte da fare, è necessario dotarsi di cartina e del nostro file GPX. Comunque è indispensabile crearsi un percorso da seguire, i sentieri CAI sono il numero 32 e il 10, poi ci sono alcuni brevi tratti di strade asfaltate.

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Fotografie e Itinerario di Silvano Bertolini


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