Difficoltà Tecnica
?  
  Difficoltà Fisica
Pendenza max:
 
  Dislivello
Lunghezza
 
  Coef. Totale
51%
 
 

Preparazione fisica: 85.75 %

 
Area: Tarvisiano - Val Canale Prov: UD  anello  Media
 
 Lunghezza: 19.2 Km  Temp. Calcolato: 7:50 h
 Dislivello: 1004 m  Vel. Calcolata: 2.5 Km/h
 Salita: 1295 m  Alt. massima: 1794 m
 Discesa: 1295 m  Alt. minima: 790 m

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Anello Camporosso - Cima Muli - Monte Acomizza - Camporosso - Sarà per la mia ritrosia a camminare a maggio su creste innevate e perciò cerco cime prive di neve

Stavolta ho rivolto l’attenzione al Monte Acomizza (mt. 1813) dopo essermi accertato che in cima c’era solo erba (tramite immagini webcam in loco). Quindi vado in auto a Camporosso (810 mt. ), frazione di Tarvisio. Arrivo tramite la s. s. Udine-Tarvisio ed alla rotonda giro verso il centro di Camporosso e dopo 200 metri volto a sinistra per parcheggiare nei pressi della chiesa romanica di San Pietro (metri 820 - coordinate GPS 46.511170505, 13.5322650)

Sulla piazzetta antistante la chiesa a ridosso delle scuole è presente varia cartellonistica intitolata ” Passeggiate ” ed anche il segnavia CAI 508 (Cima Muli-Monte Acomizza ore 3, 30). Si sale sull’asfaltata che dopo 15 minuti porta al bivio con la pista forestale interdetta al transito ex L.R. 15/91.

La pista sterrata parte da destra con il coincidente segnavia CAI 508. La pista sale ripidamente impegnando gambe e fiato per circa 400 metri. Dopo un’ora si fa più dolce ma dopo un altro tratto ripido ecco finalmente sulla destra la Cima dei Muli (1495 mt. ) che non è una cima ma un rifugio forestale in legno (chiuso) collocato in una splendida panoramicissima posizione.

Dal Rifugio si torna sulla pista che dopo altri trenta metri si trasforma in semplice sentiero che sale verso sinistra. Il sentiero 508 prosegue nel bosco e dopo 30 minuti sbocca su un tratto lineare e più rado di alberi che lascia intravedere l’erbosa anticima dell’Acomizza.

Il sentiero prosegue ora linearmente contornando la base del monte seguendone il perimetro. Dopo altri venti minuti si giunge presso due fabbricati diroccati e abbandonati. Si volta a destra rispetto ai fabbricati salendo sull’enorme prato e senza seguire una traccia precisa si cammina intuitivamente verso la calotta sommitale che si raggiunge dopo venti minuti (mt. 1813).

La cima è un enorme prato verde da cui si gode un meraviglioso panorama sia verso le cime austriache che verso quelle italiane. C’è una piccola croce senza libro firme. Dopo sosta e foto si scende verso la base del monte e senza tornare sul percorso dell’andata si volta a destra per un sentiero che dopo 15/20 minuti arriva proprio di fronte alla Malga Acomizza (1712 mt.).

Qui bisogna fare attenzione a seguire il segnavia CAI 403 che non è molto ben visibile. A parte il cartello giallo austriaco che indica verso destra il 403 per la Val  Bartolo, bisogna aggirare la malga e su un paletto del recinto retrostante è presente uno sbiadito segnavia e poi ancora su un paletto divelto a terra.

Si scende dal retro della malga su prato bagnato e scivoloso e dopo 15 minuti si intercetta la pista sterrata che coincide con il segnavia 403 (non presente). Si scende rapidamente prima attraversando il bosco e poi una zona franosa fino ad arrivare dopo un’ora e mezza presso un segnavia giallo (austriaco) che segnala altri 40 minuti per la Val Bartolo.

Dopo ulteriore discesa di altri 25 minuti si intercetta la deviazione a destra (paletto bianco rosso con segnavia 403) che va seguita. Si segue il sentiero per altri 30 minuti (seguire i segnavia bianco rossi) e si perviene ad una radura con altro cartello che indica la direzione verso Val Bartolo e Camporosso (ore 1, 50).

Si scende tenendo sempre la destra e dopo poco si arriva alla magnifica Val Bartolo che meriterebbe una descrizione a sè per i fantastici prati ivi presenti. Ora la pista diventa uno sterrato bianco-aperto al transito auto-che va seguito lungamente in discesa. Dopo circa un’ora e trenta lo sterrato, che nel frattempo assume anche il segnavia CAI 509, sbuca infine presso la parte terminale di Camporosso.

Qui bisogna voltare a destra sulla strada asfaltata con direzione ”centro ”. Dopo circa un kilometro si scorge la cupola della chiesa romanica San Pietro verso cui ci dirigiamo per raggiungere quindi il parcheggio. Escursione stupenda e facile, forse lunga ma mai difficile nè pericolosa.

Il sentiero 508 e la pista forestale fatta all’andata sono anche sede dell’Alpe Adria Trail molto frequentata dai bikers (attenzione! ). La Malga Acomizza si trova anche su un crocevia di transito della traversata carnica anch’essa assai frequentata sia dai bikers italiani che austriaci.

Il monte Acomizza, posto quasi sul confine italo-austriaco, è denominato in tedesco Schonwipfel. La malga Acomizza è denominata in tedesco Achomitzer Alm. Carta Tabacco 019.


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Fotografie e Itinerario di Roberto Antonel


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