Difficoltà Tecnica
?  
  Difficoltà Fisica
Pendenza max:
 
  Dislivello
Lunghezza
 
  Coef. Totale
42%
 
 

Preparazione fisica: 54.34 %

 
Area: Tolmezzo Prov: UD  anello  Media
 
 Lunghezza: 10.5 Km  Temp. Calcolato: 4:20 h
 Dislivello: 583 m  Vel. Calcolata: 2.5 Km/h
 Salita: 837 m  Alt. massima: 1339 m
 Discesa: 837 m  Alt. minima: 756 m

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La splendida giornata ci suggerisce di uscire: le Cimette del Monte Duron e del Monte Cuar sono lì, vicine.

Prendiamo la strada che da Tolmezzo va verso Caneva; al bivio dopo la galleria giriamo a sinistra, direzione Fusea. Attraversiamo il paese e andiamo in direzione Cazzaso Nuova. Arrivati in paese c'è un ampio parcheggio (fermata autobus di linea) dove lasciamo l'auto; dal parcheggio parte il sentiero che già dall’inizio appare un po’ ripido e coperto da tanto fogliame secco. Facciamo attenzione in quanto, sotto lo spesso strato di foglie, ci sono molti sassi mobili. Il bosco di faggio è bellissimo, piante imponenti con forme strane ci accompagnano fino a sella Duron.

La sella è molto ampia. A sinistra un’azienda agricola. Noi giriamo a destra, lasciandoci alle spalle il Monte Diverdalce. In sella alcune capre brucano tranquille. Proseguiamo su tracce di sentiero in mezzo ai prati, teniamo la destra, attraversiamo alcuni cespugli e svoltiamo subito a sinistra per prendere il sentiero che, ripido, sale sul monte Duron (1236m), dove un ampio panorama allieta il nostro cammino. Dopo una breve sosta, scendiamo rapidamente fino all’insenatura che precede la salita al Monte Cuar (1353m).

La salita è abbastanza ripida e l’erba secca molto scivolosa; arrivati in cima troviamo due croci, una piccola, verniciata di rosso, ed una più grande, metallica, che ci accolgono. Doverosa firma del libro di vetta e subito ripartiamo in quanto la cima è coperta dalla vegetazione e la visuale non è ottimale. Procediamo in leggera discesa attraversando una zona prativa abbastanza aperta per poi prendere una piccola salita, che ci porta su un falsopiano. Siamo guidati da enormi bollini gialli posti sugli alberi. Scendiamo rapidamente verso Forchie Navantes.

Da qui imbocchiamo la strada, a sinistra, che corre lungo le pendici del Monte Cuar. Il panorama si apre su alcuni paesi del comune di Lauco, Vas prima di tutto. Proseguendo vedremo anche Uerpa. Dalla stradina il panorama sul versante opposto è impressionante, enormi frane interrompono faggete infinite. La strada è gradevole da percorrere; proseguiamo avanti fino ad una curva a destra dove, al bivio, procediamo dritti (evidenti tracce di mezzi agricoli), lasciando la strada alla nostra destra.

Una breve salita e siamo di nuovo a sella Duron; incrociamo il passaggio già fatto per la salita al monte e prendiamo, in fondo al pianoro, il sentiero che ci riporterà a Cazzaso Nuova. Il sentiero è molto bello; anche qui bisogna fare attenzione alle foglie che coprono sassi mobili. Scendiamo fino a un bivio, teniamo la destra, e, dopo poco, arriviamo a una pista forestale che scende con alcuni tornanti, fino ad incrociare la strada comunale Sezza-Cazzaso. Proseguiamo a destra per alcune centinaia di metri, fino a sella Marcelie.

In fondo all’ampio spazio pianeggiante vediamo, sulla destra, il sentiero per il rientro (possibile proseguire su asfalto, a discrezione). Il sentiero parte con leggera salita, attraversiamo un ruscello, ancora un po’ di salita e, in prossimità di una sbarra metallica che delinea una proprietà privata, svoltiamo a sinistra dove si sviluppa il nostro sentiero. La traccia non è molto evidente; dobbiamo fare attenzione in questo tratto altrimenti non riusciremo a vedere l’imbocco del sentiero che scende a Cazzaso. 

Lasciamo ampiamente a destra lo stavolo (alcune capre al pascolo) tenendoci a sinistra, sull’orlo del bosco. Dopo un centinaio di metri, il nostro sentiero, ampio e abbastanza agevole, scende fino a un torrente, attraversato il quale risaliamo sull’altro versante; ancora un piccolo tratto di sentiero che ci riporta sulla strada comunale.

Attraversiamo il piccolo, grazioso paese e in brevissimo tempo siamo al parcheggio.


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Fotografie e Itinerario di Michela Di Vora


Extra Track info aggiuntive traccia

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