Difficoltà Tecnica
?  
  Difficoltà Fisica
Pendenza max:
 
  Dislivello
Lunghezza
 
  Coef. Totale
30%
 
 

Preparazione fisica: 41.35 %

 
Area: San Leonardo-Crostù Prov: UD  anello  Medio Facile
 
 Lunghezza: 10.1 Km  Temp. Calcolato: 3:25 h
 Dislivello: 382 m  Vel. Calcolata: 3 Km/h
 Salita: 490 m  Alt. massima: 549 m
 Discesa: 490 m  Alt. minima: 167 m

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Anello Crostù-Cisgne, alla scoperta di borghi abbandonati - 18-12-2022


Da Cividale del Friuli raggiungiamo il comune di San Leonardo, puntando alla frazione di Crostù, da dove parte il nostro itinerario, molto difficile trovare un parcheggio, i prati sono privati ed in paese non ce ne sono. Noi abbiamo trovato uno spiazzo subito dopo il ponte sul torrente Cosizza. in questo caso, quindi, metto le coordinate dell’inizio del sentiero come punto di riferimento che sono: 46.132312, 13.533369 a metri 170 di quota.

Il nostro itinerario inizia entrando nel paesino di Crostù e salendo lungo la strada sul suo lato sud fino alle ultime case, dove, poco dopo una fontana, mentre la stradina diventa sterrata e continua verso destra, noi prendiamo la traccia, senza segnavia, che si stacca a sinistra, la stradina la useremo per il rientro. Si inizia a salire in mezzo al bosco lungo gli impluvi, non essendoci segnavia, è indispensabile seguire una traccia GPS, almeno che non si conosca la zona, non è un percorso ben visibile, solo alcuni tratti sono battuti.

Si raggiunge così quota 355 metri, dove incrociamo una bella stradina sterrata che seguiamo lungamente a sinistra tra tranquilli saliscendi, aggirando la dorsale dei colli che ci sovrastano. A quota 405 metri troviamo il borgo abbandonato di Cisgne che si può visitare con brevissima deviazione, bellissima la fontana all’ingresso del paesino. Ritornati sui nostri passi, continuiamo lungo la strada che inizia a salire, a tratti, lentamente, aggira l’estremità nord-est della dorsale per poi raggiungerla a quota 522 metri, qui si esce dal bosco in uno spiazzo prativo, si continua fino a raggiungere il bivio, a quota 528 metri, da dove parte la mulattiera con indicazioni per la chiesa di Sant’Andrea.

Alla nostra sinistra, poco sotto di noi, il borgo di Cravero con la sua particolare Chiesa, ma noi prendiamo la mulattiera a destra, con segnavia bianco-gialli del sentiero delle 44 chiesette votive, ed in breve, con lenta salita, raggiungiamo la chiesa di Sant’Andrea, a 546 metri, punto più alto dell’escursione. Sosta d’obbligo, anche per mangiare qualcosa, poi si riparte seguendo il sentiero che scende a sinistra pochi metri prima della chiesa stessa ed in breve esce dal bosco, in una bellissima area prativa che attraversiamo andando dritti davanti a noi.

Ci sono dei recinti per animali in filo spinato, li attraversiamo tre volte tramite cancelli che richiudiamo con accortezza, la discesa è tranquilla su questi bellissimi prati, anche il panorama si apre davanti a noi, sui paesini sottostanti fino alla pianura oltre la valle, bellissimo. Si rientra per poco nel bosco, tenendoci leggermente a sinistra, si scende ora più velocemente, ma ne usciamo poco dopo per attraversare ancora verdi prati ed ammirare gli ultimi scorci panoramici prima di seguire la mulattiera che rientra ancora nel bosco ed in breve incrocia una strada che seguiamo a sinistra.

Giunti a quota 261 metri dobbiamo fare molta attenzione ad abbandonare la strada, con segnavia bianco-gialli, per prendere un buon sentiero a destra, senza segnavia, lo seguiamo, ma in breve lo dobbiamo abbandonare per seguire una traccia a sinistra. Questa va seguita brevemente e poi dobbiamo fare attenzione ad abbandonarla per un’altra traccia verso destra, questa scende ed in breve ci porta sulla strada che seguita a destra ci riporterà al paese di Crostù, anche qui, una traccia GPS, è indispensabile.

Siamo ritornati al bivio con il sentiero di salita, qui chiudiamo l’anello, ora ci basta rifare a ritroso il tratto che attraversa il paesino per giungere in breve alla nostra auto e chiudere così questo bell’itinerario. Anello tranquillo, non ci sono passaggi pericolosi o troppo ripidi, fare attenzione ai tratti di tracce senza alcun segnavia, facile perdersi, indispensabile una traccia GPS, la sola carta topografica e il senso di orientamento non credo che bastino, per il resto nessun problema. Tracce e sentieri locali e sentiero delle 44 chiesette votive, carta Tabacco 041.

 

 


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Fotografie e Itinerario di Silvano Bertolini


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