Difficoltà Tecnica
?  
  Difficoltà Fisica
Pendenza max:
 
  Dislivello
Lunghezza
 
  Coef. Totale
41%
 
 

Preparazione fisica: 59.85 %

 
Area: Ugovizza Prov: UD  anello  Media
 
 Lunghezza: 11.8 Km  Temp. Calcolato: 4:45 h
 Dislivello: 828 m  Vel. Calcolata: 2.5 Km/h
 Salita: 938 m  Alt. massima: 1962 m
 Discesa: 938 m  Alt. minima: 1134 m

Condividi su Facebook questo itinerario
Info Author box

Anello dei monti Starhand e Sagran

Si deve raggiungere la località di Ugovizza, da dove seguiamo la strada che costeggia il torrente Uque che sale lungo la valle di Ugovizza o val Uque. Per non sbagliare seguiamo le indicazioni per il rifugio Nordio, presenti fin dal paese. Proseguiamo per la strada principale, lasciando a destra e a sinistra tutte le deviazioni per le altre mete, fino a quando la strada asfaltata termina in un comodo parcheggio dove lasciamo l’auto (1210 metri – coordinate GPS 46.5497, 13.4815 – dove sorgeva il vecchio rifugio Nordio).

La nostra escursione inizia lungo la strada sterrata di servizio del rifugio Nordio che abbandoniamo dopo la prima curva per seguire, a sinistra, il sentiero più diretto che ritornerà sulla strada a poche centinaia di metri dal rifugio. Lasciamo il rifugio alla nostra destra e proseguiamo diritti verso sella di Lom (1499 metri), che raggiungiamo in breve. Posto molto bello che merita una sosta; da ora teniamo a sinistra e seguiamo il sentiero 403, per strada sterrata, che sale dolcemente, fino a quando troviamo, a sinistra, la continuazione del nostro sentiero che abbandona la strada. Segnavia CAI appena rifatti.

Si sale rapidamente, per buon sentiero, lungo le pendici dello Starhand, entrando nel bosco e intersecando più volte una strada sterrata, che attraversiamo, per continuare dalla parte opposta fino a quando, usciti dal bosco definitivamente, a quota 1800 metri circa, iniziamo a vedere le nostre mete. Si sale dolcemente ancora per una cinquantina di metri, e si arriva sul crinale che unisce i due monti. Per raggiungere lo Starhand, seguiamo il crinale in falsopiano verso destra, fino a ritrovarci sotto le rocce sommitali; a questo punto si svolta ancora a destra, si passa sotto una parete rocciosa e si inizia a salire decisamente, ma brevemente, fino a raggiungerne la cima (1968 metri). 

Panorama a dir poco eccezionale per questa cima, poco conosciuta e poco frequentata, specialmente sulla valle del Gail e sulle cime circostanti. Sosta d’obbligo per poi riprendere il cammino. Scendiamo lungo lo stesso tragitto di salita fino a raggiungere il crinale che seguiamo a ritroso. Ritornati al punto dove il sentiero di salita si incrocia con il crinale, lo lasciamo alla nostra sinistra e continuiamo lungo il crinale stesso, per traccia non segnata ma visibile, quasi obbligatoria, che, salendo diritta in mezzo ai rododendri, ci porta sulla cresta del Sagran; seguiamo la cresta verso ovest ed in pochi minuti raggiungiamo la seconda cima (1922 metri).

La cima del Sagran è meno panoramica della precedente, ma sempre molto bella. Il percorso di discesa è su traccia non segnata; dalla cima, guardando verso nord-ovest, vediamo la nostra via; si tratta di scendere lungo una striscia prativa, in mezzo al bosco, quasi obbligatoria anche perché è la via meno ripida. Zaini in spalla e si parte, man mano che scendiamo lungo questa striscia, troviamo sempre più evidenti  tracce di passaggi e, a tratti, il sentiero è ben visibile. I punti più difficoltosi sono quelli in mezzo al prato dove l’erba, anche se bassa, ha coperto la traccia. Con un po' di attenzione si riesce sempre a ritrovare la via. L’ultimo tratto, completamente dentro al bosco, è segnato con dei bolli rossi sugli abeti.

Arriviamo così alla forcella di Fontana Fredda (1693 metri), dove c’è un incrocio di strade sterrate; noi prendiamo la prima a sinistra, iniziando così una lunga discesa su strada che, prima in piano, poi in ripida discesa, a tratti cementata, proprio per la ripidezza, ci porta verso l’osteria al Camoscio, passando in mezzo a casette ristrutturate che sembrano quelle delle fiabe. Ad un bivio con altre strade, teniamoci sempre a sinistra, lungo quella che sembra la strada principale. Ancora ripide discese e raggiungiamo finalmente l’osteria al Camoscio (1136 metri), posta sulla strada della val Uque. Non ci resta che ripercorrere la strada asfaltata in salita, verso sinistra, che dopo meno di un chilometro ci riporterà al parcheggio.

Sentiero molto bello e poco frequentato, mai troppo difficile o troppo ripido, in mezzo a fioriture eccezionali a tutte le quote e con bellissimi panorami. Necessario soltanto di sapersi destreggiare su tracce non segnate ma abbastanza visibili e intuitive. Un po' noiosa la lunga discesa su strada. Volendo, dalla cima del Sagran, basta ritornare indietro per la via di salita. Sentieri CAI 507, 403 della "Traversata Carnica" e 504, tracce e sentieri locali, carta Tabacco 019.

 


Se avete aggiornamenti o altre informazioni scrivete nei commenti in fondo alla pagina

Fotografie e Itinerario di Silvano Bertolini


Extra Track info aggiuntive traccia

Per scaricare le rotte GPS e la descrizione in PDF  Accedi o Registrati, è completamente GRATIS

PDF
Anello monti Starhand e Sagran (437.69 KB)
GPX
Anello monti Starhand e Sagran (81.2 KB)
KML
Anello monti Starhand e Sagran (843.78 KB)
KMZ
Anello monti Starhand e Sagran (4.63 KB)

INDICAZIONI STRADALI
Raggiungi il pargheggio

Nessun commento

La donazione è assolutamente volontaria, mai obbligatoria o dovuta. Sostieni il nostro lavoro e il nostro impegno, aiutaci a mantenere e migliorare il sito. Con il tuo sostegno possiamo continuare in modo proficuo il nostro lavoro, la donazione ci aiuterà a sostenere le spese, nulla di quello che doni finisce nelle nostre tasche, tutto quello che facciamo è titolo completamente gratuito (nemmeno rimborsi spese o compensi).

Inserisci il valore della tua donazione, anche pochi euro sono di grande aiuto.