Difficoltà Tecnica
?  
  Difficoltà Fisica
Pendenza max:
 
  Dislivello
Lunghezza
 
  Coef. Totale
46%
 
 

Preparazione fisica: 52.23 %

 
Area: Taipana Prov: UD  anello  Media
  Tratti Esposti: SI
 Lunghezza: 8.9 Km  Temp. Calcolato: 4:05 h
 Dislivello: 585 m  Vel. Calcolata: 2.2 Km/h
 Salita: 819 m  Alt. massima: 949 m
 Discesa: 819 m  Alt. minima: 364 m

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24-03-2019 – Anello del monte Zisilin da Taipana (sentieri non CAI) e Sentiero naturalistico del Gorgons

Da Nimis puntiamo verso Taipana, dopo aver girato a destra, al primo tornante che svolta a sinistra prima del ponte sul Gorgons, troviamo di fronte a noi due costruzioni ed una strada sterrata, lì si trova il nostro punto di parcheggio (367 metri – coordinate GPS 46.246417, 13.327336). La nostra escursione inizia lungo il sentiero che parte in mezzo alle due costruzioni, non sulla scalinata di cemento ma sul tracciato alla sua sinistra.

Si inizia a salire in mezzo al bosco, tra varie fioriture primaverili con prevalenza di Primule, lungo le pendici del monte Cladis, non ci sono segnavia ma, ai bivi, delle tabelle con le indicazioni delle località che si raggiungono seguendo i vari sentieri, in quota iniziamo a trovare anche qualche sbiadito segnavia dato che intersechiamo un vecchio sentiero CAI, comunque la traccia/sentiero è sempre ben visibile.

Superiamo così il cimotto del Cladis (850 metri), adesso stiamo camminando in mezzo ad un tappeto di crocus, stupendo, lasciando a destra le varie deviazioni per Monteprato, iniziamo a scendere ora verso il passo Tartoria che raggiungiamo in breve (663 metri). Superato il passo si ritorna a salire lungo le pendici del monte Cantun che superiamo lasciando il suo cimotto (774 metri) pochi metri più in alto alla nostra destra.

Dopo essere ritornati sulla dorsale ed aver superato una selletta, iniziamo l’ultimo ripido tratto di salita lungo le pendici occidentali del monte Zisilin, aiutati anche da tratti gradinati artificialmente con tavole di legno e paletti di ferro. A quota 910 metri circa, abbandoniamo il sentiero principale che seguiremo dopo per continuare l’anello, e prendiamo la traccia a destra che in pochi minuti, uscendo dal bosco, ci porta sulla cima dello Zisilin (958 metri - traliccio con croce e campana), sosta d’obbligo, il panorama non è malvagio, specialmente verso la pianura anche se oggi c’è troppa foschia.

Per scendere dalla cima ci sono due alternative, una è un tratto attrezzato con cavo e staffe che, scendendo rapidamente, porta sul sentiero che dobbiamo seguire per il rientro, la seconda è quella di ritornare, in breve, sul sentiero abbandonato precedentemente e continuare a seguirlo a destra, le due alternative si incontrano poco più in basso. Noi preferiamo la seconda, quindi dopo essere ritornati sul sentiero principale, andiamo verso destra ed iniziamo subito una ripida discesa, esposta, protetta da corrimano di legno che è meglio non toccare, su gradini artificiali, anche questi poco sicuri, perciò facciamo attenzione.

Poco più in basso, al primo bivio, seguiamo a sinistra il sentiero con segnavia CAI denominato “Sentiero naturalistico del Gorgons” che scende rapidamente lungo tornanti a tratti anche ripidi, in mezzo ad una bella faggeta, verso il torrente, che raggiungiamo a quota 645 metri circa. Inizia ora il tratto più suggestivo di tutto l’anello, quello di seguire, verso nord-ovest, la discesa del torrente Gorgons, guadandolo cinque volte, per fortuna non c’è tanta acqua, ammirando tutte le innumerevoli cascatelle e pozze dai colori bellissimi.

Purtroppo sembra che questo sentiero stupendo sia abbandonato a se stesso, alcuni tratti franati e/o esposti, schianti di alberi ecc. richiedono attenzione e passo sicuro, ma per ammirare questo posto così naturalmente selvaggio vale la pena qualche sacrificio, arriviamo cosi’ a quota 490 metri nella località denominata Seroka Dolina, dove attraverseremo il Gorgons tramite un ponte fatto di cavi d’acciaio e travi di legno in un punto molto suggestivo della forra.

Saliamo per pochi metri e poi iniziamo un traverso esposto con cavo passamano fino a scendere, tramite gradoni di legno, sulla carrareccia, a quota 450 metri circa, che ci porterà diritta al punto di partenza. Seguiamo la strada a sinistra e arrivati a quota 400 metri circa ,dove un ponte attraversa il Gorgons, troviamo a destra la bellissima cascata Slokot, un salto di 40 metri sul torrente Lieskovac che in quel punto si unisce al Gorgons, la visita è obbligatoria come la salita lungo il sentiero che, arrampicandosi per gradini verso destra, ci porta sopra la cascata attraversabile tramite un ponticello simile al precedente in un punto molto suggestivo.

Dopo le foto di rito ritorniamo sui nostri passi fino alla strada precedente che in pochi minuti ci riporta al parcheggio. Sentiero che si svolge prevalentemente su tracce ben visibili e lungo il sentiero naturalistico del Gorgons che purtroppo non è tenuto molto bene, i tratti ripidi lungo tutto il percorso richiedono attenzione, se bagnato con il fogliame che ricopre gran parte del tracciato è molto scivoloso, tenere pronti nello zaino i ramponcini non è affatto una brutta idea, valutare anche, in caso di forti piogge, la fattibilità dei cinque guadi, definirei il percorso per escursionisti esperti. Sentiero naturalistico del monte Zisilin e sentiero naturalistico del Gorgons  – carta Tabacco 026.

 

 

 


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Fotografie e Itinerario di Silvano Bertolini


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un commento

  • Percorso l anello del Monte Zisilin domenica 19 dicembre 2022. La descrizione è fedele allo stato attuale dei sentieri. Dal parcheggio alla cima del Monte, a parte alcuni tratti dove la pendenza non è banale, il percorso è ben segnalato e non presenta difficoltà. L unico disagio è che è sempre in ombra e quindi freddo. l unico punto panoramico lo abbiamo trovato in cima. Bellissima la croce con la campana, rifatta dai cacciatori ( ne abbiamo incontri alcuni lungo il percorso) . abbiamo fatto rientro imboccando il percorso naturalistico del Gorgons. Effettivamente è un sentiero EE , ben segnalato ma che richiede molta attenzione per il terreno ricoperto di foglie e scivoloso. Non è molto curato, ci sono ancora alcuni schianti che bisogna aggirare e tratti con cavo per aiutarsi nella discesa ( alcuni cavi sono allenati e delle tracce non più chiare perché il terreno è franato) . C è da guardare più volte il torrente e il livello dell' acqua non è proprio basso. Impegna anche mentalmente una tale attenzione. Sicuramente ricompensata dalla bellezza delle cascate, meravigliose. Forse questo non è proprio il periodo migliore per un escursione così. Soddisfatti per esserci riusciti e per aver trovato un paradiso nella nostra regione. Siamo rientrati a casa parecchio infreddoliti, con la consapevolezza che quest' ultimo sentiero meriterebbe una manutenzione migliore. Non è un "impresa" impossibile, ma nemmeno da sottovalutare.

    Modificato il Mercoledì, 04 Gennaio 2023 11:04 by Gianni Giacometti.

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