Itinerari in Friuli Venezia Giulia

Raggiunta la località di Moggio Udinese ci teniamo subito a sinistra, puntando alla località di Borgo Travasans e parcheggiamo o nei pochi posti in centro borgo o poco prima lungo la strada come abbiamo fatto noi (410 metri – coordinate GPS 46.410093, 13.189372).

La nostra escursione inizia raggiungendo il centro del borgo dove troviamo una fontana in mezzo alla piazzetta, da qui partono due sentieri, quello a destra che sale al Monticello lo useremo per la discesa, adesso seguiremo quello che scende a sinistra e raggiunge in breve una strada asfaltata, poco prima una breve deviazione a sinistra ci porta a visitare il rio Travasans.

Ritornati sui nostri passi e raggiunta la strada asfaltata, la seguiamo a sinistra e proseguiamo sempre dritti fino a quando questa si innesta sulla strada delle Moggesse che seguiamo a destra (cartelli indicatori nei pressi di un ancona votiva).

In breve si giunge a borgo Minutan, lo lasciamo alla nostra sinistra e noi seguiamo la bellissima mulattiera, con numerazione CAI 418, che inizia a salire lungo il corso del rio Palis, a quota 600 metri circa lasciamo il rio alla nostra destra e raggiungiamo la Forca di Moggessa a quota 666 metri, anche qui una bella ancona votiva immersa in un bellissimo bosco.

Adesso si scende dal versante opposto in un ambiente spettacolare, pareti erose e pinnacoli lavorati da maestri scalpellini quali sono il vento e l’acqua, bellissimo, intanto, davanti a noi, appare la prima delle Moggesse, scendiamo fino a quota 500 metri circa, superiamo, tramite un ponte, il rio Moggessa ed ecco le prime case di Moggessa di quà (510 metri).

Ci infiliamo in mezzo alle case e la mente cerca di immaginare come fosse la vita in questi luoghi e, a occhi chiusi, cerco di vedere il paese com’era tanti anni fa, pieno di vita, di persone, di bambini e di animali che si muovono tra queste strette vie, una vita dura, senza niente, ma di sicuro stavano meglio di noi ed erano più felici e spensierati.

Proseguiamo ora verso Moggessa di là, per farlo scendiamo leggermente fino al letto del rio Mulin che superiamo tramite un ponte e risaliamo dall’altra parte fino ai 550 metri dell’altro borgo, una volta raggiunto lo visitiamo scendendo a sinistra lungo le strette stradine dove troviamo delle persone che stanno sistemando alcune case, qui ci si arriva, con permesso e mezzo adeguato, tramite una strada che, se non sbaglio, parte dalla località di Grauzaria.

Ritornati sui nostri passi, ora seguiamo proprio la strada cementata di cui sopra, la nostra prossima meta sarà il borgo di Morolz, si inizia subito a salire e vediamo al lato della strada 4 faggi giganteschi, sicuramente centenari, bellissimi monumenti naturali, si sale ancora superando diversi rii che attraversano la strada dove formano cascatelle e pozze, attraversiamo ancora il rio Mulin a quota 800 metri circa immersi in un bellissimo bosco e raggiungiamo il particolare borgo di Morolz a quota 850 metri.

Superato anche questo ora puntiamo alla prossima meta, la strada prosegue in falsopiano e raggiunge una bellissima radura prativa con una chiesetta alpina, la superiamo ed in breve arriviamo a Borgo di Mezzo (835 metri), al centro del paesino, nei pressi di una fontana, dobbiamo fare quasi un’inversione a U e seguire il segnavia CAI 420 denominate “Cengle dal Malâr” che ci porta in mezzo ai prati per poi rientrare nel bosco.

In breve si raggiungono le pendici del Monticello che si percorrono con un bel traverso in leggera salita, poi la salita si fa più ripida e termina a quota 920 metri sulla forca del Monticello dove c’è una bellissima ancona, da qui si inizia a scendere definitivamente tramite tornantini fino a raggiungere il rio Travasans, ora la discesa si addolcisce e il sentiero segue il corso del rio fino a raggiungere il borgo omonimo, bellissimo questo tratto pieno di cascatelle, pozze e giochi d’acqua naturali.

Arrivati qui non ci resta che percorrere a ritroso il tratto di asfalto fino all’auto chiudendo così questo splendido anello, mai difficile, con tante cose da vedere, vecchi borghi, innumerevoli rii, boschi bellissimi e le prime fioriture di questa primavera anticipata, primule, bucaneve e anemoni in primis, unico tratto che merita attenzione, specie se bagnato, e la discesa dalla forca del Monticello, facile scivolare. Sentieri CAI 418-420 – cartina Tabacco 018.