Difficoltà Tecnica
?  
  Difficoltà Fisica
Pendenza max:
 
  Dislivello
Lunghezza
 
  Coef. Totale
53%
 
 

Preparazione fisica: 100 %

 
Area: Valli del Torre - Nimis Prov: UD  anello  Media
  Tratto attrezzato: SI
 Lunghezza: 26.6 Km  Temp. Calcolato: 10:20 h
 Dislivello: 747 m  Vel. Calcolata: 2.6 Km/h
 Salita: 1444 m  Alt. massima: 955 m
 Discesa: 1444 m  Alt. minima: 208 m

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L’itinerario di oggi parte da Nimis, dal parcheggio presso la Chiesa di San Gervasio.

Si procede per via San Gervasio uscendo dal paese e imboccando la stradina a sinistra che ne è la sua continuazione poco prima del ponte sul torrente Montana. Inizia quindi la strada forestale che ci condurrà fino a Monteaperta, tra ampie fioriture di Crocus. Lungo la strada si incontra la località Pecol di Centa dove si trova un artistico roccolo e da cui si può salire al Monte Mache Fave, dove però non c’è panorama.

Continuando sulla forestale si passa per il Monte Piantadiz fino ad arrivare all’insegna della Chiesetta di S. Giorgio che si può raggiungere in breve seguendo il sentiero a destra. L’esistenza della chiesetta è documentata già alla fine del Duecento e sorge sulle rovine di un’abitazione paleo-cristiano e fa parte del sito archeologico del “castrum Nemas” del Monte Zuccon.

Si prosegue quindi sulla forestale fino ad arrivare a un traverso panoramico dove l’ambiente roccioso ricorda la natura carsica del terreno. Si arriva quindi a Monteprato che si attraversa lungo via I maggio finche la strada si trasforma in carrareccia. Più avanti occorre svoltare a sinistra per una delle due tracce, non segnate, che conducono alla traccia principale per il Monte Zisilin.

Io ho seguito la prima, ma inoltrandosi nel bosco questa si perde un po’ sia per la vegetazione incombente che per alcuni schianti. Grazie al gps dopo un po’ mi ritrovo a percorrere la seconda traccia che è molto più evidente e stabile. Seguo nel bosco, tra i bucaneve, fino a incontrare la traccia principale che arriva dal Monte Cladis e la seguo a destra.

Si comincia a salire di quota più marcatamente e raggiungo la cima del Monte Cantun dove è presente un piccolo ometto. Continuo poi a salire fino a raggiungere un bivio segnalato (indicazioni per Taipana), dove si piega a destra salendo fino in cima al Monte Zisilin dove è presente una grande croce in ferro e una campana.

Il panorama si apre ora ad abbracciare la Valle del Rio Gorgon, le Zuffine, il Gran Monte e oltre verso nord e, in giornate limpide, fino al mare. Dalla croce scendo per il breve sentierino attrezzato da una corda metallica che, se percorso in discesa richiede più attenzione.

Arrivato in fondo seguo brevemente la traccia a destra fino a un bivio dove si piega a destra per un comodo sentiero che scende piacevolmente fino a Nongruella. A volte la vegetazione si apre e lascia intravedere in alto la cima del Zisilin e la sua croce e Monteprato incorniciata tra i boschi e i rilievi più a nord.

Da Nongruella si segue per via Nongruella, costeggiando il Torrente Lagna e le sue acque color smeraldo, fino a Pecolle di Sotto dove al termine di via Lase si piega a destra per via Pecolle di Sotto sino a raggiungere Pecolle di Sopra e subito dopo le ultime case si piega a sinistra per il Sentiero “Tra presente e passato”, raggiungendo la chiesetta della SS.

Trinita in Pecolle la cui edificazione fu richiesta dalla Madonna apparsa a un valligiano, indicandogli il luogo prescelto con una abbondante nevicata fuori stagione, il 5 agosto. Dalla chiesetta si prosegue quindi per l’erta carrareccia che risale fino alla strada forestale proveniente da Pecolle di Sopra.

Si sale ancora per un breve tratto fino al bivio dove continuando a sinistra si rientra nuovamente sull’anello di Nimis, la strada adesso scende costantemente e si raggiunge il Monte Zaban fino ad arrivare ai ruderi del Castello di Cergneu, citato per la prima volta in un documento del 1170.

Si arriva quindi a Cergneu Inferiore dove bisogna percorrere circa due chilometri di strada asfaltata per tornare a Nimis. Un itinerario piuttosto lungo, 27km e un dislivello positivo di 1250 metri, senza particolari difficoltà se non quella di azzeccare la traccia giusta lasciata Monteprato per raggiungere la dorsale del Monte Zisilin, per questo è molto utile la traccia gps.

Seguendo la forestale da Nimis a Monteprato si notano delle tracce non segnalate che probabilmente conducono ai numerosi piccoli rilievi lungo la via, ma di solito conducono a cimette avvolte nella vegetazione senza panorama.


Se avete aggiornamenti o altre informazioni scrivete nei commenti in fondo alla pagina

Fotografie e Itinerario di Mauro


Extra Track info aggiuntive traccia

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INDICAZIONI STRADALI
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