Anello di Muzzana-bosco Baredi e foce del Cormor

Anello a Muzzana, dal bosco Baredi-selva d’Arvonchi, passando vicino alla foce del Cormor

Raggiunta la località di Muzzana del Turgnano, entriamo in centro paese e seguiamo le indicazioni per il bosco Baredi. La strada, asfaltata nel primo tratto, diventa poi bianca ma sempre larga e in buone condizioni, e costeggia il canale Cormor. Raggiunto il bosco, troviamo parcheggio in un punto dove ci sono cartelli esplicativi e un’area di sosta e pic-nic (coordinate GPS 45.786725, 13.129077).

La nostra escursione di oggi ci porta a visitare il bosco Baredi-selva d’Arvonchi e a costeggiare la laguna di Marano lungo il canale Brodet, per poi rientrare lungo il fiume Turgnano. Si inizia seguendo ancora la strada sterrata che abbiamo percorso con l’auto, costeggiando il canale Cormor e raggiungendo così il punto dove questo inizia a formare la sua foce nella laguna di Marano. 

La strada termina in un piccolo spiazzo dove c’è un porticciolo per piccole imbarcazioni; qui, a destra, inizia anche l’argine di contenimento della laguna, costeggiato, a nord, da una pista ciclabile di fattura recente e, a sud dal canale Brodet. Saliamo sopra l’argine e lo seguiamo, ammirando il panorama che il canneto del canale ci lascia vedere. Purtroppo la giornata è un po' nuvolosa ma il posto è bello comunque.

Dopo alcune curve raggiungiamo il punto dove il canale confluisce nel fiume Turgnano, che scende da Muzzana, e che ora finisce in laguna. Qui troviamo un’idrovora, è un bel posto e approfittiamo della tranquillità per concederci una breve sosta. Siamo nel punto del percorso più vicino alla laguna. Ora inizia il rientro, lo facciamo seguendo l’argine del Turgnano, anche qui costeggiato da canneti e da fioriture di primule, anemoni e viole di vari colori, tantissima la presenza di equiseto.

Passiamo vicini alla torbiera di Muzzana e continuiamo lungo l’argine fino ad arrivare alla punta sud-ovest del bosco, qui l’argine termina su una strada bianca che traversa ai limiti del bosco stesso. La seguiamo a destra fino a raggiungere il punto dove gira a sinistra ed entra nel bosco. La strada è sbarrata, è permesso passare solo a piedi. 

Ci addentriamo in questo bellissimo e fitto bosco. Ci accoglie il profumo tipico dell’aglio orsino, ce n’è tantissimo, come sono presenti primule, viole, anemoni e altri fiori che, però, non riescono a coprire il suo odore. Si prosegue attraversando  tutto il bosco, fino ad arrivare alla sbarra che chiude l’entrata nord-est. Lasciamo la strada principale, giriamo a destra e continuiamo costeggiando il bosco stesso.

Poco dopo si gira ancora a destra, verso sud, e in breve si rientra nel bosco, anche qui le fioriture non mancano. Proseguiamo ancora ed in pochi minuti arriviamo ad un bivio: se continuiamo diritti la strada ci porterà fuori dal bosco, terminando su un’altra strada che, seguita a sinistra, ci riporta al parcheggio.

Se invece, come abbiamo fatto noi, prendiamo il sentiero che si stacca a sinistra, denominato “Strade capasse”, attraverseremo una zona paludosa, da evitare se ha piovuto molto, ci sono molte pozze d’acqua stagnante e c’è anche un piccolo laghetto. Molto particolare questo sentiero, merita di essere percorso. In breve il sentiero ci porta fuori dal bosco su un altro tracciato, parallelo e vicino alla strada fatta in auto, sentiero che dobbiamo seguire a destra e in breve siamo al parcheggio. Nessun segnavia, si seguono strade comunali, argine dei vari canali e sentieristica locale del bosco Baredi-selva d’Arvonchi.