Difficoltà Tecnica
?  
  Difficoltà Fisica
Pendenza max:
 
  Dislivello
Lunghezza
 
  Coef. Totale
15%
 
 

Preparazione fisica: 55.16 %

 
Area: Fagagna Prov: UD  anello  Facile
 
 Lunghezza: 20.8 Km  Temp. Calcolato: 6:15 h
 Dislivello: 78 m  Vel. Calcolata: 3.4 Km/h
 Salita: 231 m  Alt. massima: 233 m
 Discesa: 231 m  Alt. minima: 155 m

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L'anello di Fagagna e la riscoperta del camminare in collina con la meraviglia dei panorami e la bellezza dei luoghi. Facile arrivare a Fagagna venendo da Udine: dalla circonvallazione uscita Città fiera si prosegue fino a Fagagna.

Saliamo entrando a Fagagna quando la strada riscende prendiamo a destra passando per il centro che vale la pena di visitare, attraversiamo il paese subito dopo la latteria giriamo a destra in direzione dell'Oasi Naturalistica.

Giunti all'Oasi 'I Quadris di fagagna' parcheggiamo l'auto nell'ampio parcheggio, già arrivando se si fa attenzione e si guarda in alto sui pali della luce e del telefono vediamo i nidi delle Cicogne che in questo periodo accudiscono i piccoli. Inizia qui il nostro percorso alla scoperta del meraviglioso Friuli collinare, il percorso si snoda per lo più ai margini dei paesi con brevi tratti su strade asfaltate, prendiamo direzione Caporiacco (la stessa direzione di quando siamo arrivati al parcheggio) per qualche centinaio di metri sulla strada principale.

Intravediamo i Casali Molini Lini sulla destra e la strada che vi conduce ad essi, arrivati in fondo alla strada giriamo a sinistra e in prossimità della Stalla inizia lo sterrato e siamo accolti passando vicino alle viti da una miriade di fiori di tutti i colori, i giallissimi fiori del tarassaco, le margherite, i non ti scordar di me e molti altri e da un preludio spettacolare del panorama con le colline in vicinanza e le montagne sullo sfondo.

Alla fine dello sterrato usciamo sulla strada principale girando a destra, saliamo e facciamo la controcurva per poi prendere a sinistra la strada che scende, in fondo alla strada giriamo a destra passando risalendo tra le bellissime ville della zona per poi superare l'incrocio e giungere nei pressi della chiesa di San Martino e il suggestivo Castello di Caporiacco. 

Più avanti tentiamo la sinistra e iniziamo un lungo rettilineo, tra saliscendi e un panorama coinvolgente, fino al Torrente Corno, appena passato il ponte giriamo a destra (il sentiero non si vede molto) seguendo l'argine del torrente fino al piccolo ponte in cemento.

Attraversato il ponticello seguiamo la strada sterrata che andrà a costeggiare il Rio Vena e la sua cascatella, il sentiero sale e giunti alla sommità si scorge la Chiesa di San Zenone in località Entesano. La chiesa offre la possibilità di fare una breve sosta per poi tornare sulla nostra via attraversando la strada seguiamo lo sterrato alla fine del quale la strada torna asfaltata e sale abbastanza allegra fino a località Pissignano dove in prossimità dei primi edifici giriamo a sinistra.

Ci troviamo in quella che sembra una corte di un'azienda agricola, molto belli i murales sul capannone e poco più in là i resti della chiesa del XV secolo dedicata a San Giovanni Battista, lo sterrato scende e in fondo dove svolta a destra possiamo salire 10 m a sinistra in un punto molto panoramico, ben visibili Buja Artegna e Magnano in Riviera, costeggiamo un maneggio in Località Lauzzana.

In fondo prendiamo prima strada a destra (Via Belvedere) prima della chiesetta e teniamo la sinistra fino alla strada principale, ancora a sinistra per circa 50 m e poi prendiamo a destra, un primo tratto è asfaltata poi torna ad essere strada di campagna e ci regala altri scorci e panorami. Sul percorso troveremo i resti di un grande casolare e nelle vicinanze un recinto con un gregge di pecore, arrivati alla fine della strada che confluisce nella strada provinciale giriamo a sinistra fino a superare la leggera curva in prossimità della quale sulla destra riprende il nostro percorso su sterrato.

Seguendo la strada giungiamo nei pressi del Tennis Club di Moruzzo, giriamo a sinistra e prendiamo la prima strada a destra che ci porta Casali Trabanis, teniamo prima la sinistra e al bivio a destra per giungere a Borgo Pegoraro. Alla traversa a destra e subito a sinistra dove troviamo dei Lavatoi e i cartelli del percorso Stringher-Taccoli. Prendiamo subito dopo i lavatoi a sinistra e proseguiamo sempre dritti, a un certo punto lo sterrato gira a destra ma nonostante sia poco visibile il sentiero prosegue diritto fino alla strada asfaltata.

Giriamo a destra scendiamo per 200m e sulla destra c'è il cartello seminascosto appoggiato malamente su un palo del telefono che descrive la torbiere (illeggibile), prendiamo a destra subito dopo il cartello e scendiamo seguendo la strada sterrata che presto si trasforma in sentiero e ci conduce passando per il bosco fino al Biotopo Torbiera di Borgo Pegoraro che si presenta come un piccolo laghetto attorniato dalla rigogliosa vegetazione arborea in un ambiente un po' selvaggio e suggestivo.

Seguendo il sentiero usciamo dal bosco superiamo il piccolo ruscello e saliamo fino a oltrepassare le due casette sospese per l'avvistamento aviario e i resti di un roccolo e giriamo a destra, dopo 250 m prendiamo a sinistra e di nuovo a sinistra seguiamo per un buon tratto la strada quando comincia a risalire a circa 200 m dalla strada provinciale facciamo un V verso destra e scendiamo aggirando il colle tenendo la sinistra.

Dovremo attraversare la strada asfaltata quasi di fronte sulla sinistra riprende la strada interpoderale ben visibile che seguiremo tra saliscendi e zig zag passando in mezzo a file di gelsi e sulla curva a sinistra, dobbiamo salire a destra per 5 m (non molto visibile, in caso di errore però non pregiudica l'arrivo) per 100m e poi si gira a sinistra e alla fine della discesa si tiene la destra fino a giungere sulla SP100 che verso destra ci conduce con un rettilineo di nuovo all'Oasi.

Nel periodo estivo in alcuni giorni l'oasi Naturalistica dei Quadris è aperta e vale la pena farvi una visita.


Se avete aggiornamenti o altre informazioni scrivete nei commenti in fondo alla pagina

Fotografie e Itinerario di Gianni Giacometti


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2 commenti

  • Anello piuttosto lungo ma pianeggiante che abbiamo percorso in una limpida giornata di sole primaverile e che ci ha beato con una splendida vista sulle colline e sulle montagne per quasi tutta la camminata. Alcuni tratti sono su strade asfaltate (poco trafficate) ma compensati dai molti scorci da ricordare su ruscelli, sul castello, l'allevamento di caprette con i cuccioli e suggestivo è stato il passaggio alla torbiera.
    Un grande grazie a Gianni che ha creato il sito e il percorso e ci ha consigliato l'app perfetta per le escursioni!
    • Marina ti ringrazio tantissimo, io ho creato il sito ma senza l'aiuto di molti e anche del tuo servirebbe ben a poco. Per fortuna ci sono persone come te che danno il loro contributo e questo rende il sito vivo e utile.

      Ti ringraziamo anche per la tua preziosa donazione.

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