Difficoltà Tecnica
?  
  Difficoltà Fisica
Pendenza max:
 
  Dislivello
Lunghezza
 
  Coef. Totale
75%
 
 

Preparazione fisica: 102.52 %

 
Area: Val Saisera Prov: UD  anello  Difficile
  Tratti Esposti: SI Tratto attrezzato: SI
 Lunghezza: 19.8 Km  Temp. Calcolato: 9:45 h
 Dislivello: 1444 m  Vel. Calcolata: 2 Km/h
 Salita: 1783 m  Alt. massima: 2305 m
 Discesa: 1783 m  Alt. minima: 861 m

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 15-08-2017 - Bellissimo anello partendo dalla val Saisera, località prati Oiztinger, passando per rifugio Pellarini, monte Grande Nabois, sella Nabois, sentiero Chersi, bivacco Mazzeni e rientro in val Saisera.

Si supera Valbruna e si prosegue per alcuni Km. in val Saisera fino a quando, a sx, si trovano le indicazioni per il rifugio Pellarini, si prende la strada sterrata che porta in breve a un comodo parcheggio (Coordinate GPS: 46.468403, 13.492189 - 860 metri), da qui si seguono le indicazioni per il rifugio Pellarini, sentiero CAI 616, circa 2 ore.

Arrivati al rifugio era d'obbligo una sosta per un caffè, visto l'alzataccia mattutina, poi seguiamo ancora il 616 per sella Nabois (1970 metri), poco prima della sella, a circa 1900 metri di quota, si prende a dx il sentiero per la cima del grande Nabois, nel primo tratto sono stati intagliati dei gradini nella roccia, penso dai soldati della prima guerra per poter raggiungere le postazioni più elevate, poi il sentiero sale su un terreno misto di prato, roccette e ghiaino fino a raggiungere il tratto finale, di poche decine di metri, completamente su roccia, attrezzato con cavi per facilitarne il superamento di alcuni delicati passaggi, 'imbrago non è indispensabile, piuttosto è meglio il caschetto.

In breve si raggiunge la cima (2313 metri), complice una splendida giornata, il panorama è eccezionale, specialmente sulle Giulie, con in primo piano il gruppo del Montasio, la colossale parete nord dello Jof Fuart, Mangart e Jalovec per citarne i più famosi, bellissima vista su Tarvisio, sul Lussari con cima del Cacciatore e poi fino a dove 'occhio riesce a vedere.

Per la discesa stesso tragitto fino al bivio con il 616 che riprenderemo a dx per raggiungere in breve la sella Nabois (1970 metri), a questo punto la decisione di fare qualcosa di particolare, invece di ritornare indietro passando dal Pellarini, si prosegue sul sentiero alpinistico 'Carlo Chersi', sempre 616, un lungo itinerario con molti saliscendi, ripido e con tratti franati e ghiaino insidioso dove i passaggi migliori te li devi cercare, le difficoltà vengono ripagate dalla visione della mastodontica parete dello Jof Fuart che il sentiero costeggia e dal paesaggio selvaggio e solitario, nonchè dalla continua visione del gruppo del Montasio sempre davanti a noi.

Questo sentiero conduce al bivacco Mazzeni (1630 metri), una volta raggiunto il quale non ci resta che scendere verso la val Saisera, il sentiero, ancora 616, non presenta più grosse difficoltà  e attraversa una bellissima cascata e vari rii pieni d'acqua che ci permettono di fare rifornimento e di rinfrescarci, comunque la strada per il parcheggio è ancora molto lunga. Arrivati finalmente alla testata della valle, abbandoniamo definitivamente il 616 che va a malga Saisera e seguiamo il letto del torrente Saisera e poi la strada sterrata che d'inverno diventa pista di sci di fondo e così finalmente arriviamo al parcheggio.

Itinerario lungo e faticoso, con buon dislivello, io e Daniela oggi abbiamo compiuto una nostra piccola impresa, non molto difficile la salita al grande Nabois, forse più difficoltosi alcuni passaggi, in ripida discesa e con ghiaia, del Chersi, il tutto appagato abbondantemente dalle superbe visioni sulle Giulie, dal particolare paesaggio che viene attraversato dal sentiero Chersi e da tutto quello che solo la montagna riesce a darti, vale la pena di fare tutta la fatica di questo mondo per quello che ti rimarrà  per giorni davanti agli occhi. Possibilità  di rifornirsi d'acqua, oltre al rifugio Pellarini, solo dopo il bivacco Mazzeni. Sentieri CAI 616, sentieri e stradine locali, carta Tabacco 019

 


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Fotografie e Itinerario di Silvano Bertolini


Extra Track info aggiuntive traccia

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INDICAZIONI STRADALI
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2 commenti

  • Fatto ieri ( anche se al contrario) e condivido a pieno le valutazioni di Silvano( magari non è proprio tanto tecnico ma è molto lungo e faticoso). Anello fantastico dove la fauna ha fatto da padrona, non ci siamo fatti mancare nulla ( volpi, cerve, camosci e stambecchi). Sicuramente è l'itinerario più faticoso fatto quest'anno. Vi ringrazio per avermelo fatto conoscere. Ormai Silvano è la mia guida ;-) , leggendo le sue valutazioni precise sò perfettamente a cosa vado incontro e posso scegliere i percorsi più adatti a me.

    Modificato il Mercoledì, 04 Gennaio 2023 12:06 by Gianni Giacometti.
    • Ti ringrazio, fa veramente piacere essere di aiuto, spero di continuare ad essere una buona guida, comunque accetto volentieri anche critiche costruttive, servono a migliorare, grazie ancora e buona montagna

      Modificato il Mercoledì, 04 Gennaio 2023 12:07 by Gianni Giacometti.

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