Difficoltà Tecnica
?  
  Difficoltà Fisica
Pendenza max:
 
  Dislivello
Lunghezza
 
  Coef. Totale
64%
 
 

Preparazione fisica: 77.75 %

 
Area: Moggio Prov: UD  AR+anello  Medio Difficile
  Tratti Esposti: SI
 Lunghezza: 14.1 Km  Temp. Calcolato: 6:55 h
 Dislivello: 1058 m  Vel. Calcolata: 2.1 Km/h
 Salita: 1333 m  Alt. massima: 2092 m
 Discesa: 1333 m  Alt. minima: 1034 m

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14-07-2019 – Anello del monte Chiavals dalla val Alba con salita al monte Gleris e alla Creta dei Rusei

Entriamo a Moggio Udinese e proseguiamo lungo la val Aupa, entriamo a Pradis. Proseguiamo per Drentus e seguiamo le indicazioni per la val Alba e per il rifugio Vualt fino al parcheggio, dove c'è il divieto di transito (1050 metri - coordinate GPS 46.450971, 13.216595).

Prendiamo il sentiero 428a e lo seguiamo fino ad incrociare il 428, che proviene dal rifugio Vualt. Seguiamo quest'ultimo a destra. Saliamo per tornanti, passando su un’aerea cengia, dove troviamo i bellissimi raponzoli di roccia fioriti, fino a raggiungere il bellissimo pulpito dove si trova il nuovo bivacco Bianchi (1712 metri).

Dal bivacco proseguiamo ancora lungo il 428 per pochi minuti. Arrivati ad un incrocio di sentieri, dove da sinistra arriva il 425, noi proseguiamo verso destra con indicazioni per forcella Chiavals. Dopo pochi metri, a sinistra, troviamo la traccia, bolli rosso-gialli, che sale verso la cima. Seguiamo quest'ultima e, in ripida salita, in mezzo alle stelle alpine, con tratti in cresta, conquistiamo la cima del Chiavals (2098 metri).

Una giornata abbastanza limpida ci ha permesso di ammirare lo splendido panorama che si gode a 360 gradi. Abbiamo provato a raggiungere la cima alta del Gleris per una traccia in cresta, con passaggi alpinistici semplici ma, vicino alla meta, non riuscendo più a trovare i passaggi giusti, abbiamo desistito.

Dal Chiavals scendiamo per il ripido sentiero, che merita particolare attenzione. Il sentiero, dalla cima, scende a ovest e ci porta su una forcella, a quota 1920 metri. Arriviamo direttamente sul sentiero 425 che proviene dal bivacco Bianchi e, a destra, prosegue verso la creta dei Rusei per poi scendere, dopo un lungo percorso, verso il rifugio Vualt e quindi al parcheggio. Questo è l’anello che vogliamo fare.

Proseguiamo a destra lungo il 425 e iniziamo a scendere, con tratti in falsopiano, fino a quota 1720 metri, lungo un sentiero in cengia, in un ambiente selvaggio di una bellezza straordinaria, che costeggia le imponenti rocce delle crete del Gleris. Nel punto più basso troviamo un rudere della grande guerra. Breve sosta per ammirare stelle alpine e raponzoli di roccia.

Riprendiamo a salire fino a raggiungere quota 1860 metri. Nei pressi dei resti di una caserma della grande guerra, con galleria che trafora la montagna, ci sono due panche delle quali approfittiamo per la sosta pranzo. Prima però, saliamo un attimo sulla cima soprastante, denominata monte Gleris (1896 metri).

Ritornati sui nostri passi, dopo la pausa pranzo, riprendiamo il cammino lungo il 425. Dopo pochi metri troviamo la deviazione, a destra, per la traccia alpinistica che porta in breve sulla Creta dei Rusei (1923 metri). Questa è una  particolare cima salita più volte, che mi è rimasta nel cuore; è come una cara vecchia amica e, come quando passi davanti alla casa di un vecchio amico che non vedi da tempo, non puoi non fermarti per un breve saluto, giusto un “Ciao come stai?”. E così abbiamo fatto, siamo saliti un attimo a salutare, una pacca sulla roccia, una foto ricordo e poi via per non disturbare oltre.

Iniziamo a scendere definitivamente, superiamo forcella Forchiadice (1694 metri) e, dopo un breve falsopiano, ormai rientrati nel bosco, prendiamo a sinistra, continuando sempre lungo il 425 e scendiamo fino a quota 1320 metri, nei pressi dei ruderi del ricovero militare, sulla strada per il rifugio Vualt. La seguiamo per breve tratto, per continuare lungo il sentiero, a sinistra, che scende rapidamente e ci riporta sulla strada, che seguiremo a sinistra, poco prima del rifugio.

Senza arrivare al rifugio Vualt, facciamo attenzione a seguire, sempre a sinistra, il sentiero 428 con indicato “Parcheggio” che ci porta, in breve, sul sentiero 428a, nei pressi del bivio dove stamattina abbiamo seguito le indicazioni per il bivacco Bianchi. Seguiamo questo a destra e, in poco tempo, siamo di nuovo al parcheggio.

Anello abbastanza lungo e faticoso, ma in un ambiente selvaggio al punto giusto, di una bellezza straordinaria. Le fioriture di stagione sono incredibili, stelle alpine, raponzoli di roccia, gigli martagone, rododendri e orchidee, giusto per citarne alcuni.

Definirei per escursionisti esperti la salita e, soprattutto la discesa a ovest dal Chiavals e la salita sulla Creta dei Rusei. Il resto è escursionistico, anche se alcuni piccoli franamenti lungo il 425 meritano la giusta attenzione. Sentieri CAI 428A, 428 e 425 - carta Tabacco 018. 


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Fotografie e Itinerario di Silvano Bertolini


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