Difficoltà Tecnica
?  
  Difficoltà Fisica
Pendenza max:
 
  Dislivello
Lunghezza
 
  Coef. Totale
73%
 
 

Preparazione fisica: 74.27 %

 
Area: Sella Nevea-Altopiano del Montasio Prov: UD  AR  Difficile
 Ferrata: SI Tratti Esposti: SI
 Lunghezza: 13.4 Km  Temp. Calcolato: 6:35 h
 Dislivello: 1020 m  Vel. Calcolata: 2 Km/h
 Salita: 1266 m  Alt. massima: 2520 m
 Discesa: 1266 m  Alt. minima: 1500 m

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18-08-2021 – Bivacco Luca Vuerich dai piani del Montasio.

Con gli amici Gianni Giacometti e Michela Barbara Di Vora abbiamo raggiunto i piani del Montasio da Sella Nevea per rotabile asfaltata (metri 1500 - coordinate GPS 46.408756, 13.438164) e da lì siamo partiti seguendo il sentiero CAI 622 per il rifugio Di Brazza, a 1660 metri, che abbiamo raggiunto in breve tempo.

Dal rifugio abbiamo seguito le indicazioni per la cima di Terrarossa, si sale per tornanti su buon sentiero, con qualche breve tratto su roccette che merita attenzione fino alla quota di 2300 metri circa, dove troviamo l’incrocio di sentieri con l’inizio del Ceria Merlone a destra. Visto che per la cima di Terrarossa mancano circa 120 metri di dislivello e che è ancora presto, decidiamo di visitare questa bella vetta prima che si riempia di gente, ritornati sui nostri passi, seguiamo l’indicazione per il Ceria Merlone puntando verso sud-est.

Si cammina lungamente su cengia, abbastanza larga ,ma molto esposta, in falsopiano, fino a raggiungere la ampia forca da lis Sieris a 2274 metri con un ultimo tratto in salita per tornantini, breve sosta e poi si continua dalla parte opposta su ripido sentiero che percorre un ghiaione fino a raggiungere, poco più in alto, l’inizio dei tratti attrezzati. Inizia qui il tratto più impegnativo dell’escursione odierna, tratti attrezzati si alternano a tratti non attrezzati alpinistici, anche ripidi e/o esposti, salite più o meno brevi si alternano a traversate anche lunghe specialmente nella parte finale, quasi sul filo di cresta.

Siamo in un ambiente di straordinaria bellezza, siamo circondati di guglie, pinnacoli e torri di roccia di tutte le forme e dimensioni, massi incastrati tra le rocce, forme particolari create dalle stratificazioni e dall’erosione come solo madre natura sa fare e poi non mancano gli stambecchi che sbucano da ogni dove saltando tra le rocce con un equilibrio straordinario, che spettacolo, grandioso.

Raggiungiamo così la nostra meta, il mitico bivacco Luca Vuerich sulla cima del Foronon del Buinz, a ricordo del grande alpinista, a 2531 metri di quota, unico neo siamo circondati da nubi che ci precludono il panorama, ma va bene lo stesso, in questi posti è sempre bello esserci. Siamo tra i primi ad essere arrivati qui, facciamo la sosta d’obbligo e le foto di rito e poi si riparte per il rientro che avverrà lungo la stessa via dell’andata, accompagnati dagli amici stambecchi fino quasi al rifugio di Brazza dove ci concediamo una meritata sosta per poi ritornare la parcheggio.

Percorso molto appagante e panoramico in un ambiente selvaggio, abbastanza semplice fino alla forca da lis Sieris, da lì in poi solo per escursionisti esperti, i tratti attrezzati si alternano a tratti senza nessuna attrezzatura e sono anche ripidi ed esposti, meritano molta attenzione. Sentieri CAI 622, sentieri locali e sentiero attrezzato "Ceria Merlone" - carta Tabacco 019.


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Fotografie e Itinerario di Silvano Bertolini


Extra Track info aggiuntive traccia

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INDICAZIONI STRADALI
Raggiungi il pargheggio

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