Difficoltà Tecnica
?  
  Difficoltà Fisica
Pendenza max:
 
  Dislivello
Lunghezza
 
  Coef. Totale
49%
 
 

Preparazione fisica: 51.61 %

 
Area: Faedis Prov: UD  anello  Media
 
 Lunghezza: 9.5 Km  Temp. Calcolato: 4 h
 Dislivello: 769 m  Vel. Calcolata: 2.4 Km/h
 Salita: 790 m  Alt. massima: 996 m
 Discesa: 790 m  Alt. minima: 227 m

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Raggiungiamo Faedis e seguiamo l'indicazione Canal di Grivò. Il nostro punto di partenza per visitare le Malghe di Porzus. Le Malghe Porzus sono tristemente note per l'eccidio perpetrato da opposte fazioni di partigiani. Questa bella passeggiata è davvero semplice, solo la lunghezza del percorso può essere limitante per qualcuno.

Inizio del sentieroAppena passato il ponte e arrivati a Canal di Grivò parcheggiamo l'auto; l'inizio del sentiero è segnalato tra due case Sembra di entrare nella corte di qualche casa privata. Intravediamo una scalinata che ci porta tra piccoli orti e pollai. Così inizia il nostro cammino che subito comincia a salire; il sentiero è molto curato. Attenzione, nel caso abbia piovuto recentemente potrebbe essere scivoloso a causa soprattutto del fogliame e della terra umida sotto ad esso.

Il sentiero passa nell'alveo del Rio Carnizza, probabilmente è alimentato solo in caso di grandi piogge ed è molto bello, forse è uno dei pochi passaggi appena un po' impegnativi. Poco più avanti incrociamo la strada nei pressi di Gradischiutta. Attraversata la strada il sentiero prosegue proprio dietro alle case.

Chiesetta di Santa maria MaddalenaRicominciamo a salire sul sentiero addobbato da fiori, dopo quattro tornanti, sulla destra, troviamo l'indicazione per la Chiesetta di Maria Maddalena, luogo che vale la pena di visitare. Giriamo a destra e saliamo un tratto un po' ripido, ma molto breve, e la vediamo apparire il tutta la sua bellezza. Anche il panorama da questo poggio è davvero appagante. La Chiesetta è visitabile anche all'interno, sarà soddisfazione soprattutto per gli amanti delle figure affrescate. L'interno è molto bello seppur semplice e sobrio.

Ridiscesi sul nostro percorso e ripreso il cammino, il sentiero è quasi rettilineo per un lungo tratto. Dopo aver passato un tornante, a destra, e una successiva curva a sinistra, ci troviamo ad un bivio. Prendiamo il sentiero di sinistra, che dopo un rampa brevissima, allenta la presa e ci fa giungere, di li a poco, a un cimitero che sembra ormai abbandonato; ancora un breve tratto e arriviamo al borgo di Clap, una decina di case in tutto.

CampanileGiunti nell'abitato, sulla destra, ci colpisce uno strano campanile, con le campane che si trovano a pochi metri da terra. Giriamo a sinistra e seguiamo la strada sterrata che ci porta fin dietro alle case del paese passando per qualche ovile e case molto rustiche, di cui alcune, purtroppo, in rovina.

La strada sterrata poi gira a sinistra, noi proseguiamo diritti, giriamo a destra e riprendiamo il sentiero, molto bello, il suolo diviene quasi lastricato dalla roccia e in alcuni punti si scorge quanto sia friabile.

Passiamo nel bosco, attraversiamo la strada e troviamo l'imbocco del sentiero (presenti due targhette del 20° e 40° anniversario della camminata organizzata dal Comune).

Il sentiero sale, poco dopo il bosco di latifoglie diviene bosco di aghifoglie; questo è l'ultimo tratto un po' impegnativo, ma non molto lungo, che ci porta al punto più alto della nostra escursione, dopo il quale il percorso sarà tutto in discesa.

Appena scollinato, un tratto praticamente pianeggiante ci accompagna verso dei punti panoramici dai quali, con bel tempo, possiamo scorgere il mare. In questo tratto vi è anche una distesa di fiori molto belli.

Cominciamo a scendere per trovarci quasi subito alla nostra meta. Girando stretto a destra, vediamo le Malghe di Malghe di PorzusPorzus. Per la verità trattasi di due edifici. La costruzione più piccola ci sembra un ripostiglio o una prigione. Sull'edificio più grande, varie titolature ne fanno luogo di memoria. L'interno è molto scarno e ben poco lascia a ricordo di quei momenti. Facciamo una sosta prima di riprendere il cammino verso il ritorno.

Scendiamo la lieve scalinata e ci immettiamo nella strada, superiamo il parcheggio seguiamo la stessa per un lungo tratto finché arriviamo a una curva a destra. Facciamo attenzione perché l'ingresso del sentiero, che si trova girando a sinistra, va ricercato con un po' di  attenzione, nonostante sia segnalato.

Bocchetta di SantIl sentiero si addentra nella boscaglia, più avanti saliamo di poco fino a raggiungere la cima del Monte Staipa, poi il sentiero in discesa, è praticamente rettilineo. Usciamo dalla boscaglia, attraversiamo un prato che ci porta in una piantagione di biancospino. Usciti dalla piantagione scendiamo fino a giungere alla bocchetta di Sant'Antonio (una piccola costruzione votiva).

Dalla cappella giriamo a sinistra e poco dopo, sulla destra, Via Sant'Antonio scende (possiamo anche andare diritti fino al piccolo monumento e scendere alla sua sinistra). Passiamo davanti a una bellissima casetta dopo la quale, attraversato il prato, ricomincia il sentiero che scende fino nei pressi di un tornante. 

Monumento

La strada fa una curva a destra, poi un'ampia curva a sinistra finita la quale troviamo un sentiero (a sinistra) che taglia solo il tornante per sbucare nuovamente sulla strada del paese di Canebola.

Borgo StremizAttraversiamo tutta via Sant'Antonio fino a giungere e prendere via Trento, terminata la quale ci troviamo in via Clap e giriamo a destra; giunti a metà del curvone a sinistra troviamo di nuovo il sentiero che scende. Lo seguiamo (in alcuni punti sbuca sui tornanti della strada ma riprende di fronte o poco più in la), fino ad arrivare al Borgo Stremiz.

Giriamo a destra sul piccolo ponte e da questo punto seguiamo la strada fino ad arrivare al parcheggio dell'auto.

Purtroppo è tutta strada asfaltata ma la visione dei mille fiori che troviamo sui muri o lungo la strada ci ha reso tutt'altro che amaro il ritorno.

Buon cammino!!!!


Se avete aggiornamenti o altre informazioni scrivete nei commenti in fondo alla pagina

Fotografie e Itinerario di Gianni Giacometti


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INDICAZIONI STRADALI
Raggiungi il pargheggio

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