Difficoltà Tecnica
?  
  Difficoltà Fisica
Pendenza max:
 
  Dislivello
Lunghezza
 
  Coef. Totale
57%
 
 

Preparazione fisica: 45.22 %

 
Area: Villa Santina Prov: UD  anello  Medio Difficile
  Tratti Esposti: SI
 Lunghezza: 6.3 Km  Temp. Calcolato: 3:30 h
 Dislivello: 683 m  Vel. Calcolata: 1.8 Km/h
 Salita: 705 m  Alt. massima: 1033 m
 Discesa: 705 m  Alt. minima: 350 m

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Molto bella, sorprendente e panoramica cima, quella del Monte Cretis che sovrasta Villa Santina, un anello corto e intenso con tratti di semplice e agevole arrampicata (EEA Escursionisti Esperti Alpinistico) un percorso non adatto a inesperti perché impervio e selvaggio, ma molto gratificante.

Per arrivare è facile,  autostrada A23 prendiamo l'uscita CARNIA-TOLMEZZO  sulla circonvallazione (SS52) direzione Tolmezzo seguiamo l'indicazione Villa Santina; dopo 5 Km arriviamo alla rotonda (di fronte a noi a sinistra Eurospar), teniamo la destra, prima uscita,  200m e prendiamo la prima strada a destra. E' una strada senza uscita, poco più di 300m, ed è ben visibile l'inizio della forestale, parcheggiamo l'auto e da qui partiamo per la nostra escursione.

Prendiamo la forestale che in leggera salita giunge dopo 750m all'inizio del sentiero chiamato 'la direttissima' seguiamo indicazioni 'Monte Cretis' freccia Bianco-Verde  a sinistra. Già dai primi metri si capisce il significato della denominazione 'direttissima'; dopo 750m di zigzag nel bosco molto intensi, ci troviamo in un punto dove sembra che due montagne si siano incontrate e sovrapposte, si vede l'emergere di una dalle viscere dell'altra, si vedono le diverse rocce; è qui che dovremo fare un breve tratto di 80m in cui sarà necessario usare le mani per salire.

Entriamo nuovamente nel bosco e 200m dopo giungiamo nei pressi dello stavolo di Cuel Covon. Lasciamo l'ampio spazio prativo poco lontano sulla sinistra e teniamo la destra, altri 350m prima più dolci per poi divenire ancora intensi e giungiamo a un bivio dove il sentiero incrocia la pista forestale e troviamo altre tabelle di indicazione nero-arancio. Seguiamo l'indicazione verde Monte Cretis che indica 20 minuti alla cima (tempistica un po' ottimistica), andiamo a destra e continuiamo sul sentiero di nuovo abbastanza dolce, trascorsi altri 200m un bivio sempre con indicazione ci fa proseguire a sinistra.

Ricomincia la salita almeno per i primi 150m dove il sentiero non è sempre evidente, poi la pendenza si attenua e passati altri 150m giungiamo sul punto panoramico e raggiungiamo la cima dove un cartello molto elaborato (un pezzo di lamiera sgangherata) ce lo conferma in modo spartano ma efficace.

La cima è panoramica, ampia, oserei dire accogliente. Il panorama è davvero esteso, a nord il Col Gentile, Raveo e la conca di Pani. Spostandoci verso est l'altopiano di Curiedi e l'abitato di Buttea, una vista sul Monte Sernio e in lontananza la Catena del Montasio. A sud abbiamo tutta la conca Tolmezzina da cui svettano l'Amariana, in lontananza il Plauris, il Chiampon e il San Simeone. A ovest la valle del Tagliamento, il monte Verzegnis, Lovinzola, il Colle dei Larici e il Tinisa. In basso Villa Santina e la confluenza del torrente Degano nel fiume Tagliamento.

Il panorama è stato valorizzato dalla cospicua presenza dei grifoni che hanno volteggiato sulla cima per tutto il periodo della nostra permanenza. La sosta infatti si è protratta perché era davvero appagante. Prima di scendere abbiamo approfittato per fare una puntatina alla 'Fessura del Monte Cretis' distante solo un centinaio di metri, non è segnalata e non è una cosa irrinunciabile, ma vista la vicinanza e un po' a naso siamo giunti ad essa, è una fenditura di quasi un metro di larghezza che s'inabissa profondamente nella roccia.

Torniamo verso la cima e iniziamo a scendere per il primo tratto sul sentiero di salita. Il sentiero è ancora meno evidente, bisogna fare molta attenzione per seguire i segni visibili e il terreno non proprio agevole. Giungiamo al bivio e questa volta non seguiamo la via dell'andata ma giriamo a sinistra e scenderemo per la variante. Un primo tratto di 150m non è piano ma la discesa è ancora abbastanza morbida, poi si fa decisamente irta e rimane tale nella sostanza per 700m circa dove troviamo  incertezza  nei segni: dobbiamo tenere la destra e continuare la discesa. 

300m di irta discesa e poi il sentiero gira a destra e comincia un saliscendi tra boschi e ghiaioni, passando accanto a  un bacino di raccolta d'acqua, presumibilmente per la diga di Verzegnis, fino a giungere dopo 1 Km alla pista forestale  che percorriamo a ritroso fino al parcheggio dell'auto.


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Fotografie e Itinerario di Gianni Giacometti


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2 commenti

  • Percorso domenica 23 aprile 2023. In senso antiorario, per la direttissima fino a Monte Cretis. Poi volendo fare un anello più lungo, circa 11 km , si può arrivare a Cima Forchedana, un altro punto molto panoramico. Scendere per le località Porteal e Chianilans fino a Lauco. Lungo la strada vi è una cartellonistica con indicazioni di un paio di sepolture medioevali. Da Lauco si può evitare il rientro per stada asfaltata, prendendo il sentiero più vicino ad essa che non è altro il sentiero di rientro della ferrata farina del diavolo.
  • Fare il giro in senso antiorario non credo sia la soluzione migliore o molto diversa, salire per la variante e soprattutto scendere per la direttissima non è consigliato a mio modesto parere.

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