Difficoltà Tecnica
?  
  Difficoltà Fisica
Pendenza max:
 
  Dislivello
Lunghezza
 
  Coef. Totale
43%
 
 

Preparazione fisica: 66.24 %

 
Area: Forni Avoltri Prov: UD  AR  Media
 
 Lunghezza: 11.7 Km  Temp. Calcolato: 5:10 h
 Dislivello: 1117 m  Vel. Calcolata: 2.3 Km/h
 Salita: 1108 m  Alt. massima: 2245 m
 Discesa: 1108 m  Alt. minima: 1128 m

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 17-06-2018 - Cima Ombladet da Sigiletto (Forni Avoltri)

Si raggiunge Forni Avoltri e si prende la strada per Collina, si supera il paesino di Frassenetto e si arriva a Sigilletto dove svoltiamo a sinistra al primo bivio in via Torino, dove ci sono anche i cartelli dei sentieri, dopo pochi metri, a sinistra c’è la possibilità di parcheggiare (1120 metri, coordinate GPS  46.57865, 12.81253).

L’escursione inizia seguendo la strada asfaltata per poche decine di metri fino a quando, a sinistra troviamo i cartelli che indicano il nostro sentiero, numero CAI 169, tracciato che interseca più volte la strada di servizio di casera Monte dei Buoi e che inizia subito a salire, con media pendenza, in mezzo al bosco, ai bivi che troveremo seguiamo sempre la segnaletica CAI.

A quota 1330 metri circa, il sentiero, si congiunge definitivamente con la strada di servizio della casera Monte dei Buoi, strada che seguiremo a sinistra fino ad uscire definitivamente dal bosco sul bellissimo pianoro che ospita la casera (1723 metri), da poco restaurata, veramente bene, con tavolo sia all’interno che all’esterno, stufa, caminetto (sul quale ci stanno lavorando e quindi non si può usare per adesso), due letti a castello e due brande, acqua a pochi metri.

Per adesso non sostiamo alla casera, ma proseguiamo lungo il sentiero che sale direttamente alla nostra meta, inizia ad aprirsi il panorama ed è subito spettacolo, si sale lungo tornanti mai troppo ripidi su sentiero largo e ben marcato ed in breve siamo in vista della cima. Lasciamo a destra la deviazione per forcella Ombladet e intraprendiamo l’ultimo tratto della salita che ci condurrà sulla prativa vetta del monte Ombladet, in mezzo alle stupende fioriture del periodo (2255 metri).

Complice la bella giornata, il panorama è eccezionale, Volaia e il suo gruppo in prima linea verso est, a ovest Chiadin, Vas e Lastroni, più a nord Peralba, Chiadenis e Avanza, a sud-ovest il Siera, la Creta forata e il Cimon, giusto per citarne alcuni tra i più conosciuti, sotto di noi lo smeraldo del lago Bordaglia e poi fin dove gli occhi riescono a vedere.

Una lunga sosta è d’obbligo per godere di questo spettacolo il più possibile, scendere da lì è sempre troppo presto, lungo la salita abbiamo incontrato e conosciuto Claudio e Francesca, due appassionati di montagna come noi, con i quali abbiamo passato tutta la giornata parlando delle nostre imprese escursionistiche e delle forti emozioni che queste ci danno, è stato veramente piacevole.

Per la discesa abbiamo seguito lo stesso itinerario della salita, con una breve sosta alla casera, anche per poter ammirare l’ottimo lavoro di ristrutturazione che è stato fatto, l’unica differenza e che abbiamo usato la strada di servizio della casera fino al punto di partenza, senza deviare per il sentiero, per poter scendere più tranquillamente e prolungare la chiacchierata con i nostri due nuovi amici.

Sentiero facile sempre ben segnato e visibile, la salita e costante ma mai troppo ripida o pericolosa, itinerario sempre molto godibile, mai troppo impegnativo. Sentieri CAI 169 e traccia per la cima - carta Tabacco 01.

 


Se avete aggiornamenti o altre informazioni scrivete nei commenti in fondo alla pagina

Fotografie e Itinerario di Silvano Bertolini


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INDICAZIONI STRADALI
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un commento

  • OMBLADET DA SIGILLETTO
    Domenica 17 giugno ho effettuato l'itinerario descritto da Silvano che ho incontrato durante la salita: confermo il giudizio sulla semplicità del percorso, seppur il dislivello sia discreto, non ci sono tratti particolarmente ripidi, la pendenza del sentiero è media-moderata e non troppo usurante per le articolazioni. Il tratto finale alla cima si sviluppa su ampi tornanti che tagliano ripidi pendii prativi, per cui l'esposizione è praticamente assente per un'occhio allenato a tali visuali.
    Si sale al fresco del bosco, dal quale si esce poco prima di raggiungere la casera Monte dei Buoi, e da qui in poi lo spettacolo panoramico è assicurato così come una bella abbronzatura in caso di sole. Da una lettura del libro firme del ricovero, si evince che la zona dormitorio è stata recentemente allestita da volontari di Sigilletto: dispone di ben 3 letti a castello a rete, (per ora non ci sono materassi nè coperte) e 2 brande di tela. Non ho osservato se ci sono o meno candele, cosa importante per pernotti di emergenza, nel caso in cui non si è provvisti di torce.
    Avendolo già percorso, suggerisco l'anello di casere Monte dei Buoi e Vas con le ciaspole in ambiente innevato, a patto che il rischio valanghe sia basso (ricordo che il ricovero da poco ricostruito è stato spazzato via da una valanga nel 2014!) e dopo aver valutato attentamente la qualità del manto nevoso, che non deve essere neanche troppo abbondante. Nel caso lo fosse la pista in uscita dal bosco, potrebbe essere completamente sepolta e quindi non più distinguibile per una percorrenza sicura.

    Modificato il Mercoledì, 04 Gennaio 2023 12:29 by Gianni Giacometti.

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