Difficoltà Tecnica
?  
  Difficoltà Fisica
Pendenza max:
 
  Dislivello
Lunghezza
 
  Coef. Totale
32%
 
 

Preparazione fisica: 52.87 %

 
Area: Casera Pramosio Prov: UD  AR+anello  Medio Facile
  Tratti Esposti: SI
 Lunghezza: 9.7 Km  Temp. Calcolato: 4 h
 Dislivello: 690 m  Vel. Calcolata: 2.4 Km/h
 Salita: 825 m  Alt. massima: 2214 m
 Discesa: 825 m  Alt. minima: 1524 m

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01-08-2020 – Creta di Timau e Cima Avostanis da casera Pramosio

Si segue la strada per il passo di Montecroce Carnico, raggiunta la località di Laipacco, poco prima di Timau, al bivio per Cleulis, facciamo attenzione a prendere a destra la rotabile per casera Pramosio, nei pressi del bar Pacai. Si inizia subito a salire lungo questa stretta rotabile asfaltata o cementata solo nel primo tratto, il resto e sterrato, le condizioni sono abbastanza buone in data di oggi, comunque fare attenzione se si sale con un auto bassa, qualche strisciata è da mettere in preventivo, usare cautela.

Dopo 6/7 Km. abbiamo raggiunto il bellissimo pianoro del rifugio casera Pramosio, un vero angolo di paradiso, ampio parcheggio dove lasciare l’auto (1521 metri – coordinate GPS 46.586839, 13.030193), la nostra escursione inizia lungo la strada che porta a casera Pramosio alta, sentiero CAI 402 che seguiamo iniziando subito a salire. A quota 1619 metri, nei pressi di casera Malpasso e dell’ex rifugio Morgante, abbandoniamo la strada per seguire a sinistra il sentierino che, passando davanti alla casera e al rifugio, sale tra i fioritissimi prati per ricongiungersi alla strada a quota 1700 metri circa.

Si continua a salire lungo essa, si supera casera delle Manze a quota 1820 metri e si arriva fino a quota 1925 metri, poco prima del lago Avostanis, qui, a sinistra, facciamo attenzione alla mulattiera che si stacca dalla strada e che conduce diretta alla Creta di Timau traversando le sue pendici, bellissimi passaggi sullo strapiombo, panorama continuo lungo la valle del But e fioriture al top, una marmotta curiosa, appena ci vede, scappa infilandosi tra le rocce, è il caso di dire che qui la natura da spettacolo.

A circa 2200 metri, la mulattiera si unisce al sentiero che sale dal lago Avostanis ed insieme raggiungono lo spiazzo dove la mulattiera termina a pochi metri dalla vetta che si raggiunge o salendo a destra per ripidi gradini di misto roccia ed erba o di fronte dove ci si aiuta con un cavo, noi siamo saliti a destra e scesi lungo il cavo. In breve la vetta viene raggiunta a quota 2217 metri, panorama grandioso a 360 gradi, la sosta è d’obbligo ma il pensiero va già al proseguo dell’escursione verso l’altra cima, quindi si scende sulla mulattiera precedente che ripercorriamo a ritroso per poche decine di metri, dopo un paio di tornanti, facciamo attenzione a lasciare a destra la mulattiera di salita e a seguire il sentiero che si stacca di fronte a noi, ce lo segnala una “Y” bianca e rossa su un sasso.

Si scende velocemente lungo il crinale fino a raggiungere in breve una sella sopra il lago Avostanis con resti di trincee della grande guerra, lasciamo a destra la deviazione per il lago e continuiamo diritti seguendo la traccia non CAI, comunque ben visibile, che con saliscendi tra roccette e erba ci porta ad una prima selletta a circa 2050 metri, si sale ancora e si raggiunge una seconda sella a quota 2100 metri circa, poi l’ultima salita, facendo attenzione a non perdere la traccia, un ultimo traverso a destra e siamo a pochi metri dalla vetta.

Molte trincee anche qui, una grotta e altri resti della grande guerra, ancora pochi metri di salita e siamo sulla Cima Avostanis a 2193 metri, panorama grandioso tutt’intorno, foto di rito e poi siamo costretti a scendere, una moltitudine di fastidiosi insetti non ci dà pace. Per la discesa seguiamo la traccia di salita per poche decine di metri, ad un bivio seguiamo la traccia più a sinistra lasciando a destra quella di salita, questa punta alla sella di quota 2100 metri tenendosi più ad est ed andando ad incrociare il sentiero 402 che seguiamo a sinistra e che, dopo alcuni tornanti, scende velocemente alla casera Pramosio alta nei pressi del lago Avostanis a quota 1940 metri circa.

Da qui non ci resta che seguire la strada di salita e raggiungere il punto di partenza, poco prima di casera Pramosio, a destra, merita una visita il punto dove fu ferita a morte la portatrice carnica Maria Plozner Mentil, c’è un altarino e una targa ricordo alla memoria. Il sentiero, di per sé, non è difficile ma alcuni tratti ripidi e/o esposti, come gli ultimi metri per la Creta di Timau e la traccia che sale sull’Avostanis potrebbero non essere fattibili per i meno esperti, quindi valutare bene le proprie capacità, in tutte le malghe o casere che si incontrano è possibile rifornirsi di acqua fresca. Sentiero CAI 402, sentieri non CAI e tracce – carta Tabacco 09.

 


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Fotografie e Itinerario di Silvano Bertolini


Extra Track info aggiuntive traccia

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INDICAZIONI STRADALI
Raggiungi il pargheggio

un commento

  • Grazie per le info.. la mappa gpx provo a caricarla sul mio garmin fenix 6 per capire anche come funziona.. è la prima volta che provo. 
    Grazie Silvano

    Modificato il Mercoledì, 04 Gennaio 2023 11:41 by Gianni Giacometti.

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