Difficoltà Tecnica
?  
  Difficoltà Fisica
Pendenza max:
 
  Dislivello
Lunghezza
 
  Coef. Totale
76%
 
 

Preparazione fisica: 74.88 %

 
Area: Gemona Prov: UD  AR+anello  Difficile
 
 Lunghezza: 13.8 Km  Temp. Calcolato: 6:35 h
 Dislivello: 1113 m  Vel. Calcolata: 2.1 Km/h
 Salita: 1274 m  Alt. massima: 1356 m
 Discesa: 1274 m  Alt. minima: 243 m

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Gemona è una particolare cittadina ai piedi delle montagne, si parte dalla zona alta di Gemona nei pressi del famoso Duomo, per salire sul Monte Cuarnan e giungere al Ricovero Pischiutti e alla Chiesetta del Redentore.

Imbocco del sentiero Troi dai CincentA differenza di quella che può essere la prima impressione visto Troi dai Cincentche il luogo si trova proprio a ridosso della pianura friulana l'escursione è lunga e di medio-alta difficoltà.

Non per il fondo o la difficoltà nei passi, il sentiero invece è ben tenuto e sempre agevole, la difficoltà sta nell'intensità dell'escursione a cui ci stiamo avvicinando. 

Appena sotto al Duomo o nelle vicinanze (Zona Ex-Ospedale San Michele) troveremo parcheggio. Risalendo Via Sottocastello  prenderemo la galleria a destra , un centinaio di metri dopo la galleria attraverseremo la strada e prenderemo Via Quattro Novembre qualche decina di metri più avanti sulla sinistra vediamo l'imbocco del sentiero. 


Il sentiero ( Troi dai Cincent) mostra subito la durezza del percorso, il fondo è lastricato e pendente; nel percorso ci sono pochissime incertezze e cambi di sentiero. Già in questo primo tratto del percorso la quantità e la qualità dei fiori è vastissima.

Dopo un  primo tratto abbastanza intenso quando cominciamo il sentiero 716 (troi di Siere) abbiamo un attimo di tregua e affrontiamo un tratto praticamente pianeggiante  per poi riprendere a salire ma con pendenze sempre moderate.  

Solo quando prendiamo il sentiero 715 si ricomincia a salire, le pendenze non sono mai proibitive ma comunque non proprio leggere. A seconda del periodo possiamo meravigliarci di un tappeto di crocus bianchi e viola tanto da dipingere letteralmente il sentiero. Da segnalare anche le numerose mountain bike trovate lungo il percorso che si destreggiano lungo il sentiero.

Salendo verso il Ricovero Pischiutti abbiamo trovato ancora le ultime avvisaglie della neve caduta durante l'inverno. Il LRicovero è il luogo ideale dove fare una sosta e rifocillarsi ma possiamo anche aspettare di giungere alla Chiesetta del Redentore, ormai raggiungibile da li a poco.

Il ricovero è stato ristrutturato dal C.A.I. Sezione di Gemona (Osoppo e Buja) terminato nel 2013. Al piano inferiore un'unica stanza molto bella e accogliente, il pavimento in pietra, una stufa un grande tavolo, ancora tutto molto rustico.

Il piano superiore invece è completamente nuovo tanto che per accedevi bisogna andare sul retro del ricovero e salire per mezzo di una scala; è fatto completamente in legno e da una sensazione di calore , un'unica stanza anche al piano superiore senza mobili se escludiamo una piccolissima scarpiera dove sono poste delle pantofole per non rovinare il prezioso pavimento in legno.

Riprendiamo il cammino sul sentiero 715, superiamo ancora due elevazioni non troppo impegnative per poi proseguire su un tratto quasi pianeggiante fino a raggiungere la Chiesetta del Redentore a 1372m.

La prima costruzione della chiesetta del Redentore ha coinvolto tutti gli abitanti di Montenars che si sono adoperati per portare in cima al monte Chiesetta del Redentore sul Monte QuarnanCuarnan ogni pietra e ogni materiale necessario per l'edificazione. Piccola nelle dimensioni ma molto bella esternamente, purtroppo chiusa forse a causa dell'incursioni di alcuni vandali che hanno arrecato ingenti danni.

Ci godiamo il panorama anche del versante nord che non era prima visibile, ci gustiamo anche il passaggio dei parapendio e dei deltaplani che ci vengono a salutare; alcuni grifoni ci allietano con il loro passaggio.Riprendiamo il cammino; per il ritorno il percorso sarà diverso e torneremo passando in cresta sul sentiero 714.

FranaSubito si scende in modo considerevole sempre in cresta  troveremo comunque un punto solo nel quale è più evidente lo strapiombo anche se comunque procediamo con un terreno abbastanza largo e protetto (poniamo comunque attenzione). Superato questo punto risaliamo leggermente e poi scendiamo di nuovo in modo deciso sul crinale.

Scesi, il sentiero rientra nella boscaglia  dovremo anche qui fare due svolte a destra fino a immetterci nuovamente sul sentiero 716.  Da notare a un certo punto una parete franata di colore giallo; il sentiero risale leggermente  poi scende nuovamente  per poi andare quasi in piano fino a giungere all'incrocio tra il sentiero 716 e il 715 da cui siamo passati all'andata.

Da questo punto in poi il tracciato è lo stesso dell'andata, l'impressione è che non finisca più, vale la pena prenderla con calma e con filosofia anche se la durata dell'escursione e l'intensità si fanno sentire e la voglia di tornare è tanta.

Buon cammino!!!!


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Fotografie e Itinerario di Gianni Giacometti


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INDICAZIONI STRADALI
Raggiungi il pargheggio

un commento

  • Alternativa più breve alla salita da Gemona: 31-05-2020 – Monte Cuarnan dalla strada per sella Foredor (carta Tabacco 026). Oggi camminata tranquilla con tutta la famiglia, cane compreso, la scelta è il monte Cuarnan, sopra Gemona del Friuli. Raggiunta Gemona puntiamo al centro della cittadina, da lì seguiamo le indicazioni per malga Cuarnan e ci inoltriamo lungo la strada del Foredor che dopo 9 Km. circa raggiunge un comodo parcheggio nei pressi del penultimo tornante prima della malga (967 metri, coordinate GPS 46.282823, 13.172784). Da li parte un comodo sentiero che raggiunge in breve la malga, poi si segue la strada che sale di fronte in mezzo al bosco per uscirne e terminare nella zona denominata “Ors dal Cuarnan”, un bellissimo pianoro da dove si lanciano deltaplani e parapendii. Qui il panorama si apre sulla pianura e con brevi deviazioni sui prati possiamo ammirare le splendide fioriture di narcisi, orchidee, gigli, iris e mughetti, solo per citarne le principali, inoltre a sinistra c’è un bellissimo laghetto pieno di ninfee in fiore. Terminata la strada si segue, a sinistra, il sentiero CAI 715 che sale da Montenars e prosegue lungo la dorsale del monte sempre in mezzo alle fioriture, in breve siamo in vista del ricovero Pischiutta, che visitiamo, e della cima che raggiungeremo in breve dopo un ultimo traverso in cresta. Sulla cima c’è la chiesetta dedicata al Cristo Redentore, oggi aperta al pubblico, il panorama è stupendo, da lì si vede tutta la pianura friulana fino al mare, a nord svetta il Chiampon con tutta la sua catena di cime, spettacolo per i nostri occhi. Dopo una lunga sosta riprendiamo la via del ritorno percorrendo la stessa strada di salita e fermandoci a guardare o riguardare tutta la bellezza che madre natura ci ha messo a disposizione in un pur così breve tragitto. Lunghezza 6,8 Km. - dislivello 415 metri – quota minima 967 metri, massima 1372.

    Modificato il Mercoledì, 04 Gennaio 2023 12:46 by Gianni Giacometti.

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