Difficoltà Tecnica
?  
  Difficoltà Fisica
Pendenza max:
 
  Dislivello
Lunghezza
 
  Coef. Totale
34%
 
 

Preparazione fisica: 45.15 %

 
Area: Val Dogna Prov: UD  anello  Medio Facile
 
 Lunghezza: 7.9 Km  Temp. Calcolato: 3:30 h
 Dislivello: 559 m  Vel. Calcolata: 2.3 Km/h
 Salita: 680 m  Alt. massima: 1881 m
 Discesa: 680 m  Alt. minima: 1322 m

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 19-09-2020 - Anello Jof di Sompdogna o Somdogna

Escursione ad anello, in senso antiorario, sullo Jôf di Sompdogna, passando al bivacco Stuparich e al rifugio Grego. Carta Tabacco 027; sentieri CAI 610, 652, 611 e strada forestale. Per raggiungere il punto di attacco del sentiero CAI 610 è necessario percorrere lungamente, e nella sua interezza, la Val Dogna, fino ad arrivare alla Sella di Sompdogna; giunti in questo luogo si troverà l'evidente segnale di divieto di transito per le automobili e sufficiente spazio per parcheggiare (Coordinate GPS 46.461898, 13.450847).

Nei pressi di Sella Sompdogna, volgendo lo sguardo verso i prati che salgono dal lato sinistro della carrabile, è possibile notare la presenza dell'agriturismo malga Sompdogna. L'escursione ha inizio lungo il sentiero CAI 610, il cui attacco si trova nei pressi del parcheggio, sul lato destro della strada che si è percorsa per raggiungere la sella; è necessario procedere alcuni metri lungo un prato fino a giungere ad alcuni scalini erbosi caratterizzati da alzate di legno. In seguito, il sentiero procede in salita, inoltrandosi in un bosco di larici, mai troppo fitto.

Prendendo quota, il panorama progressivamente si apre e la vegetazione muta; nella parte alta del percorso si procede su roccette avanzando tra i mughi. Può essere necessario e utile aiutarsi con le mani nei passaggi meno semplici. In prossimità della cima è possibile visionare i resti dei manufatti bellici che risalgono al periodo della Grande Guerra. Di particolare interesse, lungo il sentiero in salita, la visita all'osservatorio militare italiano denominato ricovero Köpfach; guardando dalla sua finestrella, la sagoma del Mangart domina la scena.

Procedendo oltre il Köpfach, l'ampia cima, caratterizzata da una grande croce metallica sulla quale è avvolto un pezzetto di antico filo spinato, è velocemente raggiungibile. Il panorama si apre a 360° sulle vette circostanti, in particolare sull'imponente Jôf di Montasio; spiccano anche altre cime, tra cui: Cime Castrein, Jôf Fuart, Nabois Grande, Cima del Cacciatore, Jôf di Miezegnot, Due Pizzi, per citarne alcune. Inoltre, fa bella mostra di sé, in lontananza, il caratteristico borgo Lussari. Dalla vetta è ben visibile anche Dogna con il viadotto che la sovrasta.

Per proseguire verso la prossima meta, il bivacco Stuparich, è necessario procedere lungo il CAI 610, puntando però verso lo Jôf di Montasio; si avanza, quindi, in discesa, potendo visitare anche su questo versante ulteriori opere militari. Al primo bivio che s'incontra, bisogna abbandonare il CAI 610 per immettersi nel sentiero CAI 652, mantenendo la sinistra. Ad un successivo incrocio, serve proseguire lungo il 652, cioè sulla destra. Avanzando, si troverà il terzo ed ultimo bivio, prima del bivacco Stuparich; qui è necessario procedere dritti ignorando il CAI 611 che piega a sinistra e che sarà, invece, da percorrere in seguito, al ritorno dallo Stuparich, per raggiungere il rifugio Grego.

Dal rosso bivacco, che risulta visibile già in lontananza durante la discesa dalla vetta, è possibile ammirare la cima dello Jôf di Sompdogna, precedentemente raggiunta, e anche la caratteristica Torre Palizza che svetta ai piedi dello Jôf di Montasio. Per completare l'anello, come prevede l'escursione, dallo Stuparich si torna brevemente indietro fino ad incontrare nuovamente il bivio con il CAI 611. A questo punto ci s'innesta, piegando a destra, sul sentiero 611 che procede in discesa e che non si abbandonerà mai, fino a giungere al rifugio Grego.

La discesa è un po' impegnativa in quanto si procede anche su roccette; segnalo la necessità di ignorare il CAI 639 che, ad un certo punto, interseca la via sulla quale si avanza. Il percorso che conduce al rifugio, nell'ultimo tratto, ci impone di procedere in salita e di guadagnare quota; questa sarà l'ultima fatica che avrà termine nel momento in cui si materializzerà davanti agli occhi il tetto del Grego.

Dal rifugio, per chiudere l'anello, è necessario percorrere la strada forestale, parzialmente in salita; si giunge così, in una decina di minuti, al parcheggio della Sella di Sompdogna. Sviluppo totale 8 Km. circa - dislivello totale 810 metri circa - quota minima 1322 metri, massima 1889.


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Fotografie e Itinerario di Francesca Franz


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INDICAZIONI STRADALI
Raggiungi il pargheggio

2 commenti

  • Fatto l'anello oggi, alcuni brevi tratti del sentiero sono stati lisciati dalla neve e dalle piogge, meritano attenzione. Poco prima del bivacco Stuparich è presente una lingua di neve che bisogna attraversare, meglio usare i ramponi o i ramponcini.

  • E' possibile fare l'anello anche partendo da Malga Saisera e raggiungere con numerose svolte il rifugio Grego. 
    Per il ritorno all'incrocio con il il CAI 639 si deve svoltare a destra scendendo, prestare attenzione ai segnavia sul fondo dell'ampio greto, fino al punto di partenza.

    Modificato il Mercoledì, 04 Gennaio 2023 13:04 by Gianni Giacometti.

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