Difficoltà Tecnica
?  
  Difficoltà Fisica
Pendenza max:
 
  Dislivello
Lunghezza
 
  Coef. Totale
44%
 
 

Preparazione fisica: 42.48 %

 
Area: Venzone Prov: UD  solo andata  Media
  Tratti Esposti: SI
 Lunghezza: 7.3 Km  Temp. Calcolato: 3:15 h
 Dislivello: 397 m  Vel. Calcolata: 2.3 Km/h
 Salita: 621 m  Alt. massima: 762 m
 Discesa: 612 m  Alt. minima: 365 m

Condividi su Facebook questo itinerario
Info Author box
Card image
Autore: Roberta M

La Venzonassa,  splendida e selvaggia in un itinerario tra i boschi che portano in Ledis per poi scendere sui ghiaioni dei Rivoli Bianchi.

Un bellissimo itinerario da fare con due auto essendo la partenza e l'arrivo distanti tra loro, con partenza da Venzone, nella zona tra Borgo Pragjel Borgo Costa, e arrivo al borgo Marsuris, passando per località Ledis.

La prima vettura dobbiamo portarla in un parcheggio nel bosco (coordinate 46.312844, 13.153728) link indicazioni stradali l'ultimo tratto è sulla strada militare 708, l'altra auto al punto di partenza la portiamo alle coordinate 46.33551,13.16719 link parcheggio di partenza dove uno slargo ci permette il parcheggio.

Facciamo poche decine di metri sull'asfalto e sulla curva (presente cartello bianco-rosso con indicazione Loc. Costa 0.40) imbocchiamo il sentiero a destra per scendere fino al Grand Puint. Il sentiero è molto bello tra saliscendi che attraversano alcuni ruscelli con pochissima acqua.

Alcuni passaggi leggermente esposti, la maggior parte del sentiero però è protetto da alberi e arbusti che non permettono di vedere la forra del torrente. Arrivati al Grand Puint ci si presenta uno scorcio fantastico del torrente Venzonassa, con cascate e pozze smeraldine; un paesaggio selvaggio che nutre l'anima.

Attraversiamo il ponte, proseguiamo sul sentiero che costeggia il monte Bedede e, dopo avere attraversato meravigliosi scenari mozzafiato di cascate dorate e profonde verdi pozze, sull'altro lato del torrente intravvediamo il Rio Bruschie, ricco anch'esso di cascate.  Proseguiamo, il percorso che  a tratti è scavato nella roccia.

Scendiamo su pochi metri di sentiero, breve ma abbastanza pendente, provvidenziali gli 'scalini' che qualcuno ha fatto con pietre e tavole di legno,  fino a raggiungere e attraversare un ponticello in legno non molto ben messo ma comunque solido, che attraversa il rio di Lon. Interessanti formazioni rocciose lungo la parete del rio attirano la nostra attenzione. 

Ripartiamo in breve comunque alla volta della località Focje dai Agnui e prendiamo il sentiero CAI 718 che porta a Ledis come da indicazioni della chiara cartellonistica presente. Il sentiero entra in una meravigliosa faggeta, costeggia il Rio di Lon che dopo un po' è privo di acqua perché il terreno carsico la 'inghiotte'.

Arriviamo in breve alla Forcje putane, molto probabilmente così chiamata per il ripido tratto che bisogna percorrere prima di giungervi.  Tra altri saliscendi e guadi di torrenti in secca, il sentiero ci conduce ai primi stavoli della località Ledis. Una piccola pausa rinfrescante nelle fontane lì presenti è d'obbligo.

L'acqua che sgorga fresca e pulita è un dolce invito a dissetarci. Ricarichiamo le borracce e proseguiamo sul sentiero tra il bosco, attraversiamo un rio in secca e subito il sentiero comincia a salire per portarci alla Chiesetta di Ledis, dove suoniamo la campanella in segno di gioia.

Una mezz'oretta di dolce salita su agevole pista forestale ed eccoci in Forca Ledis. Ci fermiamo un attimo a guardare in lontananza l'abitato di Bordano. Alcuni grifoni volano sopra di noi, il paesaggio cambia repentinamente rispetto a prima. Iniziano ghiaie e rocce che ci accompagneranno lungo la discesa.

La discesa lungo il ghiaione chiamato Menedor merita attenzione ma comunque lo superiamo senza difficoltà. Seguiamo il sentiero CAI che scende in cresta su uno sperone di roccia, ai suoi lati ghiaione; osserviamo sulla destra il Monte Ledis con i suoi imponenti bastioni di roccia. La discesa anche del sentiero richiede un po' di attenzione, essendo comunque ghiaioso. Solo un piccolo passaggio su roccia liscia necessita di ulteriore riguardo.

Passato il tratto meno agevole della discesa, attraversiamo  il Rio Pozzolons e qui ci rendiamo davvero conto dell'enorme quantità di materiale presente nell'alveo. Riprendiamo un bellissimo sentiero che scende nel bosco, il tratto finale è a gradoni in pietra, sicuramente di epoca passata. Siamo quasi al parcheggio, una fonte d'acqua ci disseta e dopo poco eccoci all'auto per rientrare a casa.

Un'escursione molto piacevole che ci conduce all'interno di paesaggi selvaggi, incontaminati e spettacolari. Una passeggiata non molto impegnativa, con dolci salite.

 


Se avete aggiornamenti o altre informazioni scrivete nei commenti in fondo alla pagina

Fotografie e Itinerario di Roberta M


Per scaricare le rotte GPS e la descrizione in PDF  Accedi o Registrati, è completamente GRATIS

PDF
La Venzonassa Ledis Rivoli Bianchi (190.64 KB)
GPX
La Venzonassa Ledis Rivoli Bianchi (73.04 KB)
KML
La Venzonassa Ledis Rivoli Bianchi (31.49 KB)
KMZ
La Venzonassa Ledis Rivoli Bianchi (6.46 KB)

INDICAZIONI STRADALI
Raggiungi il pargheggio

un commento

Entra per pubblicare un commento

La donazione è assolutamente volontaria, mai obbligatoria o dovuta. Sostieni il nostro lavoro e il nostro impegno, aiutaci a mantenere e migliorare il sito. Con il tuo sostegno possiamo continuare in modo proficuo il nostro lavoro, la donazione ci aiuterà a sostenere le spese, nulla di quello che doni finisce nelle nostre tasche, tutto quello che facciamo è titolo completamente gratuito (nemmeno rimborsi spese o compensi).

Inserisci il valore della tua donazione, anche pochi euro sono di grande aiuto.