Difficoltà Tecnica
?  
  Difficoltà Fisica
Pendenza max:
 
  Dislivello
Lunghezza
 
  Coef. Totale
27%
 
 

Preparazione fisica: 36.58 %

 
Area: Zoncolan-Arvenis-Tamai Prov: UD  AR+anello  Medio Facile
 
 Lunghezza: 6.7 Km  Temp. Calcolato: 2:45 h
 Dislivello: 253 m  Vel. Calcolata: 2.5 Km/h
 Salita: 495 m  Alt. massima: 1963 m
 Discesa: 495 m  Alt. minima: 1710 m

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09-10-2021 – Monte Arvenis e Tamai dallo Zoncolan

Oggi vogliamo fare una camminata non lunga e con poco dislivello, considerando anche il vento previsto in quota. La nostra scelta è caduta sull’Arvenis, partendo dallo Zoncolan. Raggiunta la località di Sutrio, seguiamo le indicazioni per il monte Zoncolan. Si sale lungamente lungo strada asfaltata in buone condizioni, fino a raggiungere il parcheggio a quota 1710 metri dove lasciamo l'auto in una comoda piazzola (Coordinate GPS 46.501956, 12.926743 ).

La nostra escursione inizia lungo la strada che scende a Ovaro per alcune decine di metri fino a quando troveremo, alla nostra sinistra, nei pressi della prima curva, il sentiero CAI 170, che sale da Ravascletto, con le indicazioni per il monte Tamai. Dopo un primo tratto in falsopiano o leggera salita, il sentiero inizia ad inerpicarsi, anche ripidamente, sulle pendici del monte Tamai fino a raggiungere quota 1930 metri circa, dove troviamo la deviazione che sale a sinistra sulla sua cima.

Continuiamo dritti iniziando la discesa che ci porta sulla forcella Arvenis, a 1847 metri, dove termina il sentiero 170. Davanti a noi le bellissime rocce della cima dell’Arvenis, percorse in diagonale dal sentiero 166 che ci porterà in cima. Lo seguiamo ritornando a salire abbastanza tranquillamente, questo è il tratto più bello della camminata di oggi. Dopo aver aggirato alcune cuspidi rocciose ci troviamo sotto la cima a pochi metri di dislivello da essa.

La raggiungiamo in breve, siamo a quota 1968 metri. Facciamo una bella sosta per rifocillarci e fotografare il bellissimo panorama che da lì si gode, approfittando anche di una calma di vento e della giornata soleggiata. Riprendiamo la camminata rifacendo a ritroso il percorso di salita fino alla forcella Arvenis. Risaliamo dalla parte opposta fino a raggiungere la deviazione per il Tamai che avevamo superato all’andata, seguendola a destra. Questa ci porta dopo una breve salita sulla cima del Tamai a quota 1970 metri.

Non bella come l’Arvenis, a nord ci arriva, fino a pochi metri dalla vetta, la pista di sci con relativo impianto di risalita. Questo rovina un po' il paesaggio (ma tutti hanno diritto di godere dei loro sport preferiti). Breve sosta e poi si scende. Per la discesa, anche per cambiare, seguiamo la strada che costeggia la pista di sci, questa si allontana dal sentiero di salita e scende rapidamente. Una stretta curva ci riporta a sfiorarlo, a quota 1760 metri, per poi allontanarsi di nuovo, passare davanti al rifugio Tamai e riportarci al parcheggio con una tranquilla e breve salita su strada asfaltata.

Bellissimo giro, con cime interessanti, mai troppo impegnativo o pericoloso, adatto per una camminata breve con poco dislivello. Peccato per il vento e per il freddo che, alle 13, nel parcheggio soleggiato, toccava i 4 gradi. L’ Arvenis si può raggiungere anche da malga Arvenutis, raggiungibile con auto, che non siano basse sotto, da Ovaro, informarsi sulla percorribilità, in questo caso si aumenta il dislivello di circa 150 metri, per la salita da Ovaro leggere il commento in fondo scritto da Delia Gori. Sentieri CAI 170 e 166, carta Tabacco 09. 


Se avete aggiornamenti o altre informazioni scrivete nei commenti in fondo alla pagina

Fotografie e Itinerario di Silvano Bertolini


Extra Track info aggiuntive traccia

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INDICAZIONI STRADALI
Raggiungi il pargheggio

un commento

  • Anello Monte arvenis e Tamai da Ovaro
    Raggiungiamo Ovaro fz.Lenzone e seguendo indicazioni per sentiero Malghe si inizia a salire con l'auto con l'idea di parcheggiare alla Malga Arvenutis. Così purtroppo non succede perché dopo un paio di km la strada è bloccata dal macchinario per il cippato con i tronchi enormi devastati dalla tempesta Vaia. Per fortuna troviamo uno spazio per parcheggiare in prossimità di uno stavolo e volente o nolente la scelta è obbligata, e lo è anche il lungo percorso a piedi su una carrareccia in mezzo al bosco fino alla Malga Arvenutis. Qui in effetti il posto per parcheggiare c'è in abbondanza, ma da giornata sfortunata, noi a piedi!!!!!!! Continuiamo per il sentiero Cai 157 e la prima neve della stagione ci accompagna per tutto il sentiero ciottoloso che cambia larghezza molto spesso,passando da un bel sentiero largo e tranquillo a dei punti molto stretti e in salita. La ns.direzione è per ora la forcella Arvenis a 1847mt.Le casere Arvenutis ed Arvenutis alta sono sulla nostra sinistra. Salendo attraversiamo due ghiaioni che richiamano la ns.attenzione e tutto il percorso è caratterizzato da una vegetazione bassa di mughi verdissimi. Raggiungiamo la forcella e il panorama è già eccezionale. I paesini sottostanti sembrano gli agglomerati di casette del presepio. Giunti alla Forcella si inizia a salire tenendoci verso destra per raggiungere la Cima dell'Arvenis. Il sentiero molto stretto e con diversi tratti esposti e ricoperti di neve ghiacciata, non ci lascia tranquilli e dopo aver fatto quasi metà percorso decidiamo all'unanimità di tornare sui ns.passi al fine di evitare conseguenze che potrebbero rovinare la nostra escursione. Ritornati alla Forcella ci dirigiamo sul monte Tamai a 1970mt. Qui neve non c'è perché essendo esposto al sole la neve ha lasciato il posto al fango! Ma sporcarci non ci spaventa....anzi!!i veri montanari non possono tornare a casa con scarpe e pantaloni intonsi!. Si sale per il sentiero cai 170 e passo dopo passo tra fango, erba,e ciottoli giungiamo alla vetta. Ne è valsa la pena . Il panorama è davvero splendido e si apre a 360°: le Dolomiti Pesarine, il Coglians, il Tamai, la Creta di Timau, il Monte Dimon e Paularo, il Sernio, il Monte Dauda, l’Amariana, il gruppo del Verzegnis. Un ultimo piccolissimo sforzo e saliamo fino alla croce con la madonnina ed il libro di vetta nel quale lasciamo un ns.pensiero. Qui in alto un vento gelido, arrossa le nostre guance e ghiaccia le ns.dita, ma come si fa a non fare la sosta pranzo quassù? Impossibile!!!Cerchiamo un mini riparo a ridosso di un masso e mangiamo in fretta il nostro panino e beviamo del caffè corroborante. Riprendiamo la discesa fino alla Forcella e imbocchiamo ora il sentiero alla nostra sinistra contrassegnato ancora Cai 157 che ci porterà verso la base opposta del monte Arvenis e verso la Malga Algareit di Sopra. In prossimità della malga tenendoci sulla nostra destra imbocchiamo una traccia che sale verso la parte opposta del monte Arvenis e tenendoci sempre verso destra continuiamo per la traccia in diagonale e piuttosto stretta ed in salita verso la ripresa del sentiero Cai 166 che scende direttamente dalla Cima Arvenis. Proseguiamo il cammino osservando il panorama, il cielo di un azzurro da favola e la vegetazione con i suoi colori caldi autunnali, riprendiamo la via del ritorno passando per una visita alla Malga Claupa: Malghe che comunque sono chiuse in questo periodo invernale. Dopo aver visto la Malga Claupa proseguiamo verso destra evitando la traccia che porterebbe a Forcella Pianon che risulta innevata e proseguiamo per il sentiero a destra che è bello e largo e in breve ci ritroviamo sul sentiero 157 fatto in salita e completiamo così la parte ad anello della ns.escursione. Ora però c'è ancora tanto da camminare per raggiungere l'auto, ma mai perderci d'animo. Un pò camminando ed un pò correndo per non perdere l'allenamento, ripassiamo da Malga Arvenutis e quando "DIO VUOLE" le auto si intravedono. Sospiri e felicità in coppia. Il Termine della escursione lunga km 16.20 e con 820 mt di dislivello è doverosamente "azzannando letteralmente " una buona torta di mele con the e caffè caldi. Come sempre....stanchi, ma felici!!!

    Modificato il Mercoledì, 04 Gennaio 2023 12:12 by Gianni Giacometti.

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