Difficoltà Tecnica
?  
  Difficoltà Fisica
Pendenza max:
 
  Dislivello
Lunghezza
 
  Coef. Totale
41%
 
 

Preparazione fisica: 46 %

 
Area: Amaro Prov: UD  AR  Media
  Tratti Esposti: SI
 Lunghezza: 6.1 Km  Temp. Calcolato: 3:20 h
 Dislivello: 705 m  Vel. Calcolata: 1.8 Km/h
 Salita: 725 m  Alt. massima: 1040 m
 Discesa: 725 m  Alt. minima: 335 m

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 18-03-2018 – Monte Puselie o Posselie da Amaro

 Entrati ad Amaro si cerca via Città di Alba, che si trova verso la fine del paese verso Tarvisio, ed è la strada che porta alla forca del Cristo, la si segue fino a quando si trova sulla sinistra un grande e nuovissimo parcheggio (316 metri – coordinate GPS 46.378096, 13.091938), questo parcheggio è appena stato costruito e non si vede nella foto di Street view in fondo a questa pagina.

Noi, non sapendo di questa novità, abbiamo posteggiato in uno spiazzo alcune centinaia di metri prima. L’escursione inizia seguendo la strada asfaltata, in leggera salita, arrivati nei pressi di un ponte, vediamo a destra un ometto e un’evidente traccia, questa la useremo al ritorno, noi proseguiamo ancora lungo la strada fino al ponte successivo sul rio Touf, qui, a destra, c’è una strada sterrata che seguiamo, questa termina poco dopo, davanti alla presa dell’acquedotto, qui un evidente traccia sale sulla destra, è questa la nostra via, si inizia subito a salire.

Ci si addentra in un vallone, camminando in mezzo a fioriture di primule, anemoni e bucaneve, più in alto ellebori e i primi crocus, fino alla selletta di Cjastielut (700 metri), poi si traversa lungamente verso sud in leggera discesa e si supera la deviazione che prenderemo al ritorno, si riprende a salire leggermente, superando tratti stretti ed esposti, e si raggiunge il vasto pianoro prativo del monte Cjastel Grant  (773 metri).

Da qui si inizia a fare sul serio, la traccia è poco evidente sulla radura erbosa, puntiamo a salire tenendoci sul margine destro e ritroviamo la traccia appena rientrati nel bosco, da quota 800 in poi la salita si fa molto ripida e malagevole essendo il terreno bagnato. Man mano che si sale inizia la prima neve che non facilita la salita, mentre il timido sole scioglie quella che è rimasta sui rami e sembra che stia piovendo, non vediamo l’ora di arrivare in cima.

Finalmente siamo in vista della cima e il panorama inizia ad aprirsi sul selvaggio versante sud-est dell’Amariana, coperta da nubi, in breve siamo sulla cresta del Puselie (1046 metri), la seguiamo brevemente verso sud, dove la mancanza di vegetazione alta ci permette di vedere un bellissimo panorama verso sud, con al centro il monte Festa ed il San Simeone e sotto il nodo autostradale di Amaro con i paesini del circondario.

Sosta d’obbligo e poi valutiamo il da farsi, l’idea era quella di fare un anello, quindi dovevamo proseguire lungo la cresta per poi scendere verso nord-est, ma la ripidezza del primo tratto, la non visibilità della traccia coperta dalla neve e la valutazione che, su questo misto di neve, fango e foglie, neanche i ramponcini ci davano la dovuta sicurezza, abbiamo saggiamente deciso di ritornare indietro dal percorso di salita, rimandando l’anello ad altra data.

Si inizia a scendere con cautela, visto la ripidità del tracciato, con l’aiuto dei ramponcini, sulla radura del Cjastel Grant siamo scesi verso destra in un punto aperto per ammirare di nuovo il panorama verso Amaro. Riguadagnato di nuovo il sentiero, a quota 680 metri, abbiamo preso la deviazione a sinistra che scende su buon sentiero attraverso il vallone “des Cjalcines”, prima su lunghi tornanti nel bosco a filo dello strapiombo, poi ripidamente tramite tornantini e bellissime gradinate di roccia.

Si raggiunge così in breve la strada asfaltata che seguiremo a sinistra ed in pochi minuti siamo al parcheggio. Tutti i sentieri di questa zona sono tracce di passaggio di cacciatori, senza alcun segnavia se non qualche raro ometto, sono a tratti molto ripidi ed esposti, meglio percorrerli con terreno asciutto.

La mappatura di queste tracce e la loro manutenzione e curata soprattutto da un appassionato della zona, Daniele Moroldo, conosciuto proprio ieri mentre saliva il Puselie di corsa, quindi un grazie di cuore per la sua importante opera. Sentieristica locale e tracce di cacciatori - carta Tabacco 013.

 


Se avete aggiornamenti o altre informazioni scrivete nei commenti in fondo alla pagina

Fotografie e Itinerario di Silvano Bertolini


Extra Track info aggiuntive traccia

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INDICAZIONI STRADALI
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