Difficoltà Tecnica
?  
  Difficoltà Fisica
Pendenza max:
 
  Dislivello
Lunghezza
 
  Coef. Totale
57%
 
 

Preparazione fisica: 81.1 %

 
Area: Collina Prov: UD  AR  Medio Difficile
  Tratti Esposti: SI
 Lunghezza: 11.8 Km  Temp. Calcolato: 6:55 h
 Dislivello: 1406 m  Vel. Calcolata: 1.7 Km/h
 Salita: 1517 m  Alt. massima: 2774 m
 Discesa: 1517 m  Alt. minima: 1368 m

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   24 settembre 2016. Oggi monte Coglians, la cima più alta del Friuli (2780 metri)

Giunti a Forni Avoltri, in centro paese, si seguono le indicazioni per Collina, superato i paesi di Frassenetto, Sigiletto e la stessa Collina si continua fino al termine della strada asfaltata dove sorge il rifugio Tolazzi (1350 metri - coordinate GPS 46.591910, 12.867723), grande parcheggio.

Come l'anello dei tre rifugi anche la salita sul monte Coglians inizia dal parcheggio del rifugio Tolazzi, questa cima la salgo per la quarta volta, è sempre un'emozione, tre volte sono partito da qui e una volta, io e un amico, siamo partiti dal passo di Montecroce carnico.

Siamo entrati in Austria e abbiamo risalito la valle austriaca del Valentin fino alla forcella del Valentin-Torl, da li siamo saliti lungo la ferrata nord, bella tosta, e discesi per la normale fino al Marinelli e poi rientrati al passo, anello questo molto più lungo e impegnativo, 3 ore e mezza di cammino solo per risalire la valle austriaca, quella di oggi è molto più diretta.

Si inizia seguendo la strada sterrata fino al bivio che seguiremo a destra puntando al rifugio Marinelli, al primo tornante abbandoniamo la strada e seguiamo a destra il sentiero 143 che tornerà su di essa poco prima della malga Moraret (1682 metri), seguiamo la strada ancora per un breve tratto fino a quando ritroveremo il sentiero che seguiremo fino al rifugio Marinelli (2122 metri).

Volendo possiamo salire al rifugio anche seguendo sempre la strada, richiede più tempo ma è più tranquilla. Dopo un buon caffè in rifugio si riprende il cammino, ancora lungo, risalendo il Pic Chiadin e raggiungendo la forcella Monumenz (2307 metri), si prosegue, lasciando a destra il sentiero per la cima di Mezzo, lungo una cengetta malagevole e si giunge quindi al vallone del Ploto.

Ci si innesta sul sentiero che giunge da sinistra e si inizia a risalire faticosamente il ghiaione, interrotto a tratti da attraversamenti su macerati e placche rocciose. Arrivati quasi al termine del canalone che chiude il vallone, si piega a sinistra e si inizia a salire lungo gradoni rocciosi e detriti fino agli ultimi sfasciumi che ci conducono finalmente in vetta, siamo sul tetto del Friuli, l'emozione ci coglie e mi coglie come fosse la prima volta.

Come bambini andiamo, a turno, a suonare la campana, d'altronde è quella più alta che puoi suonare in Friuli, il panorama è eccezionale a dir poco, anche se oggi è limpido solo verso nord, pazienza, una buona scusa per ritornarci ancora. Dopo la sosta d'obbligo per le foto, per guardare il mondo attorno e sotto di noi e per mangiare qualcosa, si inizia la lunga discesa, seguiremo lo stesso tragitto dell'andata e faremo una meritata sosta al Marinelli anche per un ultimo sguardo al Coglians e per non lasciare subito questi posti stupendi delle nostre montagne.

Itinerario lungo e faticoso dopo il Marinelli, dov'è classificato EE, si consiglia di affrontarlo se ben preparati fisicamente, se abituati a questo tipo di terreno e in condizioni di tempo stabile. Sentieri CAI 143 - carta Tabacco 09.


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Fotografie e Itinerario di Silvano Bertolini


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INDICAZIONI STRADALI
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