Difficoltà Tecnica
?  
  Difficoltà Fisica
Pendenza max:
 
  Dislivello
Lunghezza
 
  Coef. Totale
42%
 
 

Preparazione fisica: 49.2 %

 
Area: Resia Prov: UD  AR+anello  Media
 
 Lunghezza: 9.1 Km  Temp. Calcolato: 3:55 h
 Dislivello: 591 m  Vel. Calcolata: 2.4 Km/h
 Salita: 743 m  Alt. massima: 1101 m
 Discesa: 743 m  Alt. minima: 510 m

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Autore: Delia Gori

Venerdì 13....per diverse persone sarebbe una giornata sfortunata, ma per noi oggi è stata una giornata allegra e fortunata visto che abbiamo visitato un posto nuovo e molto bello, ove regna il silenzio: si tratta del Sentiero di Matteo a Stolvizza di Resia.

Il sentiero è stato dedicato da parte dell'associazione Vivi Stolvizza al giovane goriziano Matteo Mazzoni che, nell’estate del 2008, perse la vita sulle pareti del Monte Canin.

Lasciamo l'auto presso il parcheggio sito proprio al termine della strada della frazione di Ladina.

Iniziamo il percorso che è opportunamente segnalato dai cartelli e si volge lo sguardo al monte Canin che purtroppo oggi si scorge appena a causa della giornata piuttosto grigia.

Il primo tratto del sentiero inizia subito con una discesa in cui va prestata un pochina di attenzione poiché resa scivolosa dalle foglie e dai sassi bagnati,si scende accompagnati dal rumore piacevole dell'acqua che scorre e dopo un paio di tornanti in discesa si inizia a scorgere l'acqua cristallina del torrente Resia.

Il torrente scorre in mezzo a pareti rocciose alte e lo costeggiamo per un buon tratto, ma la tentazione di immergere le mani in quell'acqua verde trasparente è grande: fresca sensazione piacevole!

Proseguiamo e raggiungiamo un piccolo e particolare ponte sul Rio Sart,continua il percorso salendo abbastanza ripidamente con un sentiero stretto che ci porta ai primi stavoli che sono quelli di Sartnaraven che erano abitati, un tempo,per tutto il tempo dell'anno.

Il bosco è una meraviglia dai colori che vanno in gradazione dal giallo al marrone, diverse specie di funghi sono ancora visibili anche se lo strato di fogliame è abbastanza spesso.

Giungiamo ad una vecchia fornace e proseguiamo ancora per lo stesso sentiero seguendo le indicazioni sempre presenti 'Sentiero di Matteo ' superato il solco della piccola cascata del Rio Perodo e dopo una ulteriore salita e un tratto meno ripido arriviamo ad incrociare la strada forestale che proviene dalla frazione di Coritis.

Continuiamo il cammino tenendoci verso la sinistra e percorriamo la strada che è a tratti cementata ed a tratti sterrata e che sale a tornanti larghi tra un bosco di faggi incantevole.

Continuiamo andando verso il canalone del rio Ronc. Troviamo le indicazioni sentiero CAI 657 sulla nostra sinistra e lo seguiamo per un certo tratto per alternare la salita tra strada e sentieri, così giungiamo rapidamente ad una spianata leggermente inclinata: si tratta del luogo chiamato Pucciualza.

Possiamo continuare per il sentiero 657 oppure per la strada, ma noi continuiamo per il sentiero anche se ripido e si perviene al termine della strada forestale : siamo arrivati nel punto più alto (1078mt) che è Tanaromi. Uno stavolo ristrutturato bellissimo, molto curato, e con alberi frutto attorno.

Si decide a questo punto, avendo a disposizione anche una bella tavola, di fare la sosta pranzo, di fronte a noi c'è il monte Sart e più in là, nascosto ancora un pochino dalle nuvole, il Canin e un pallido sole fa capolino!!!

Dopo aver pranzato e girato attorno per le curiosità e foto di rito, riprendiamo il cammino e seguendo il sentiero Cai 634 diamo inizio al ritorno alla base, il sentiero, sempre accompagnato anche dai cartelli di indicazione della associazione Vivi Stolvizza, scende a tornanti continui tra faggi e pini.

Il percorso è abbastanza agevole anche se strettino e cosparso di piccole pigne e un abbondante strato di foglie multicolore e gli scarponi affondano morbidamente, molte sono anche le piante di ginepro, eriche, rododendri e ciclamini ovunque.

Ogni tanto ci fermiamo per scattare una foto ed il mio sguardo è salito spesso al cielo per scorgere qualche piccolo e timido raggio di sole e per guardare gli alberi di una altezza indefinibile .....alti, alti ed io meno di una formica al loro confronto. Sono stupendi!!

Scendiamo raccogliendo qua e là qualche pigna ed un po' di muschio per le nostre confezioni natalizie e giungiamo alla radura di Colc dove ci sono un paio di abitazioni e dei ruderi di vecchie case.

La discesa prosegue sempre attraverso il bosco in piccoli tornanti e successivamente sulla cresta di un canalone, ma ben presto giungiamo ad una piccola cappella che si trova quasi in corrispondenza del bivio incrociato nel tragitto dell'andata.

Teniamo la nostra destra ripassando davanti agli stavoli Sartnaraven e ripercorriamo l'ultimo tratto corrispondente al percorso dell'andata.

Giungiamo alle auto leggermente stanchi,ma contenti e veniamo accolti con tanta ospitalità e gentilezza dal presidente della associazione Vivi Stolvizza e vicesindaco - Sig. Giuliano Fiorini e da alcuni suoi collaboratori.

Una festa!!!!! Non si può dire di no ad un bicchiere di ribolla, un caffè, un dolcetto, una chiacchiera assieme ed alla promessa di ritornare presto a Stolvizza per un altro percorso: Pustigost e sentiero della memoria.

Una splendida realtà l'associazione Vivi Stolvizza, gente unita e che si da molti da fare per mantenere viva la zona, creare eventi ,ma soprattutto tenere in ordine e pulita la località ,meta di numerosi visitatori per i percorsi predisposti che sono ben 9:

Ta Lipa Pot percorso corto, Ta Lipa Pot percorso lungo, Stolvizza facile, Ta Na Rado, Pustigost sulle tracce del passato, Vertical Kilometer, Sentiero di Matteo percorso tradizionale, Sentiero di Matteo percorso alternativo, P4 della grande guerra.

Sentieri Cai 634 e 657 Km 11 Dislivello 700 metri Tempo di percorrenza senza soste ore 3.30/4 Difficoltà: Media.


Se avete aggiornamenti o altre informazioni scrivete nei commenti in fondo alla pagina

Fotografie e Itinerario di Delia Gori


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