Difficoltà Tecnica
?  
  Difficoltà Fisica
Pendenza max:
 
  Dislivello
Lunghezza
 
  Coef. Totale
44%
 
 

Preparazione fisica: 74.69 %

 
Area: Lischiazze (stavoli Gnivizza) Prov: UD  AR  Media
 
 Lunghezza: 16.2 Km  Temp. Calcolato: 6:25 h
 Dislivello: 540 m  Vel. Calcolata: 2.5 Km/h
 Salita: 1144 m  Alt. massima: 1612 m
 Discesa: 1144 m  Alt. minima: 1072 m

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09-05-2020 - Traversata monti Nische, Stregone, Chila, Urazza, Senovik e Banera dalla val di Resia

Raggiunto la località di Resiutta, seguiamo la strada che si inoltra in val di Resia e seguiamo le indicazioni per sella Carnizza. Una volta raggiunta la sella, la superiamo di poco e facciamo attenzione al sentiero che si stacca, a sinistra, subito dopo le case di stavoli Gnivizza. Comodo parcheggio di fronte (1075 metri - coordinate GPS 46.335750, 13.328342).

La nostra traversata inizia lungo il sentiero di fronte al parcheggio, numero CAI 731, e, ogni qualvolta troveremo cartelli indicatori, seguiremo sempre le indicazioni per il monte Guarda. Il primo tratto è un po’ malagevole, ma poco più in alto diventa una mulattiera che, per tornanti ci conduce, in breve, ai ruderi di casera Nische (1350 metri). Sulla dorsale di questo gruppo di monti, si prosegue verso destra, lungo un saliscendi e si passa pochi metri sotto la prima cima, quella del Nische (1454 metri), che raggiungiamo in breve su balze erbose.

Ritornati sulla mulattiera, continuiamo verso il monte Stregone (1470 metri), mentre un cerbiatto esce dal bosco e scende velocemente lungo il ripido pendio erboso fermandosi poi a guardarci come volesse dirci qualcosa. Anche qui si passa ben sotto la cima, ma noi la raggiungiamo inventandoci la salita e la conseguente discesa, tra l’altro molto ripide. Per fortuna i grossi ciuffi d’erba ci fanno da gradini.

Ripresa la mulattiera, si punta ora al monte Chila. Si scende di un centinaio di metri dove un passaggio franato merita attenzione. Il sentiero alterna tratti liberi da vegetazione con buon panorama e il gruppo del Canin sempre bene in vista, a faggete con alberi contorti alla base.

In breve raggiungiamo i ruderi di casera Chila. Da lì una traccia, segnata con ometti di pietre, ci conduce in cima dove ci sono ancora i resti di trincee (1419 metri). Ritornati sui nostri passi, si prosegue ancora, e, dopo un tratto in falsopiano, si inizia a salire decisamente, per tornantini, fino alla bellissima dorsale del monte Urazza (1522 metri). Da li vediamo le nostre prossime mete quindi proseguiamo ancora.

Ora la mulattiera sale lungo il fianco della prossima cima. Intravediamo una traccia che invece segue la dorsale. Volendo fare tutte le cime, seguiamo quest’ultima e raggiungiamo così la vetta del monte Senovik (1602 metri). Ancora qualche saliscendi ed ecco, finalmente, la nostra meta finale, il monte Banera (1615 metri). Splendida vista sul gruppo del Canin da un lato, e sulle prime cime dei Musi, dall'altro lato, a sud. Breve sosta, poi si riparte per rientrare.

Per il ritorno, visto che abbiamo fatto tutte le sei cime all’andata, seguiamo la mulattiera così ci godiamo un po’ di più il panorama e le belle fioriture, specialmente di orchidee. La sosta pranzo la facciamo sulla dorsale del monte Urazza in mezzo ai crochi, da poco liberatisi dalla neve. Ci godiamo ogni momento possibile; da troppo tempo non tornavamo sui nostri amati monti, ma arriva sempre il momento di rientrare. Ripercorriamo a ritroso la mulattiera mentre si alza un vento abbastanza forte che ci accompagnerà d’ora in poi.

Raggiunta casera Nische, non ci rimane che fare l’ultima discesa fino al parcheggio che raggiungiamo in una ventina di minuti, concludendo così una traversata straordinaria. Di per sé la traversata non presenta problemi di sorta, la definirei escursionistica, mentre, se si vuol raggiungere tutte le cime, come abbiamo fatto noi, allora diventa EE. Si può accorciare o allungare ancora secondo le proprie capacità o fare una traversata fino a casera Coot, ma in questo caso servono due auto.

In tutto il percorso non è possibile rifornirsi d’acqua, portare una scorta adeguata. Sentiero CAI 731 - carta Tabacco 027.

 


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Fotografie e Itinerario di Silvano Bertolini


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INDICAZIONI STRADALI
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