Difficoltà Tecnica
?  
  Difficoltà Fisica
Pendenza max:
 
  Dislivello
Lunghezza
 
  Coef. Totale
63%
 
 

Preparazione fisica: 68.28 %

 
Area: Rivalpo Prov: UD  AR  Medio Difficile
 
 Lunghezza: 14.1 Km  Temp. Calcolato: 5:25 h
 Dislivello: 1028 m  Vel. Calcolata: 2.6 Km/h
 Salita: 1068 m  Alt. massima: 1954 m
 Discesa: 1068 m  Alt. minima: 926 m

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Un escursione lunga che da soddisfazione il Tersadia è una cima abbastanza classica, questo itinerario può essere considerevolmente accorciato parcheggiando in Casera Valmedan Alta.

Da Tolmezzo seguiamo la valle del But, passiamo il ponte di Cedarchis e seguiamo a sinistra verso Arta Terme; subito troviamo un ampio curvone a destra alla fine del quale (prima del ponte che porta a Zuglio) troviamo strettamente a destra la vecchia strada per Paularo SP40. Seguire la strada SP40 fino a località Rosa dei Venti, poi girare a sinistra.

La strada comincia subito a salire, giunti alla frazione di Valle possiamo prendere strettamente a destra e la strada ci porta alla Chiesa di San Martino, se andiamo a sinistra quando siamo arrivati a Rivalpo giriamo a destra per giungere sempre alla Chiesa.

Per coloro che non vogliono allungare troppo l'escursione è possibile parcheggiare l'auto più avanti o fare il percorso breve parcheggiando l'auto in Casera Valmedan.

Parcheggiamo nei pressi della Chiesa stessa dietro alla quale inizia la nostra escursione. Dopo qualche centinaio di metri sulla destra troviamo un campetto di calcio e prima di esso l'imbocco di un sentiero, per la verità poco visibile, noi  proseguiamo sulla strada.

La strada è sempre asfaltata e dopo qualche km comincia a salire con pendenza costante ed entra nel bosco, esiste un sentiero che taglia i tornanti ma che abbiamo scelto di fare al ritorno in discesa perché la pendenza si farebbe sentire.  

Dopo i primi tornanti troviamo Malga Albareit di sotto a circa 1200 m di altitudine e salendo ancora troveremo la Malga Valmedan di sotto a 1365 m; entrambe purtroppo sembrano abbandonate e non ci resta che proseguire, la strada, il bosco e i prati che si alternano sono davvero spettacolari e ben tenuti.

Dovunque abbiamo trovato una moltitudine di ciclamini, una quantità davvero incredibile con colori da tenui a molto forti anche a distanza di poche decine di centimetri. L'abbiamo ribattezzata la strada dei ciclamini; questa mia descrizione non serve per invitare nessuno a raccoglierli e mi auguro di ritrovarli tutti al loro posto quando ci tornerò. 

Salendo abbiamo incontrato anche dei simpaticissimi asinelli allo stato quasi brado, uno solo di essi quando ci ha visti è venuto incontro mentre gli altri si sono subito messi a distanza di sicurezza nel bosco sottostante, erano circa una decina con 3 o quattro piccoli.

La strada comunque continua a salire fino a portarci alla Casera Valmedan a 1566 m; qui ci siamo fermati a scambiare quattro chiacchiere prima di prendere il sentiero 409 per salire sul monte Tersadia.

Nella casera vengono prodotti formaggi e si può gustare un ottima birra prodotta dall’azienda che produce anche il luppolo con cui viene fatta la birra, inoltre c’è la possibilità anche di gustare la loro cucina.

Dalla casera parte il sentiero 409  che comincia subito a salire ma le pendenze non sono mai troppo intense. Conviene approfittare delle ore in cui il sole è meno caldo in quanto dopo la prima parte gli alberi vengono meno e il sentiero comincia a zizzagare senza zone di ombra.

Incontriamo le caprette sul pascolo scosceso e subito si prende quota e la casera diventa sempre più piccola. A 1740 m di altitudine giunti a quello che sembra uno scollinamento al bivio lasciamo il 409 tenendo la destra e siamo quasi in piano  per poi fare una piccola discesa immersi nelle vegetazione e ci inoltriamo in mezzo al pino mugo.

Il sentiero poco dopo comincia a risalire ci sarà un altro piccolo tratto piano dal quale si vede il chiaramente il Tersadia che sembra lontano, invece da li a poco lo si raggiunge. Ancora un piccola salita e siamo arrivati alla splendida statua della Madonna e alla croce, per la cima manca ancora un piccolissimo sforzo, si sale ancora per un centinaio di metri senza particolare sforzo e siamo in vetta.

Il panorama è fantastico a 360° vi sono anche due leggii informativi che danno la direzione e il nome delle cime circostanti. Godersi il panorama e la pace di ogni vetta è davvero impagabile ricompensa di ogni singolo sforzo fatto.

Il ritorno è come l'andata fino a Casera Valmedan;  poi abbiamo preferito accorciare le distanze prendendo il sentiero che taglia i tornanti. Bisogna porre attenzione: al momento della nostra escursione il sentiero sia in entrata che in uscita appare sassoso e sconnesso, mentre nella parte centrale è agevole anche se la pendenza è un pò oltre la media ma non impossibile.

Anche verso la fine abbiamo optato per l'alternativa alla strada  scegliendo il sentiero nel bosco che sbuca proprio in prossimità del campetto di calcio ed è un sentiero segnalato da frecce gialle immerso nel bosco e ben visibile. Giunti al campetto di calcio giriamo a sinistra e da li a poco siamo di nuovo al parcheggio dell'auto. Come detto il percorso può essere accorciato di molto a seconda del proprio stato di forma.

Buona escursione a tutti.  


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Fotografie e Itinerario di Gianni Giacometti


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INDICAZIONI STRADALI
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un commento

  • 12-06-2021 - Siamo saliti sul Tersadia come da descrizione, solo che abbiamo parcheggiato un paio di Km. dopo la chiesa, poco prima del divieto di transito, si risparmiano un centinaio di metri di dislivello, la stretta rotabile non è in buone condizioni, da evitare assolutamente con auto troppo basse sotto. C'è uno spiazzo dove ci stanno 4/5 auto, per il resto la salita rispecchia fedelmente la descrizione, il sentiero è in buone condizioni, solo un piccolo franamento su un tornante, poco prima dell'incrocio con il sentiero che sale da Ligosullo, richiede un po' di attenzione. Molto bello il tratto di salita lungo la mulattiera della grande guerra, dopo malga Valmedan alta, la malga fa servizio di agriturismo nel periodo estivo, adesso non è ancora aperta e non si sa se e quando apre, visto il divieto di transito, fino alla malga possono salire solo i clienti della stessa. Grandioso il panorama dalla cima, essendo isolata si ha una buona visione a 360 gradi, salito più volte ci torno sempre volentieri

    Modificato il Mercoledì, 04 Gennaio 2023 13:18 by Gianni Giacometti.

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