04-02-2018 – Causa le forti nevicate dei giorni scorsi ed il conseguente rischio valanghe abbiamo preferito andare al mare….., quindi, anello della val Rosandra da Bagnoli (TS), su e giù per le cime carsiche.
Puntiamo verso Trieste e seguiamo la camionabile fino all’uscita di Padriciano-Basovizza che prendiamo, da li seguiamo prima le indicazioni per Basovizza e poi quelle per la val Rosandra, arrivando a Bagnoli dove parcheggiamo presso il centro visite (57 metri – coordinate GPS 45.61216, 13.858) comodo parcheggio.
Attraversiamo il torrente Rosandra e prendiamo il sentiero 46a verso destra che in salita ci conduce su una larga mulattiera che seguiamo a sinistra fino al bivio con un bel sentiero, sempre a sinistra, che prendiamo salendo per tornanti fino a quando ci immettiamo sul sentiero numero 1. Siamo sulle pendici del monte Carso e da qui in poi inizia lo stupendo panorama sul golfo di Trieste.
Seguiamo a sinistra il sentiero numero uno, fino al bivio per la cima del monte Carso, dove proseguiamo a destra, in salita, per tornanti, da qui in poi troviamo la prima neve, non tanta, 5-10 centimetri, ma lo spettacolo che ha creato è eccezionale. In breve siamo sulla cima (457 metri), il panorama verso il golfo è bellissimo, visitiamo i resti delle casermette che si trovano li e firmiamo il libro di vetta, fotografando i bellissimi giochi fatti dalla neve sul suolo.
Adesso scendiamo verso sella del monte Carso (379 metri) seguendo il sentiero numero 25 e quando questo inizia a scendere verso Bagnoli, facciamo attenzione ad un bivio dove, a destra, inizia il sentiero numero 13 per il cippo Comici (343 metri), che raggiungiamo dopo breve salita, una breve sosta per ammirare il panorama ma anche per portare un rispettoso saluto al grande alpinista Emilio Comici, al quale il cippo è dedicato.
Proseguiamo sempre lungo il 13, adesso in rapida discesa, ed in breve raggiungiamo la particolare chiesa di Santa Maria in Siaris (235 metri), scendiamo ancora ed in breve ci troviamo sul sentiero numero 1 che a destra ci conduce al bellissimo borgo di Bottazzo (200 metri), passando davanti ad una bellissima cascata alta 26 metri, breve deviazione per fotografarla meglio.
Giunti al paesino lo aggiriamo e prendiamo il sentiero a sinistra, che passa vicino alla storica trattoria Bottazzo, e, in rapida salita, ci porta sulla vecchia ferrovia che univa Trieste (San Giacomo) ad Erpelle (Slovenia), ora bellissima strada ciclo-pedonale (300 metri circa), la seguiamo a destra per alcune centinaia di metri e, in mezzo a due gallerie, troviamo la deviazione, a sinistra, per il monte Stena (442 metri).
Prendiamo la deviazione e ritorniamo a salire lungo un sentiero bellissimo che in breve ci porta su un panoramico altopiano, dove ritroviamo la neve, che il sentiero attraversa da est a ovest tenendosi vicino allo strapiombo sulla val Rosandra, spettacolo continuo. Nel punto più alto (442 metri) troviamo una croce di legno sostenuta da un mucchio di pietre, proseguendo facciamo attenzione ad un sentiero che si stacca, a circa 400 metri di quota, sulla sinistra ed inizia a scendere in diagonale.
Lo seguiamo fino ad una strada asfaltata che prendiamo a destra fino al sentiero numero 15 che si stacca sulla sinistra e che seguiamo, dopo poche decine di metri ci riporta sulla vecchia ferrovia, che attraversiamo e, seguendo sempre il numero 15, in rapida discesa, raggiungiamo il rifugio Premuda (82 metri, il più basso d’Italia), tra l’altro, da oggi chiuso per ferie fino al 4 marzo.
Da qui, lungo la strada di accesso al rifugio, i pochi minuti, ritorniamo al parcheggio di partenza. Anello bellissimo, in un ambiente selvaggio e che regala scorci di alta montagna a poche centinaia di metri di quota, il tratto di sentiero vicino al cippo Comici è tutto in roccia, sembra di essere a 2000 metri, la molteplicità dei sentieri dà la possibilità di variare i percorsi secondo le proprie esigenze. Sentieri locali 46a, 1, 25, 13, 15 - tratto della vecchia ferrovia, ora pista ciclabile e pedonabile, sentieri senza numerazione.