Difficoltà Tecnica
?  
  Difficoltà Fisica
Pendenza max:
 
  Dislivello
Lunghezza
 
  Coef. Totale
25%
 
 

Preparazione fisica: 29.89 %

 
Area: Pozzecco di Bertiolo Prov: UD  AR+anello  Facile
 
 Lunghezza: 12.7 Km  Temp. Calcolato: 3:30 h
 Dislivello: 13 m  Vel. Calcolata: 3.6 Km/h
 Salita: 29 m  Alt. massima: 44 m
 Discesa: 29 m  Alt. minima: 31 m

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Percorso a doppio anello a Pozzecco di Bertiolo, in mezzo alla campagna, passando dove una volta nasceva un ramo del fiume Stella – 17-03-2024

L’escursione di oggi l’abbiamo fatta in quel di Pozzecco, paesino del comune di Bertiolo, dove lo scrivente è nato ed ha passato quasi trentanni della propria vita. Si parcheggia comodamente in piazza Scuole, nei pressi dell’edifico della vecchia scuola, ora centro civico (coordinate GPS 45.958594, 13.089017). La nostra escursione inizia lungo la strada che si stacca a sinistra dell’edificio della ex scuola, denominata via Pocialis, si supera il campo sportivo dove la strada diventa sterrata, si procede ancora per circa 200 metri e si gira a sinistra.

Proseguiamo lungo questa via di campagna fino ad arrivare dietro il cimitero del paese, qui ci teniamo a sinistra ed in breve usciamo sulla strada asfaltata che da Pozzecco va a Villacaccia. La attraversiamo e proseguiamo dall’altra parte, sempre su comoda strada sterrata, questa la percorriamo fino a quando arriviamo ad un quadrivio, noi svoltiamo a destra e continuiamo sempre dritti fino a quando incrociamo un’altra strada bianca che seguiamo a sinistra. Fatti circa 250 metri, facciamo una deviazione a destra che ci porta in breve nel punto dove passa la roggia “canale San Vito”, posto che merita di essere visto.

Ritornati sui nostri passi proseguiamo oltre, al bivio che troviamo ci teniamo a destra, quando siamo in vista della zona artigianale di Bertiolo, facciamo attenzione a girare a sinistra e dopo un centinaio di metri si va ancora a sinistra. Ora il nostro percorso passa in mezzo ai vigneti, molto presenti a Bertiolo, noi proseguiamo dritti fino a ritornare al quadrivio precedente, ora qui andiamo a destra e proseguiamo fino ad arrivare a pochi metri dalla strada statale “Napoleonica”. Qui giriamo decisamente a sinistra, quasi a tornare indietro, e seguiamo quest’altra strada di campagna che passa davanti a quello che era il vecchio lazzaretto, ora ristrutturato a regola d’arte ed adibito ad abitazione.

Questa strada ci riporta in paese, nell’ultimo tratto, al bivio, andiamo a sinistra ed in breve siamo sulla strada principale, nei pressi delle ultime case. Proseguiamo a destra, per un breve tratto, lungo la strada asfaltata, quando arriviamo nei pressi dell’ultima casa alla nostra destra, prendiamo la stradina campestre che si stacca a sinistra, denominata “vie Mulin Piçul”, la seguiamo fino a quando termina sulla strada “via delle Vigne”. Se vogliamo chiudere qui il nostro giro, risparmiando 3 Km., ci basta girare a sinistra ed in breve ritorniamo sulla piazza di partenza, mentre se vogliamo completare il percorso, allora dobbiamo andare a destra come abbiamo fatto noi.  

Si prosegue sempre lungo la strada principale ed in breve ci troviamo a dover attraversare la provinciale Udine-Portogruaro, SP95, facciamo molta attenzione, qui corrono parecchio. Appena oltrepassata la provinciale seguiamo a destra la stradina che costeggia l’asfalto per un centinaio di metri, poi giriamo decisamente a sinistra ed entriamo in quello che una volta era una parte della fascia delle risorgive. Su questa strada, in primavera specialmente, l’acqua usciva dal sottosuolo ed andava a riempire i fossi coprendo spesso anche la strada stessa con alcune decine di centimetri, acqua che poi confluiva nel fiume Stella, essendo questa una delle sue sorgenti.

Continuando lungo questa strada si arriva a lambire la statale napoleonica, nei pressi dell’incrocio con la provinciala SP95, qui, proprio nell’angolo tra le due strade, merita una visita quello che è rimasto della fascia delle risorgive, alcuni terreni lasciati a boschetto o a prato. Per raggiungerli, una volta arrivati a pochi metri dalla napoleonica, si gira a destra e si percorre per un centinaio di metri, una stradina che ci porta proprio in mezzo a quello che è rimasto di un mondo straordinario. Qui c’erano laghetti, acquitrini, rii e quant’altro, pieni di pesci, rettili, anfibi, uccelli e animali vari, ora purtroppo non c’è più niente.

Anche la strada che collega Pozzecco a Flambro, a circa 500 metri da casa mia, si copriva d’acqua di risorgiva, ero bambino quando andavo con mio padre a Flambro dal mugnaio, con il carretto trainato dall’asino, per poter superare l’acqua, mio papà si metteva gli stivali lunghi tutta la gamba e accompagnava l’asino in mezzo all’acqua, noi bambini invece stavamo in piedi sul carretto, quanti ricordi.

Per il nostro rientro  si percorre a ritroso l’ultimo tratto e una volta ritornati in via delle Vigne si prosegue in mezzo alle case per pochi minuti fino a ritornare direttamente sulla piazza dove abbiamo parcheggiato. Anello tranquillo in mezzo alla campagna, nessuna difficoltà oggettiva o di orientamento, logicamente ha per me un valore speciale, per qualche ora sono ritornato indietro nel tempo di parecchi anni, anche se solo con la mente.


Se avete aggiornamenti o altre informazioni scrivete nei commenti in fondo alla pagina

Fotografie e Itinerario di Silvano Bertolini


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