Il bellissimo Rifugio Elio Franz, è un ricovero/bivacco sempre aperto, di cui noi ci prendiamo cura dal 2018, è incantevole, lo definisco da favola, dopo le ultime opere di sboscamento la visuale di estende fino alla catena del Coglians.
Si raggiunge dalla località Tugliezzo (Venzone) per mezzo del Sentiero CAI 701, una salita intensa di circa 2.6 Km e un dislivello di 500m. Lo raggiungiamo in circa 2h affrontati con la neve Da Tugliezzo a Rifugio Elio Franz Via Sentiero, in condizioni normali il tempo si riduce a 1h -1:30 h.
In alternativa, e in modo agevole, il rifugio si può raggiungere anche per mezzo della pista forestale. Da Tugliezzo a Rifugio Elio Franz via Pista Forestale (anch'essa cjaspolabile). La salita è decisamente più dolce, distribuisce i 500m di dislivello in circa 4,6 km, per questo è adatta assolutamente a tutti.
Arrivando da sentiero o da pista forestale, non risulta visibile fino a quando non siamo proprio nelle vicinanze, appare tutto d'un tratto, nella confortante e calda livrea marrone. A parte lo zoccolo in muratura, tutto il resto è in legno, con belle travi robuste che denotano solidità.
Fino a pochi anni fa era incastonato tra faggi e conifere e il panorama era praticamente assente. Ora, le opere di sboscamento (per motivi di sicurezza) e per gli schianti causati da numerosi episodi di forte maltempo, il panorama spazia dal versante est dell'Amariana a tutta la catena del Crostis e, in fondo, del Coglians.
E' un posto davvero carino e suggestivo con la sua piccola finestrella in alto e la panchina fatta con un tronco posta a fianco della porta. Sempre all'esterno, sul lato sinistro, c'è un bel tavolone con panchine, molto utile nel periodo estivo.
Il fatto che sia costruito in legno e che sia raggiungibile senza troppe difficoltà, lo rende, a nostro avviso, adatto al pernottamento anche nel periodo invernale.
Noi abbiamo passato la notte con una temperatura esterna di quasi -10°C, bruciando ben poca legna. Considerando le esigue provviste e la presenza della neve, non potevamo rimpinzare le scorte (ora è dotata di fornita legnaia). Tra tutti i rifugi e casere frequentati fino ad ora, è stato quello più confortevole con una temperatura più che accettabile.
L'interno è composto da un unica stanza dove troviamo un grande tavolo con panche; di fronte a sinistra un armadietto in legno e un armadio in metallo. Sulla destra un armadio a tre ante con viveri, scorte e pentole. Due armadietti sono chiusi in quanto a disposizione esclusiva dei gestori (nonostante la scritta "Privato" più volte sono stati scassinati).
In questa stanza è possibile trovare praticamente tutto il necessario: olio, aceto, sale, zucchero, caffè ecc ecc.. Negli armadi in metallo tutte le altre cibarie (gli alimenti sono stati messi negli armadi metallici per non renderli accessibili agli animali). Tutte le cibarie sono a disposizione per le emergenze. E' opportuno portare le proprie cose, usare quelle presenti e lasciare quelle nuove.
Nell'armadietto in metallo troviamo inoltre al Libro degli ospiti, e altre cose utili come lo scottex, la carta igienica, pentole, taglieri e molto altro. Vi è anche una bella casseruola in alluminio e una pentola alta con scolapasta nella quale è possibile fare anche una pasta per tante persone.
Le pentole si trovano appese alla parete (sicuramente questo è un ottimo metodo per evitare che i ghiri o topolini possano depositare i loro escrementi).
Alcuni bicchieri e piatti in plastica, piatti normali, invece, sono nel mobile in legno assieme alle stoviglie e ai bicchieri come pure tazze da caffè e da colazione, dotazione di pentole molto buona.
Il piano superiore è un soppalco, raggiungibile con una scala a pioli in legno molto solida. E' davvero suggestivo con la sua finestrella, presente un comodino dove riporre le cose come occhiali e pila frontale mentre si va a dormire. Su una trave è stata installata anche una lampada per rendere più agevole ogni operazione.
Ci sono tre splendide brande della Ferrino. Le numerose coperte le troviamo salendo sulla sinistra appoggiate sul piano fuori dal soppalco, sono inserite in sacchi di plastica per evitare che i ghiri possano accedervi. Raccomandiamo di ravvolgerle bene in modo da evitare anche che i piccoli animaletti possano farvi il nido.
All'esterno come già detto sopra, un tavolo con panche poggiato su pavimentazione di sasso. Sul retro del rifugio troviamo la legnaia e un lavandino con cisterna per lavare stoviglie varie.
La legna viene recuperata attorno al rifugio. Per sopperire al rapido esaurimento delle scorte è possibile, quando la stagione e il tempo lo permettono, raccogliere la legna nelle vicinanze del rifugio e risparmiare quella presente nella legnaia. Sarebbe anche opportuno preparare un po' di legna con l'ausilio delle attrezzature disponibili (di norma si trovano dietro la porta di ingresso del rifugio).
Per l'approvvigionamento dell'acqua nella cisterna, facciamo affidamento alle piogge. Raccogliamo l'acqua dalle grondaie, perciò l'acqua non è potabile.
Un luogo essenziale che ci ha donato veramente un atmosfera unica che nella semplicità ci ha davvero conquistati.
In caso di problemi o mancanze e segnalazioni di ogni genere vi preghiamo di comunicarcelo.
ATTENZIONE : A causa del malfunzionamento della canna fumaria la stufa è inutilizzabile, il pernottamento e lo stazionamento nel rifugio è sconsigliato viste le rigide temperature del luogo.
L'Ente parco ha prontamente posizionato degli avvisi all'inizio del sentiero e sul rifugio. Questa situazione dovrebbe trovare soluzione nella primavera in occasione del rifacimento del tetto.
Nel periodo invernale consiglio vivamente di portarsi SEMPRE i ramponcini, anche se non pensiamo ci sia neve o ghiaccio in inverno nei versati a nord è facile trovare queste situazioni e possono diventare molto pericolose, anche un semplice infortunio può essere letale se non riusciamo ad essere soccorsi in tempi brevi.