Il Parco delle risorgive e le zone limitrofe fanno parte di quelle escursioni a volte snobbate ma molto interessanti goderecce e belle senza considerare Villa Manin.
Lasciare l'auto direttamente davanti all’ingresso del parco, a Codroipo in via Moraulis (stradina laterale di Via Circonvallazione sud, accesso tra negozio Termonova e centro commerciale; Se non ci fossero posti disponibili, nei posteggi del vicino centro commerciale; o riprendendo via circonvallazione sud, proseguendo per circa 100 mt verso est e lasciare l’auto nei posteggi a destra del campo di calcio o a sinistra della palestra di roccia, entrambi non a pagamento.
L’accesso al parco che ho scelto è quello che ho sempre utilizzato ma ce ne sono altri due, in questo anello li utilizziamo entrambi, uno in uscita e l’altro in entrata. Faremo l'anello del parco in senso antiorario, nella sua nuova veste che personalmente apprezzo in quanto permette di visitare le zone centrali, aree umide molto caratteristiche.
Dal parcheggio si parte prendendo la stradina di sassi che scende dritta verso sud, alla nostra destra i campi ed in lontananza la strada che da Codroipo scende verso il comune di Varmo, a sinistra una prima isola verde. Attualmente il parco è in manutenzione, sono stati abbattuti molti alberi pericolanti, prontamente sostituiti da nuovi e ci sono alcuni ponticelli chiusi per prossima manutenzione, nulla che ne impedisca un pieno accesso in sicurezza.
Lasciata alla nostra destra l’area giochi per bambini, al bivio si prosegue verso destra, dopo qualche centinaio di metri, una nuova staccionata ci invita a girare verso sinistra, passeggiando in una prima area interna del parco, su stretta stradina alla cui destra scorre acqua. L’ambiente è umido, con pazienza e silenzio, si possono scorgere anatre e germani reali tra i cespugli, mentre lungo tutto il percorso, alzando lo sguardo, si possono ammirare piccoli rapaci, ghiandaie ed altri piccoli abitanti del bosco, nella bella stagione le acque pullulano di libellule.
Al termine di questa deviazione si ritorna sulla strada principale del parco, ora bisogna fare attenzione: si prosegue verso sud per circa una decina di passi e poi si taglia subito a destra dopo il ponte su traccia erbosa ben visibile (punto A). Si prosegue verso ovest fino al prossimo ponticello che ci riporta dall’altra parte del parco, dove un’altra staccionata ci invita a proseguire a sinistra, verso sud.
Il percorso prosegue su stradina sterrata fino ad un bosco che a breve si riempirà di crocus, lo si oltrepassa per attraversare su un lungo ponticello un’area umida e palustre al termine della quale si riprende il percorso principale del parco, che ora curva a sinistra, ci troviamo adesso nella parte più meridionale del parco.
Dopo qualche minuto arriviamo in una piccola area attrezzata con panchine (una a dondolo), una piccola biblioteca, ed una xiloteca con le cortecce dei principali alberi del parco dove è possibile fermarsi all’ombra in riva al fiume. Si prosegue ora fino al punto in cui prima siamo usciti dal percorso su ponticelli per svoltare a sinistra su traccia erbosa (punto A), ora invece giriamo a destra, seguente le indicazioni riportate sul cartello “Via Mulini”.
Dopo un breve tratto, abbandoniamo il parco e raggiungiamo via Mulini che prenderemo verso destra. Via Mulini, si chiama così proprio per l’elevato numero di mulini presenti (sono 4) di cui solo uno ancora operativo (Mulino Zoratto). Lungo la strada cartelli esplicativi ci raccontano la storia dei mulini e del territorio. La strada, asfaltata tranne l'ultimo tratto (meno di un km) non è trafficata, ideale se si passeggia con bambini o cani al seguito.
Sulla destra si susseguono il mulino Zoratto (ancora attivo e noto per la battitura del baccalà) ed il mulino di Bosa (si può entrare ad ammirare la chiesetta ed il prospicente giardino). Giunti al termine della strada, lasciamo alla nostra destra l'ultimo mulino (ora casa privata) e prendiamo a sinistra il ponte sullo Stella, su Via Quarnic.
Si prosegue fino a Villa Manin su stradina di campo che costeggia un rigagnolo in cui spesso sono presenti i germani reali, lungo il percorso, guardando in alto è possibile ammirare tra i rami splendidi esemplari di rapaci. Giunti al parcheggio ovest della villa, chi vuole può visitare la villa con le eventuali mostre allestite ed il parco, noi invece abbiamo proseguito a sinistra fino al termine dei parcheggi.
Il ritorno si svolge su via dei Dogi, per una questione di sicurezza (non amo camminare sul ciglio della strada), abbiamo fatto un breve tratto della ciclopedonale che porta a Codroipo, per poi attraversare nuovamente la strada (fare attenzione alle auto) ed immetterci sui via dei Dogi, che, in linea retta ci riporta su via Mulini esattamente al punto in cui siamo usciti da parco. Nulla vieta di ritornare al punto di partenza proseguendo sulla ciclopedonale e poi seguendo le indicazioni per il parco delle risorgive (se ad esempio si volesse concludere la passeggiata passando per il centro di Codroipo).
Essendo per noi ormai sera e buio, abbiamo preferito concludere l'anello rimanendo su via dei mulini. Abbiamo girato a destra verso Codroipo, e prima dell'osteria di Polo abbiamo girato a sinistra (c'è una strada con indicato "Bosco di Cartolandia"). Si lascia a destra il campo di calcio e arrivati al parcheggio si riprende il parco per circa 200 mt mantenendo la destra e ritornando al punto di partenza.
Se invece è ancora giorno, è possibile rientrare nel parco e, ritornati sul percorso principale girare a destra ultimando l'anello (percorso consigliato). Note: Il parco come pure tutto l'anello, si possono affrontare in tutte stagioni, in estate evitare le ore più calde. Per l'anello vanno bene le scarpe da ginnastica, però fare attenzione in caso di pioggia ai tratti su erba che potrebbero risultare fangosi.
In primavera le fioriture dei prati interni al parco sono meravigliose. Il parco è frequentato dai cittadini di Codroipo e da turisti ma vista l'estensione, non è mai affollato. Ci sono panchine in cui sedersi in silenzio ascoltando il cinguettio degli uccelli (numerose le specie presenti) e per leggere un buon libro (presente nel parco una piccola biblioteca in cui è possibile lasciare il proprio libro in regalo). Il parco è solo pedonale, percorribile con normali passeggini ed in ampi tratti con carrozzina per disabili.
NB. per chi fosse in carrozzina, non è possibile fare l'intero anello in quanto alcuni ponti di legno non lo permettono, consiglio, passato il tratto iniziale, di proseguire dritti (a sinistra) si arriva tranquillamente fino al punto più meridionale del parco. Se non siete mai stati, consiglio di visitare a pochi km il museo delle carrozze di S.Martino.