Difficoltà Tecnica
?  
  Difficoltà Fisica
Pendenza max:
 
  Dislivello
Lunghezza
 
  Coef. Totale
42%
 
 

Preparazione fisica: 66.72 %

 
Area: Stolvizza Prov: UD  anello  Media
 
 Lunghezza: 11.3 Km  Temp. Calcolato: 5:35 h
 Dislivello: 1100 m  Vel. Calcolata: 2 Km/h
 Salita: 1130 m  Alt. massima: 1664 m
 Discesa: 1130 m  Alt. minima: 564 m

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21-06-2020 – Anello ricovero Igor Crasso da Stolvizza (Sentiero CAI 643 e sentieri locali – carta Tabacco 027)

Seguiamo la val Resia fino a Stolvizza, da dove parte il nostro itinerario, ci sono varie possibilità di parcheggio, noi abbiamo preferito farlo nel comodo parcheggio di via Indrinizza (564 metri – coordinate GPS 46.363227, 13.351967). Il nostro itinerario inizia lungo la via principale di Stolvizza, la strada che va verso Coritis per intenderci, la seguiamo fino al bivio con via Rastie, dove prendiamo a sinistra, proprio nei pressi della “Baita Alpina”, iniziamo a salire, prima lungo la strada, poi ci teniamo a sinistra su una strada secondaria in cemento, superate le ultime case questa diventa sterrata, continuiamo a seguirla fino alla sua fine a quota 729 metri dove diventa sentiero con numerazione CAI 643.

Continuiamo a salire e in breve troviamo un bivio dove, con breve deviazione, si possono visitare trincee della grande guerra per poi rincontrare il sentiero principale, cosa che facciamo, saliamo ancora e, a quota 820 metri circa, usciamo dal bosco nei pressi degli stavoli Tuurse. Si rientra nel bosco e si continua a salire, troveremo più volte dei sentieri verso sinistra, dobbiamo sempre proseguire dritti, nella successiva radura troviamo altri stavoli, siamo in località Lommig, a circa 1200 metri di quota, pian piano il bosco si va diradando, mai visti tanti maggiociondoli in fiore come durante questa salita, uno spettacolo.

A quota 1490 metri circa, troviamo un incrocio di sentieri, a sinistra le indicazioni ci dicono “Pusti Gost”, sarà la nostra via di ritorno, poco più avanti altro bivio a sinistra, da li scenderemo dal ricovero Igor Crasso, ora, per raggiungerlo, dobbiamo andare ancora su dritti. Inizia qui un tratto bellissimo, il sentiero si inerpica tramite tornanti verso sella Buia, dove si trova la nostra meta, qui l’erosione ha creato pinnacoli e ha inciso rocce nelle forme più svariate, ai lati del sentiero decine di fioriture diverse ci accompagnano in questi ultimi metri, veramente uno spettacolo da lasciarci gli occhi.

In mezzo a questo paradiso raggiungiamo la nostra meta, il ricovero Igor Crasso a quota 1654 metri, una costruzione ristrutturata di recente, molto bella e grande, completa, all’interno, di tavoli, cucina, letti e tutto quello che può servire per passarci la notte, eccezionali le fioriture di Nontiscordardime. A sinistra un cimotto di pochi metri più alto ci invita a salire per avere un pulpito panoramico privilegiato da dove poter scattare foto e video, posto stupendo con buon panorama sulla val Resia, sulla valle Raccolana  e sulle cime vicine, la sosta qui è d’obbligo, è un vero paradiso.

Per il ritorno vogliamo chiudere un anello, quindi, dopo il primo tornante, ci teniamo a destra lungo una visibile e larga mulattiera della grande guerra che prosegue in cresta e, dopo un breve passaggio franato che merita attenzione e che si può evitare baipassandolo camminando più in alto, inizia decisamente a scendere, a quota 1570 metri circa, una breve deviazione ci porta sulla cima del Picco Peloso (1582 metri), punto panoramicissimo perché a strapiombo sulla val Resia.

Ritornati sui nostri passi si continua a scendere lungo un traverso fino a rincontrare il sentiero 643 nel crocevia di quota 1490 metri, qui ci teniamo a destra e seguiamo le indicazioni per il Pusti Gost, il sentiero scende ripido per tornanti con brevi traversi, una volta rientrati nella faggeta, una ripida discesa ci conduce nell’oasi di pace prativa dell’altopiano disseminato di stavoli ristrutturati a regola d’arte. Un altro traverso nella faggeta e si esce ancora in mezzo ad altre costruzioni, qui per scendere ci sono due possibilità, a sinistra riprendendo il sentiero di salita o dritti lungo il ripido tracciato da dove salgono i runner del  Vertical Kilometer, gara di corsa in montagna tipica di Stolvizza, noi optiamo per la seconda ipotesi cosi completiamo l’anello.

Il punto di attacco del sentiero è nei pressi di un ancona votiva con campana, li si inizia la lunga discesa in mezzo al bosco tramite ripidi tornantini che ci portano in breve a quota 920 metri dove si attraversa il torrente Lomming su ponticello di legno e ci si congiunge al sentiero che collega questo a quello di salita, lo seguiamo a destra e continuiamo a scendere rapidamente. Finalmente siamo in vista delle prime case e della strada più alta del paese che seguita a destra ci riporta al parcheggio.

Bellissimo anello, il punto dove si trova il ricovero Igor Crasso è veramente spettacolare, si può fare indifferentemente nei due sensi, ma in caso di bagnato è preferibile in senso orario, noi lo abbiamo fatto in senso antiorario, molte le possibilità di rifornirsi d'acqua sia all'andata che al ritorno, un'altro itinerario in zona, più corto sia come dislivello lo trovate su questo sito al seguente link: https://camminateinfriuli.altervista.org/itinerari-ud/233-anello-del-pusti-gost.html - Sviluppo totale 11,2 Km. - Dislivello totale 1225 metri – Tempo di percorrenza, escluse tutte le soste 4 ore e 40 minuti – Quota minima 564 metri, massima 1664


Se avete aggiornamenti o altre informazioni scrivete nei commenti in fondo alla pagina

Fotografie e Itinerario di Silvano Bertolini


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un commento

  • Ripercorso ieri 24-8-2024 questo bell'anello, in senso antiorario come proposto.Il percorso di salita è ottimamente segnato e, se non fosse per lunghezza e dislivello, turistico.Il rientro, è un po' più "selvatico" e ripido. Bisogna prestare attenzione al bivio per scendere alle case Strilla (dall'alto si vedono bene), il sentiero con segnavia continua diritto mentre si deve individuare e prendere una traccia a sinistra ripidissima senza segnavia (sulla mappa è segnato anche un percorso continuando dritto, ma non l'ho fatto).Molto belle le cascatelle nei pressi per ponticello sul torrente Lomming.Non ho trovato nessuna possibilità di rifornimento acqua ne in salita ne in discesa (tranne alle cascatelle praticamente all'arrivo all'auto).

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