Difficoltà Tecnica
?  
  Difficoltà Fisica
Pendenza max:
 
  Dislivello
Lunghezza
 
  Coef. Totale
45%
 
 

Preparazione fisica: 51.54 %

 
Area: Cornino Prov: UD  anello  Media
 
 Lunghezza: 12.1 Km  Temp. Calcolato: 4:30 h
 Dislivello: 631 m  Vel. Calcolata: 2.7 Km/h
 Salita: 701 m  Alt. massima: 785 m
 Discesa: 701 m  Alt. minima: 154 m

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Questo anello intenso ma gratificante parte da Cornino e ci porta sul monte Prat e successivamente al bivacco Tamars, in giornate limpide offre una spettacolare panoramica sul tagliamento.

Arrivare a Cornino dal versante pordenonese come riferimento abbiamo Pinzano al Tagliamento che ci porta a Flagogna e successivamente a Cornino oppure da Clauzetto-Vito d’Asio passando per Forgaria per giungere a Cornino.

Per chi viene dal versante Udinese come riferimento abbiamo Osoppo poi Trasaghis passato il quale prendiamo direzione Peonis, questo tratto raccoglie anche le direzioni provenienti dalla Carnia che giungono dal lago di Cavazzo, passato Peonis la strada costeggiando il tagliamento ci porta a Cornino.

Un'altra via comoda per chi proviene dal sud è quella di San Daniele-Majano e strada provinciale SP84 costeggiando il fiume Ledra poi attraversa il ponte sul tagliamento (ponte di Cimano) e giunge a Cornino passando per i laghetti del Pakar.

Parcheggiamo l’auto di fronte al Ristorante ai Glicini situato proprio sull’incrocio delle vie prima menzionate, la nostra escursione parte da qui attraversando l’incrocio seguiamo l’edificio del ristorante verso destra alla fine del quale prendiamo a sinistra una stradina cementata che sale.

Questa stradina è il Cai 818, subito sale abbastanza deciso su fondo cementato per 400m circa, si raggiunge con questo sentiero suggestivo l'abitato di cornino, giriamo a destra per 70m in via Muris per imboccare via Sompcornino, a destra altri 70m, troviamo sulla sinistra un bollino rosso-bianco del sentiero, e la stradina che sale.

Seguiamo il sentiero (stradina) per circa 850m, dopo le prime case usciamo dal paese, quello che sorprende e che ci accompagnerà per quasi tutto il percorso è l'infinita serie di muraglie di sasso, il fondo diviene cementato per poi diventare sassoso, sempre ben segnalato, nell'ultima parte poi il fondo diviene erboso in prossimità dell'abitato di San Rocco.

Di fronte sul muro troviamo la solita bollinatura, andiamo a sinistra, la strada fa una curva a destra , pochi metri dopo troviamo un incrocio, proseguiamo dritti sulla strada che sale e ci porta dopo 140m di via Ronch in via Vidoni, seguiamo la bollinatura giriamo a destra, 240m ed abbiamo sulla sinistra la bellissima chiesa di San Rocco con il bellissimo mosaico sul campanile.

Dopo aver ammirato la bellissima chiesa proseguiamo per 40m, troviamo sulla sinistra un parcheggio e una scalinata tra le case che sale, le scalinate ci portano ad attraversare via Belvedere, seguiamo la bollinatura, di fronte altre scale, 40m e seguiamo le scalinate a destra, saliamo, ancora a destra ad aggirare la proprietà, questo percorso è davvero particolare, andiamo a sinistra e torniamo sulla strada, a destra per una ventina di metri finché giungiamo sulla strada principale.

Andiamo leggermente a sinistra, quasi di fronte sulla parte opposta della strada vediamo il sentiero che sale, si addentra nel boschetto, saliamo per 150m, la salita si fa di nuovo intensa anche se breve, alla fine una breve scalinata ci porta sulla strada in via Agnola, qui possiamo dopo 30m seguire la bollinatura e salire a sinistra.

Noi su consiglio del locali abbiamo proseguito per altri 150m quando sulla di fronte una strada cementata sale, la prendiamo, la seguiamo e di fronte l'ennesima piccola scalinata, ci fa riprendere il sentiero che ci riporta sul sentiero principale in 200m circa, vale la pena farlo perché si snoda tra muri a secco, scalinate e boschetto, ed è indubbiamente meno pendente.

Ci aspettano 480m seguendo il sentiero, primo tratto prosegue abbastanza in piano poi ricomincia a salire, fino a incrociare una strada di campagna e sullo sfondo un edificio rurale, giriamo a destra seguiamo la strada sterrata via Landri per 370m, la bollinatura ci fa inboccare un nuovo sentiero che s'inoltra a sinistra, nei pressi di un caseggiato, a destra il sentiero è di nuovo delimitato dai muri a secco. 

Seguiamo il bellissimo sentiero per circa 700m, incontriamo nuovamente dei fabbricati e prendiamo a sinistra via Forchia, è una strada sterrata di campagna, si aprono dinnanzi a noi ampi prati,  seguiamo per altri 500m circa quando dobbiamo andare a sinistra verso il campo sportivo, una volta raggiunto lo dobbiamo costeggiare verso sinistra.

Il sentiero diviene di nuovo visibile nel boschetto, il fondo coperto di foglie del "Sentiero Percorso Vita", poco meno di 700m tra ghirigori salitine e torniamo sulla strada nei pressi di un piccolo laghetto, e della piccola chiesetta di San Floreano - Monte Prat, siamo in via Prat Centro, andiamo a destra per 180m poi giriamo a destra.

Seguiamo la strada passando davanti al ristorante, alle stalle e a edifici storici, la salita è praticamente finita, le fatiche sono state ripagate dalla varietà dei percorsi, certo qualche altra salitina non mancherà ma in definitiva da qui l'escursione è tutto sommato in discesa.

La tabella di bollinatura dopo 800m di strada ci manda a destra, nel nostro solito sentiero Cai 818 (strada forestale), circa 1km e vediamo la tabella che indica il Bivacco Tamars verso sinistra, seguiamo l'indicazione e in poco vediamo apparire dalla boscaglia il nostro sospirato bivacco, è davvero molto bello, con i suoi terrazzamenti, il suo forno in pietra, ha un'unica stanza e un soppalco, la metà inferiore del Bivacco Tamars è in pietra, la parte superiore è in legno.

Una sosta doverosa in questo splendido bivacco per ristorarci nel grande tavolo all'esterno, all'interno per guardare le foto della sua ristrutturazione e delle storie narrate, si riparte poi lungo il prato che ci riporta sulla stradina dove andiamo a sinistra.

Da li a poco torna ad essere sentiero, tra saliscendi fino al bivio che troviamo dopo 400m, andiamo a sinistra, dopo 300m circa sbuchiamo in via Ledrania su strada asfaltata, giriamo a destra e raggiungiamo il nucleo abitato, circa 280m di asfalto, sulla destra riparte il sentiero su fondo in sassi bianchi cementati e bollinatura, accompagnati dai soliti muretti a secco.

Sbuchiamo tra le case, seguiamo di fronte la strada asfaltata, dopo 100m sulla curva parte a destra il sentiero Cai 817 direzione "Somp Cornino", comincia una ripida discesa tra scalinate e tornantini a lambire ghiaioni, sempre ben delimitato da un encomiabile opera di muratura a secco e "La buse di LISEO", poco più di 1 Km troviamo la confluenza del "Sentiero par Stii" che proviene da sinistra e proseguiamo dritti.

Dopo 40 metri un'altra biforcazione dove dobbiamo tenere la sinistra direzione "Somp Cornino", 330m dopo su fondo erboso troviamo un bivio e teniamo la destra, in leggera discesa, giungiamo dopo 370m a una confluenza, un alto muro di sasso ci separa dalla strada del centro abitato che cominceremo a vedere da li a poco, teniamo la destra e proseguiamo.

400m sul "Sentiero della Fauna", costeggiamo paralleli alla strada principale la SP41 via Sompcornino, la raggiungiamo nei pressi di una fontana incastonata nel muro in pietra, 120m e troviamo l'itinerario fatto all'andata, poco dopo svoltiamo a sinistra su via Muris (dell'andata),  dopo 70m prendiamo il sentiero a sinistra che scende e ci riporta al ristorante e al parcheggio.


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Fotografie e Itinerario di Gianni Giacometti


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