Bellissima e durissima cavalcata sulle orme del grande maestro Julius Kugy che ha aperto questa bellissima via per la cima Strugova, recentemente attrezzata dagli alpini.
La nostra escursione parte dal lago Superiore di Fusine dove parcheggiamo la nostra auto (parcheggio a pagamento 5 euro al dì) Da qui prendiamo il sentiero CAI 512 segnato su tabella, che ci conduce dopo un'oretta scarsa al rifugio Zacchi.
Di fronte al rifugio seguiamo il sentiero (sempre segnato su tabelle CAI) 513 che va verso la ferrata "Via della Vita" e il "Mangart" prima su sterrata, e dopo qualche centinaio di metri, a sinistra, su sentiero (sempre ben segnalato).
Dopo 200 mt e altro bivio, seguiamo a sinistra il cartello che indica "via attrezzata KUGY allo Strugova". Seguiamo il sentiero bollinato di rosso fino al lunghissimo ghiaione, lo risaliamo alla sua destra seguendo la lieve traccia e i radi bolli rossi fino alla sua fine.
Poi dobbiamo aggirare il ghiacciaio, sulla nostra sinistra, e scendere qualche decina di metri sotto la parete sinistra, fino a trovare l'attacco della ferrata. Il terreno è molto instabile sotto i piedi, dobbiamo fare attenzione. L'attacco della ferrata è poco visibile fin quando non ci arriviamo davanti.
Adesso non resta altro che seguire i cavi fino alla cima. La ferrata è molto lunga e dispendiosa, anche la risalita del lunghissimo ghiaione ci porta via molte forze (quasi 2 ore di avvicinamento). Giro per escursionisti esperti e molto allenati.
Ritorno per la stessa via dell'andata. In alternativa si potrebbe scendere facendo la traversata delle Ponze per poi scendere dalla ferrata della Ponza Grande, dichiarata inagibile ma percorribile, oppure la traversata verso la Veunza e discesa dalla ferrata Via della Vita.