Difficoltà Tecnica
?  
  Difficoltà Fisica
Pendenza max:
 
  Dislivello
Lunghezza
 
  Coef. Totale
35%
 
 

Preparazione fisica: 34.99 %

 
Area: Paularo Prov: UD  anello  Medio Facile
  Tratti Esposti: SI Tratto attrezzato: SI
 Lunghezza: 8.5 Km  Temp. Calcolato: 3:10 h
 Dislivello: 350 m  Vel. Calcolata: 2.7 Km/h
 Salita: 403 m  Alt. massima: 1794 m
 Discesa: 403 m  Alt. minima: 1444 m

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26-07-2020 – Anello nella Val Dolce dal passo del Cason di Lanza

Il punto di partenza di questa escursione è il passo del Cason di Lanza, raggiungibile per stretta rotabile asfaltata sia da Pontebba che da Paularo, informarsi sulla percorribilità, noi siamo saliti da Paularo e la strada è un po dissestata ma percorribile e si parcheggia negli spiazzi ai lati della strada stessa, nei pressi della casera Cason di Lanza (1550 metri – coordinate GPS 46.566046, 13.170862).

La nostra escursione inizia lungo il sentiero CAI 439, denominato “Dell’amicizia”, che parte proprio davanti alla casera e va verso est seguendo una strada sterrata, a quota 1575 metri circa si abbandona la strada e il sentiero prosegue verso destra e dopo un breve tratto in falsopiano inizia a scendere di pochi metri fino ad un rio che dobbiamo guadare, cosa non molto difficile, e poi si risale dal lato opposto e si prosegue prendendo quota in mezzo a prati fioriti e torbiere.

A quota 1700 metri circa il sentiero reincontra la strada nei pressi di casera di Val Dolce e quindi prosegue su di essa verso destra in falsopiano per poi riprendere a salire tranquillamente, giunti a 1760 metri circa, subito dopo uno stretto tornante a destra, il sentiero 439 lascia di nuovo la strada per salire a sinistra verso la Creta di Aip, noi invece proseguiamo lungo la rotabile che sale ancora fino alla quota massima dell’escursione di oggi di 1794 metri.

Da qui iniziamo a vedere dall’alto quella che sarà la nostra meta di oggi, una torbiera piena di corsi d’acqua denominata “La Busate”, un vero angolo di paradiso, ora la strada perde quota e termina a 1708 metri nei pressi della casera di Aip, proprio qui termina la val Dolce ed inizia la valle di Aip e qui traversa anche il sentiero 440 che sale fino alla sella di Aip, noi dovremmo seguirlo a destra ma, volendo fare un giro in mezzo a questa torbiera e a questi rii, lo seguiamo in leggera discesa a sinistra e poi, seguendo tracce di cinghiali e ungulati, lo abbandoniamo e continuiamo a destra in mezzo alla torbiera stessa, se volete evitare di andare fuori sentiero, alla casera, basta continuare verso sud lungo il 440.

Con un po’ di attenzione, puntando verso sud-ovest, attraversiamo questi prati umidi e poi scendiamo dentro “La busate” che attraversiamo fino a reincontrare il sentiero 440 dalla parte opposta a dove lo abbiamo lasciato, lo seguiamo verso sud fino al termine di questo catino naturale a 1667 metri di quota, tra le rocce sopra di noi vediamo anche una grotta che dovrebbe essere visitabile dagli speleologi, qui ci concediamo una meritata sosta.

Per il ritorno ci sono due possibilità, la prima, che consiglio ai meno esperti, è quella di seguire a ritroso il sentiero 440 fino alla casera di Aip e poi seguire la strada sterrata che ci riporterà al punto di partenza, quelli più esperti possono invece fare come noi, cioè seguire il 440 verso sud che inizia a scendere lungo le ripidissime pendici sud del monte di Val Dolce, si scende tramite ripidi tornantini a tratti esposti che richiedono piede sicuro, il tratto denominato “La scaletta” é attrezzato con catene corrimano visto la sua esposizione e ripidezza.

Superato questo tratto, un breve traverso ci porta su un pianoro dove arriva una strada sterrata fatta di recente per pulire i danni del Vaia, la seguiamo a destra, lasciamo a sinistra la continuazione del 440 che ci condurrebbe sulla strada che sale da Pontebba al passo di Lanza nei pressi della casera Caserute, e in breve raggiungiamo sempre la stessa strada asfaltata ma qualche centinaio di metri più avanti a quota 1450 metri circa, questo ci farà risparmiare un po’ di strada.

Non ci resta ora che seguire la strada asfaltata verso destra ed in circa 25-30 minuti, salendo leggermente, ritorniamo al punto di partenza, per concludere al meglio questa stupenda giornata non resta che fermarsi a mangiare qualcosa  alla malga Cason di Lanza, giusto per chiudere in bellezza.

Per chi ama la natura questo è un escursione perfetta, fioriture di ogni genere, corsi d’acqua e le cime a fare da contorno, un accostamento perfetto, il sentiero è escursionistico fino alla torbiera “La Busate” mentre il tratto del 440 che porta in ripida discesa alla strada asfaltata che sale da Pontebba è sicuramente per esperti, intendo con questo per persone che hanno dimestichezza con questo tipo di sentiero e che non soffrono di vertigini. Sentieri CAI 439 e 440 - carta Tabacco 018.

 


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Fotografie e Itinerario di Silvano Bertolini


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