Difficoltà Tecnica
?  
  Difficoltà Fisica
Pendenza max:
 
  Dislivello
Lunghezza
 
  Coef. Totale
29%
 
 

Preparazione fisica: 42.56 %

 
Area: Sappada-sorgenti del Piave Prov: UD  AR  Medio Facile
 
 Lunghezza: 7.1 Km  Temp. Calcolato: 3:05 h
 Dislivello: 553 m  Vel. Calcolata: 2.3 Km/h
 Salita: 632 m  Alt. massima: 2381 m
 Discesa: 632 m  Alt. minima: 1828 m

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Bellissima e tranquilla escursione sul monte Oregone dalle sorgenti del Piave – 24-07-2022

Raggiunta Cima Sappada seguiamo la strada che sale alle sorgenti del Piave, superiamo il grande parcheggio nei pressi della strada di servizio del rifugio Calvi, ormai pieno, e troviamo posto negli spiazzi lungo la strada nei pressi del rifugio “Sorgenti del Piave” a quota 1830 metri circa (coordinate GPS 46.622727, 12.711413). Dal parcheggio iniziamo la nostra escursione proseguendo lungo la strada asfaltata verso il rifugio fino a quando troveremo, alla nostra destra, il sentiero CAI 132 con indicazioni per il rifugio Calvi.

Lo seguiamo iniziando a salire tranquillamente nel bosco, sotto le pareti rocciose del Peralba, a quota 1941 metri usciamo sulla strada sterrata che sale al Calvi, nei pressi di un tornante, strada che seguiremo a sinistra fino a quota 1990 metri circa. Qui, nei pressi di un monolite roccioso con indicazioni per il rifugio Calvi, abbandoniamo la strada e seguiamo il sentiero che si stacca a destra, denominato “Delle marmotte”, questo sale diritto e ripido al rifugio passando proprio in mezzo alle tane di questo splendido animale.

Raggiunto il Calvi a quota 2164 metri, ci concediamo una breve sosta per il caffè, poi proseguiamo seguendo sempre il sentiero 132 che sale al passo Sesis, possiamo seguire il sentiero principale, che sale tramite comodi tornanti, o tenerci più a destra e seguire le tracce che salgono molto più ripidamente, il risultato è in ogni caso di raggiungere in breve il passo a quota 2367 metri. Ora il nostro itinerario prosegue verso sinistra con indicazioni per il Peralba, dopo pochi minuti, al bivio che troviamo ci teniamo a destra seguendo sempre il 132 con indicazioni per il passo Oregone, continuiamo lungo un bellissimo traverso in falsopiano accompagnati da fioriture stagionali straordinarie.

Alla fine del traverso, una breve discesa, ci conduce al passo del Castello, a quota 2318 metri, di fronte a noi la ex caserma della finanza ormai ridotta a ruderi, dietro e sopra ad essa la nostra meta che raggiungiamo in breve lungo una comoda traccia a 2385 metri. Questa cima erbosa è stretta e lunga ed è attraversata dai resti di una trincea ed è molto panoramica, svettano il Peralba, il Chiadenis, l’Avanza con le cime adiacenti, oltre si possono ammirare la catena che va dal Lastroni al Rinaldo, dalla parte opposta il Fleons e la Creta Verde,  il Coglians e le cime vicine e poi fino a dove gli occhi riescono a vedere, uno spettacolo fantastico.

Una lunga sosta è d’obbligo, troppe cose da ammirare e fotografare, sia con la macchina fotografica che con la mente, le fioriture multicolori sono al top, da lasciarci gli occhi, ma arriva anche l’ora di rientrare. Per il ritorno usiamo lo stesso itinerario dell’andata fino al Calvi, in seguito seguiamo la strada, non più il sentiero delle Marmotte che abbiamo fatto salendo, usando i sentieri solo per tagliare i tornanti, a quota 1941 metri riprendiamo a destra il sentiero che ci riporta al parcheggio.

Escursione tranquilla e poco impegnativa ma molto remunerativa sotto ogni punto di vista, d’altronde per chi conosce la zona sa benissimo di cosa sto parlando. Sentiero CAI 132 e traccia per salire in cima dal passo del Castello – carta Tabacco 01.


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Fotografie e Itinerario di Silvano Bertolini


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INDICAZIONI STRADALI
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