Difficoltà Tecnica
?  
  Difficoltà Fisica
Pendenza max:
 
  Dislivello
Lunghezza
 
  Coef. Totale
63%
 
 

Preparazione fisica: 66.11 %

 
Area: Forni Avoltri Prov: UD  anello  Medio Difficile
 
 Lunghezza: 13 Km  Temp. Calcolato: 5:25 h
 Dislivello: 956 m  Vel. Calcolata: 2.4 Km/h
 Salita: 1047 m  Alt. massima: 2005 m
 Discesa: 1047 m  Alt. minima: 1049 m

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Da Forni Avoltri procedere sulla strada per Sappada; dopo il ponte sul Torrente Degano prendere a destra per Pierabech. Procedere fino alla Sede Della Goccia di Carnia, subito più avanti c'è la colonia estiva presso l'Oratorio Don Bosco che si trova sul piazzale della guerra, parcheggiare qui l'auto (scarica la rotta) e prendere il sentiero CAI 141 che scende al torrente Degano.

Il ponticello sul torrente era crollato (estate 2015), ora il ponte è stato ripristinato (luglio 2017) è possibile in alternativa procedere diritti fino alla cava di marmo (rotta senza guado), girare a destra e prendere il sentiero 140 ancora a destra sempre sul sentiero 140 (pista forestale) che ci permetterà comunque di attraversare il torrente ma un po' più a monte, girando a sinistra si riprende il sentiero naturalistico CAI 141.

Attraversato il torrente prendiamo il sentiero naturalistico CAI 141  che dopo circa 350 m si trasforma in pista forestale, merita uno sguardo la forra alla nostra destra, seguendo la forra si ritorna comunque sul nostro sentiero. 

Seguiamo il sentiero naturalistico CAI 141 dopo 2 Km circa dobbiamo svoltare a sinistra sul sentiero CAI 142 (possiamo anche seguire la strada forestale) dopo 300-400m il sentiero si riversa sulla strada forestale e dopo 500-600m ci porta fino alla Malga Bordaglia di Sotto dove finisce la strada forestale.

Il sentiero è agevole e non molto impegnativo. La casera è molto bella e in ottime condizioni, in estate ci sono anche gli animali all'alpeggio.

Riprendiamo il sentiero CAI 142 poco più avanti sull'ampio pascolo si trova prima un monumento intitolato a Benito Mussolini e poi una chiesetta molto suggestiva dedicata a Don Bosco, lasciata la chiesetta subito alla sinistra della stessa si prosegue sul sentiero CAI 142 che ci porterà alla Malga Bordaglia Alta.

Il sentiero diviene subito più ripido; usciti dal bosco su un prato alla nostra destra possiamo vedere la Fontana dell'Alpino risalente al 1915, ristrutturata a cura del Gruppo Alpino di Forni Avoltri. Ancora un piccolo sforzo, sempre sul sentiero CAI 142 e alla nostra vista appare la Creta di Bordaglia.

Poco più avanti (1 Km dalla Chiesetta di Don Bosco) vediamo la Malga (un po' trascurata purtroppo) mentre la casera è ben tenuta ed è un ottimo posto dove fare una meritata sosta; da qui vediamo il lago con dei colori a dir poco stupendi, la discesa al lago è agevole e merita il giro completo dello stesso per poter ammirare i diversi giochi di luce. 

Per raggiungere il Lago Pera da qui ci sono due strade: la prima ci fa ritornare alla Malga e riprendere il sentiero CAI 142; la seconda (quella che seguiremo) è la seguente: salire lungo il sentiero che dal lago porta sulla forcella e si riversa nel sentiero naturalistico CAI 142a (da dove poi si può, procedendo dritti arrivare al passo Giramondo); da qui prendere il sentiero  CAI 142a-403 a sinistra che corre lungo le pendici della Creta di Bordaglia e ci porta al lago Pera.

Si consiglia di fare attenzione, il sentiero è posto su un ghiaione ed è possibile che alcuni sassi ci 'scivolino sotto i piedi', quindi prudenza in ogni caso! Lungo il sentiero, quasi alla fine,  c'è un punto dove l'attenzione deve essere ancora maggiore in quanto le piogge e le frane di ghiaia hanno cancellato la traccia che è solo percettibile e quindi bisogna arrangiarsi un po' per passare.

Alla fine del sentiero di ghiaia si arriva su un verde pascolo dove alcuni cartelli ci raccontano episodi della Guerra tra queste montagne. Si procede lungo un bel sentiero molto agevole e si arriva al lago Pera con acque dai colori meravigliosi la sua forma di pera dove si specchia la Creta di Bordaglia.

Si può ridiscendere alla malga Bordaglia di Sopra dal sentiero CAI 142 oppure procedere lungo il sentiero CAI 142 - 403 - Variante Traversata Carnica che ci porta fino a Sella Sissanis 1987m. Da qui potremo scendere verso Casera Sissans di sopra dove troviamo purtroppo solo alcuni insignificanti ruderi.

Scendendo ancora  arriviamo alla Casera Sissanis di sotto (sentiero di facile percorrenza); dopo 100m circa il sentiero lascia la Variante Traversata Carnica e diviene CAI 142. Da questo bivio dopo 600m girando a sinistra troveremo il sentiero 140 che ci porta alla Stretta di Fleons. La discesa si fa ripida e il fondo è per lo più cementato; seguiremo il sentiero 140 fino alla cava di marmo dove sulla strada procederemo verso il rientro a Pierabech.


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Fotografie e Itinerario di Gianni Giacometti


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