Difficoltà Tecnica
?  
  Difficoltà Fisica
Pendenza max:
 
  Dislivello
Lunghezza
 
  Coef. Totale
25%
 
 

Preparazione fisica: 35.07 %

 
Area: Doberdò del Lago-Lago di Doberdò e Pietrarossa Prov: GO  anello  Facile
 
 Lunghezza: 10.8 Km  Temp. Calcolato: 3:30 h
 Dislivello: 155 m  Vel. Calcolata: 3.1 Km/h
 Salita: 302 m  Alt. massima: 160 m
 Discesa: 302 m  Alt. minima: 5 m

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25-04-2021 – Il percorso della Riserva (anello attorno ai laghi di Doberdò e Pietrarossa).

Il nostro itinerario di oggi va a visitare i laghi effimeri di Doberdò e Pietrarossa e l’ambiente naturale che li circonda con tutte le sue peculiarità, punto di partenza il centro visite di Gradina, oggi chiuso, poco fuori dall’abitato di Doberdò,  (45.841883, 13.547835). Lasciata l’auto nel parcheggio del centro visite, iniziamo la nostra camminata lungo la strada sterrata che passa proprio dietro al fabbricato del centro visite stesso, segnavia CAI 77-78, dopo poche centinaia di metri arriviamo in un grande spiazzo che non è altro che il sito della vecchia cava della Solvay.

Siamo un centinaio di metri sopra il lago di Doberdò e la vista spazia, oltre che sul lago, sui colli circostanti e sulla piana dell’aeroporto di Ronchi, proseguiamo ed in breve la strada diventa sentiero a tratti esposto e su salti di roccia, si cammina sul versante del Colle Nero, bellissimi gli scorci panoramici sul lago che, dato le piogge precedenti ha un bel po' di acqua. Raggiungiamo così il ricovero “Casa Cadorna” a quota 118 metri, qui svoltiamo a destra, lungo il sentiero CAI 72, ed iniziamo la ripida discesa verso la piana del lago, un tratto questo che merita attenzione, si raggiunge e si supera la strada comunale che collega Doberdò con la SR55, ancora una breve discesa ed eccoci giunti sul sentiero che costeggia il lago.

Noi proseguiamo verso sinistra, siamo nella zona ripariale del lago, cioè quella fascia di terra vicino all’acqua dove ci sono piante e fiori tipici di questi luoghi, superiamo un pontile panoramico, del quale non possiamo usufruire causa inagibilità, ora il sentiero, a tratti cementato, sfiora il bordo del lago. Alcune tracce ci permettono di arrivare fino all’acqua, tornati sui nostri passi continuiamo sul sentiero principale, tralasciando le innumerevoli deviazioni da entrambi i lati, fino a giungere sulla strada comunale che collega Doberdò a Jamano, la seguiamo per pochi metri verso destra e poi seguiamo, a sinistra, la strada sterrata, sentiero CAI 81, che passa vicino al lago di Pietrarossa senza però toccarlo.

Questo tratto di strada è sassoso e scomodo per camminare, troviamo molte deviazioni da entrambi i lati che evitiamo, ma in breve la situazione migliora e raggiungiamo anche il centro visite di Pietrarossa dove ci concediamo una breve sosta, anche questo chiuso ma con panche esterne. Proseguiamo ancora ed in breve raggiungiamo un bivio, noi seguiremo a destra il sentiero CAI 82, si sale lievemente in mezzo ad un ambiente naturale tipicamente carsico dove si nota la mancanza continua di acqua, giunti ad uno spiazzo troviamo un crocevia di sentieri, noi proseguiamo diritti sul sentiero CAI 72 che ci riporterà a Casa Cadorna.

Si prosegue con dolci saliscendi in questa landa  dove vivono quasi solo i cespugli, poi una discesa ci riporta sulla strada Doberdò-Jamano che attraversiamo seguendo le indicazioni CAI per Casa Cadorna, in breve siamo di nuovo vicino al lago di Doberdò, lato ovest, dove ci sono le sue sorgenti, un vero angolo di paradiso dove l’acqua sgorga da sottoterra riempiendo i fossati in mezzo ad una fioritura di Leucojum aestivum o campanella maggiore, peccato per il paludario, costruito lì anni fa e abbandonato.

Si prosegue ora leggermente verso destra e, subito dopo a sinistra, qui inizia la risalita per Casa Cadorna, riattraversiamo la strada comunale e continuiamo a salire fino a raggiungere il ricovero, altra breve sosta per rifocillarci e poi si prosegue dietro all’edificio dove troviamo un breve tunnel e delle postazioni della grande guerra. Tornati sui nostri passi non faremo rientro lungo il tragitto dell’andata, ma, proprio sopra Casa Cadorna, a destra, sale una gradinata su roccia con cavi passamano che ci porterà a fare rientro lungo la dorsale del Colle Nero, una via parallela a quella dell’andata, che seguiamo andando sempre diritti fino a raggiungere la strada sterrata che, presa a sinistra, ci conduce in un paio di minuti al parcheggio.

Bel percorso ad anello doppio con solo un breve tratto in comune tra andata e ritorno che unisce i due anelli, ambiente carsico molto particolare con variazioni importanti nei pressi dei laghi, resti di trincee della grande guerra si trovano lungo tutto il percorso come anche cartelli esplicativi, per ovvi motivi evitare di fare questo percorso in tarda primavera ed in estate. Sentieri 77, 78, 72 e sentieri locali - carta Tabacco 054.


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Fotografie e Itinerario di Silvano Bertolini


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