Da Monfalcone percorso della Grande Guerra e Lago di Doberdò. Il Parco Tematico della Grande Guerra di Monfalcone è un museo all’aperto suddiviso in ambiti tematici segnalati da numerosi cartelli.
Giunti a Monfalcone dall’autostrada abbiamo parcheggiato presso la stazione ferroviaria. Attraverso Salita Mocenigo si arriva al sottopasso della ferrovia. Subito a destra ha inizio il sentiero che, dopo aver attraversato una pineta, ci conduce nei pressi di una lunghissima trincea che si snoda lungo la collina (trincea Joffre).
Siamo all’interno del Parco Tematico. Risalendo la trincea si incontrano due grotte naturali (Vergine e dei Pipistrelli) modificate ad uso militare.Muniti di torce è possibile visitarle oltrepassando il cancello che chiude l’ingresso. Facendo attenzione entriamo e scendiamo i gradini aiutati anche da una corda che agevola la progressione.
Sul soffitto della grotta inferiore (dei Pipistrelli) c è un piccolo ” vampiro ”, probabilmente già in letargo. Risaliamo di nuovo verso la luce e proseguiamo il nostro tour lungo il comodo sentiero tra bunker, trincee e manufatti militari. A Quota 21 è stata ricostruita, seguendo i progetti originali, una trincea con punti di vedetta ed una baracca.
Ci lasciamo alle spalle il Parco Tematico e ci dirigiamo verso la Riserva Naturale Regionale dei laghi di Doberdò e Pietrarossa, seguendo una strada forestale frequentata anche da ciclisti. Il Lago di Doberdò è uno dei pochi esempi in Europa di lago-stagno carsico (privo di immissari ed emissari) le cui acque affluiscono attraverso risorgive e fiumi sotterranei. Il livello delle sue acque cambia di continuo e dipende dalla portata dei fiumi Vipacco e Isonzo.
L’ambiente naturale è un ecosistema lacustre e ospita il sito archeologico di un castelliere appartenente all’età del Bronzo, visibile lungo il percorso. Proseguiamo verso il Monte Castellazzo (159 m. s. l. m. ) fino a Casa Cadorna edificata nel 1916 e restaurata nel 1977. Non possiamo visitarla, l’ingresso è chiuso da un lucchetto.
L’edificio era stato utilizzato prima dagli austro-ungarici e poi dai soldati italiani e dedicata al Generale che andò a far visita alle truppe proprio in questo luogo.
Ci fermiamo per una sosta, questo è anche un bel punto panoramico. Scendiamo i gradini del sentiero sulla desta dell’ingresso di Casa Cadorna e proseguiamo verso il Monte Cosici (112 m. s. l. m. ). Prima di giungere di nuovo al sottopasso facciamo una piccola deviazione alla Rocca di Monfalcone ora museo frutto delle ricerche e degli studi del Gruppo Speleologico Monfalconese, visitabile nelle giornate di sabato e domenica.
A parte il vento di bora che ci ha accompagnati per tutta l’escursione, è stata un’esperienza interessante dal punto di vista storico e naturalistico. Senza particolari difficoltà, facendo attenzione durante l’esplorazione delle grotte e nel breve tratto di sentiero che scende da Casa Cadorna.
Barbara e Mauro.