Nei pressi di Lucinico dobbiamo seguire le indicazioni per Oslavia. Giunti nel paesino di Piuma, giriamo a destra per borgo San Mauro. Arriveremo così ad una strada militare dove c'è ancora un vecchio divieto di transito, ma è possibile proseguire fino ad un pianoro con parcheggio (225 metri - coordinate GPS 45.981262, 13.631089).
Questo monte è stato teatro di molte battaglie ed è pieno di resti militari e di gallerie. Consigliamo di portare una torcia, perché meritano di essere visitate. Dopo la fine della seconda guerra mondiale, ne viene addirittura vietato l'accesso. Se guardate dal parcheggio verso il basso, vedrete una strada completamente recintata. E' la strada di Osimo, che corre in territorio italiano, ma fa parte della viabilità Slovena. Essa unisce due località slovene che altrimenti sarebbero raggiungibili, l'una dall'altra, solo con un lungo giro.
Iniziamo l'escursione lungo una stradina asfaltata sulla destra e la seguiamo fino ad un sovra-passo, superato il quale, troviamo il segnavia CAI 097 che seguiamo, lungo un piacevole mulattiera, fino sulla cima. Oltrepassato un bellissimo belvedere su Gorizia, arriviamo ad un pianoro con un bel ricovero in legno, costruzione recente, che merita una sosta.
Ora il sentiero inizia a salire più ripidamente, e si intravedono tratti di trincee. Proseguiamo ancora fino a quando sbuchiamo di nuovo su una mulattiera che, in breve, ci condurrà ai bellissimi ruderi della chiesa di San Valentino (538 metri). Questa merita una visita.
Da qui in poi seguiamo il panoramicissimo sentiero di cresta che, dopo un lungo saliscendi, attraversando resti di ingressi di gallerie ormai crollati e vari cippi, giunge nei pressi di un bunker, poco prima della cima vera e propria (609 metri). Dalla cima il panorama è stupendo sia dal lato Sloveno, con bella vista sul santuario di Monte Santo e sull' Isonzo, che sul lato Italiano, verso Gorizia.
Proseguiamo ancora in cresta, in leggera discesa e, quando siamo sopra il rifugio Sloveno, una traccia a destra ci porta a visitare delle gallerie, una stazione di arrivo di una teleferica e alcune postazioni di guerra visitabili grazie alla la torcia.
Ritornati sulla cresta possiamo visitare la "galleria delle otto cannoniere" per poi rientrare lungo il camminamento esterno che ci porta al rifugio, aperto anche in questo periodo, almeno durante i festivi. Per il ritorno seguiamo la strada asfaltata e, al terzo tornante, prendiamo la mulattiera, a sinistra, che ci porterà sulla strada, in territorio italiano, che seguiamo, in discesa, fino al punto di partenza.
Itinerario facile e non molto lungo, da fare tranquillamente anche in inverno. Fare attenzione ai passaggi in cresta: alcuni tratti sono a strapiombo. Ricordarsi di portare una torcia se si vuol visitare le gallerie. Carta Tabacco 54.