Anello monte Ciavaĉ da Andreis. Si raggiunge la località di Andreis e si parcheggia in centro paese, dove ci sono più possibilità di parcheggio (450 metri – coordinate GPS 46.200768, 12.614737)
La nostra escursione inizia raggiungendo il centro paese, dove c’è la chiesa, e girando a destra lungo via Gabriele D’Annunzio, che sale verso nord, al bivio che troviamo andiamo a sinistra iniziando l’anello vero e proprio. Questa strada inizia a scendere lentamente, dopo poche decine di metri seguiamo la carrareccia che si stacca alla nostra destra con indicazioni per il monte Ciavaĉ, sentiero CAI 975.
Questa scende lentamente fino a portarci nel letto di un affluente del torrente Ledron, qui andiamo a destra superando alcuni facili guadi, ma sempre con la dovuta attenzione. Ad un certo punto vediamo che il nostro sentiero sale decisamente a destra, un breve ma ripido tratto proprio nel punto dove il torrente svolta a destra. Si scende dalla parte opposta e si torna vicino al corso d’acqua, ora si guada di nuovo e ci si porta sulla destra orografica del torrente che dopo poche decine di metri dovremmo riguadare ancora e tornare dal lato precedente.
Ora si inizia a salire tranquillamente ma in breve dobbiamo fare attenzione al sentiero CAI 979, che si stacca a destra con indicazioni “monte Ciavaĉ” e che seguiremo. Si inizia a salire sempre più decisamente fino a raggiungere la forcella “Le Pitte”, a quota 750 metri, ora inizia una discesa ripida, per tornantini, su ghiaione che merita la dovuta attenzione, si scende fino a raggiungere il greto del torrente Susaibes a quota 510 metri.
Il posto è di una bellezza straordinaria, il torrente con le sue pozze e cascatelle crea giochi d’acqua, tutt’intorno siamo circondati da elevazioni rocciose erose dagli elementi che sembrano scolpite, per non parlare delle faglie periadriatiche, che da lì si vedono, spettacolo puro, non c’è posto migliore per la pausa pranzo. Ora il nostro sentiero è, per qualche decina di metri franato, per continuare dobbiamo guadare il torrente e seguire un nuovo tratto dal lato opposto, verso destra, fino a quando gli ometti e i segnavia ci dicono di riattraversare e tornare sul lato precedente dove ritroviamo la nostra via.
Si prosegue arrivando ad uno slargo del torrente, qui senz’acqua, lo si attraversa e si continua sulla sinistra orografica per poter superare una briglia tramite gradini fatti con le pietre, che ci permettono di scendere oltre e ritornare tramite guado sul lato precedente. Dopo pochi metri, facciamo attenzione alla mulattiera che si stacca a destra e che seguiamo, questa termina su una strada dove andiamo ancora a destra seguendo le indicazioni per la chiesetta di San Daniele. Arriviamo davanti ad una bellissima scalinata di sassi e cemento fatta dagli alpini che ci porta a visitare la bellissima chiesetta posta sopra un colle con dietro la sagoma del monte Raut.
Si torna indietro fino a metà scalinata dove, a destra, prosegue la mulattiera che ci riporterà ad Andreis, non ci resta che tenerci a sinistra, una volta arrivati di fronte alla chiesa, per ritornare la parcheggio. Anello veramente bello, in un ambiente selvaggio al punto giusto come lo sono le dolomiti Friulane, mai troppo difficile, anche se alcuni tratti, come i guadi e la discesa dalla forcella, richiedono passo sicuro e la giusta attenzione. Sentieri CAI 975-976-979 - carta Tabacco 028.