Questo è un percorso ideale nelle giornate di caldo afoso come in questa giornata di metà agosto. Interessante anche dal punto di vista paesaggistico e geologico. La forra è un monumento naturale scavato dall' acqua nella roccia dal torrente Chiarsò, creando scenari suggestivi.
La nostra escursione parte da Paularo, in provincia di Udine, raggiungibile da Tolmezzo lungo la Strada Statale 23. Parcheggiamo in Via Valussi dove si trova un comodo parcheggio ( coordinate Lat . 46,53676° Long.13,11686°).
Dopo poche decine di metri inizia il sentiero CAI 442. Attraversiamo alcuni pascoli, poi un guado, e infine una vecchia mulattiera militare che, attraverso il ponte Fuseit, permette di raggiungere la forra.
Ricca è la vegetazione all'inizio del percorso. Entriamo in un fresco bosco e superiamo alcuni ponticelli, mantenendoci in quota rispetto al torrente.
Dopo il ponte Fuseit ci troviamo davanti al bivio dell'anello della forra. Imbocchiamo la traccia di sinistra che scende sul greto del torrente fino a raggiungere Las Calas. Questo è il tratto più interessante e spettacolare.
Camminiamo sulla roccia, il sentiero comunque è sufficientemente largo, attraversiamo cenge esposte aiutati da cavi metallici. Ci accompagna il frastuono dell' acqua che crea cascatelle e marmitte.
Le rocce sono calcari grigi, rosa, nocciola. In questo punto sono visibili le conseguenze delle forti compressioni di due orogenesi, quella ercinica e quella alpina (ancora in atto), siamo catturati da tutta questa bellezza.
Il sentiero sbuca in strada e prima di chiudere l'anello riprendendo la traccia, facciamo una deviazione verso Malga Zermula, poco più in alto. Ci aspetta un km e mezzo di pendente e soleggiata strada.
Si tratta di un agriturismo con possibilità di acquistare i prodotti caseari. Dopo una pausa, recuperiamo il sentiero e chiudiamo l'anello della forra, rientrando sui nostri passi e raggiungendo il parcheggio.
E' un percorso ben segnalato, esposto lungo la forra. In pochi tratti un può scivoloso ma i cavi metallici assicurano la progressione ed il sentiero comunque è sufficientemente largo.
Abbiamo percorso in tutto 16 km con poco più di 850 mt. di dislivello. Una fatica abbondantemente ripagata da tanta bellezza. Consigliata anche la piccola deviazione alla Malga. Felici di condividere con voi questa esperienza. Barbara e Mauro.