Difficoltà Tecnica
?  
  Difficoltà Fisica
Pendenza max:
 
  Dislivello
Lunghezza
 
  Coef. Totale
75%
 
 

Preparazione fisica: 76.61 %

 
Area: Montereale Valcellina Prov: PN  anello  Difficile
  Tratti Esposti: SI
 Lunghezza: 14.7 Km  Temp. Calcolato: 6:40 h
 Dislivello: 353 m  Vel. Calcolata: 2.2 Km/h
 Salita: 1235 m  Alt. massima: 647 m
 Discesa: 1235 m  Alt. minima: 294 m

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Oggi penultimo giorno dell'anno 2023 avevo voglia di scaricare un po' di adrenalina perciò nulla di meglio che fare l'anello della Forra del Cellina. 

Il percorso si svolge quasi completamente sul sentiero CAI 996 che si suddivide in due versanti il sinistro ed il destro (il sinistro lungo il perimetro Sud del Monte Fara ed il destro parallelo alla vecchia strada di Barcis oltre a due sentieri locali denominati MV09 ed MV01).

Il versante sinistro è quello più selvaggio e scarsamente frequentato, serviva nei secoli passati, quando non esistevano strade ne automobili e si andava a piedi, a congiungere il paese di Montereale Valcellina con Andreis Si inizia parcheggiando l'auto nel parcheggio del cimitero di Montereale Valcellina.

Si scende a piedi al Ponte di Ravedis e lo si attraversa per poi proseguire lungo la statale che collega Montereale a Maniago Libero (attenzione alle auto, la strada è stretta). Dopo 300 metri si nota sulla sinistra la segnaletica CAI con i segnavia dei sentieri 996, 983, 899.

Si segue il sentiero che sale con moderata pendenza e dopo circa 15 minuti si giunge alla biforcazione che a sinistra indica il nostro sentiero CAI 996. Si volta quindi a sinistra e si inizia un lungo percorso su terreno impervio inizialmente senza grosse variazioni di quota. Poi il sentiero inizia a salire con esposizione a sinistra sull'invaso artificiale sottostante, sulle rocce e sui ripidi verdi mentre sul lato destro contorna la base del Monte Fara e ne compie il periplo.

Dopo circa un'ora il sentiero sale di quota ed offre un bel panorama verso il Monte Castello e verso la Pala d'Altei. Senza alcuna difficoltà si perviene dopo un ulteriore tratto in salita ad un pulpito estremamente panoramico. denominato Sucul Pitau ove è collocata la croce di un cacciatore deceduto.

La posizione del pulpito è molto remunerativa ma occorre prestare attenzione ad individuare la prosecuzione del sentiero 996 che scende frontalmente alla croce. Si prosegue e si attraversano due ghiaioni piuttosto consistenti ma senza problemi. Successivamente il sentiero scende di quota ma aumenta l'esposizione sui ripidi verdi e sulle rocce sottostanti.

Dopo un'ora in costante ulteriore discesa si perviene ad una tabella che segna la scelta tra la prosecuzione del 996 verso la Molassa e la discesa alla Galleria del Fara. Prendiamo quest'ultima in discesa frontale rispetto al segnavia e dopo ulteriori venti minuti di ripida discesa ove bisogna fare attenzione ad individuare i segnavia CAI bianco/rossi non facilmente visibili, si addiviene infine ad una stazione di controllo posta esattamente all'imbocco delle Galleria Fara.

Occorre quindi scavalcare la recinzione di tale manufatto per immettersi sulla statale che verso sinistra corre al di sopra dell'invaso artificiale. Dopo 10/15 minuti si perviene ad un'area di sosta, ubicata sul latro destro dove è presente un cancello che impedisce il transito delle auto. Occorre superare tale cancello per mezzo di un pertugio posto sul lato destro sufficiente per far passare una persona di media corporatura.

Dopo il cancello si prosegue a piedi verso una galleria lunga circa 2 km illuminata. Oltre la galleria si prosegue sulla vecchia strada di Barcis con panorama spettacolare sulla Forra del Cellina. Dopo 30 minuti si arriva alla Galleria Nale che va superata.

Dopo la galleria si può fare una sosta presso un manufatto di controllo delle piene del fiume per poi proseguire. Dopo 50 metri si nota sulla sinistra l'imbocco del sentiero locale MV09 con segnavia, giallo/blu, inizialmente ripido che va percorso per ricongiungersi dopo circa 40 minuti con il versante destro del sentiero CAI 996 proveniente da Siviledo, Qui si volta a sinistra con direzione Montereale e si segue lungamente questo sentiero facendo sempre riferimento ai segnavia CAI bianco rossi.

Dopo circa un'ulteriore ora il CAI 996, sostanzialmente sempre all'interno di una boscaglia, conduce ad un'area denominata Pozzo Cossettini, un manufatto assai antico ben conservato. Si prosegue in discesa sempre sul 996 (seguire la cartellonistica) e poi ci si allaccia al sentiero locale MV01 (segnavia giallo/blu) che in continua discesa conduce ad un piccolo pulpito ove è collocata un monumento all'Alpino di Montereale.

Si scende decisamente verso la strada sterrata che conduce al parcheggio del cimitero ed alla macchina. Carta Tabacco N. 028


Se avete aggiornamenti o altre informazioni scrivete nei commenti in fondo alla pagina

Fotografie e Itinerario di Roberto Antonel


Extra Track info aggiuntive traccia

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