Difficoltà Tecnica
?  
  Difficoltà Fisica
Pendenza max:
 
  Dislivello
Lunghezza
 
  Coef. Totale
75%
 
 

Preparazione fisica: 75.85 %

 
Area: Montereale Valcellina Prov: PN  anello  Difficile
  Tratti Esposti: SI Tratto attrezzato: SI
 Lunghezza: 13.6 Km  Temp. Calcolato: 6:50 h
 Dislivello: 1025 m  Vel. Calcolata: 2 Km/h
 Salita: 1299 m  Alt. massima: 1342 m
 Discesa: 1299 m  Alt. minima: 317 m

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Si premette che i sentieri CAI 996 ed il sentiero locale MV03, oggetto della presente relazione sono adatti solo ad escursionisti molto esperti

Non sono da sottovalutare sia per l’esposizione che è notevole in almeno tre tratti, sia per la pendenza su fondo erboso spesso superiore al 50%. Nell’ultimo tratto finale per la cresta del Fara la pendenza del tratto erboso si aggira sul 55%. Si raccomanda perciò di desistere da tale percorso se privi di ramponi indispensabili per percorrere in sicurezza i tratti su fondo erboso esposto sui sottostanti precipizi.

Si parcheggia l'auto in uno spiazzo a circa 750 metri prima del ponte di Ravedis (310 metri - coordinate GPS 46.170326, 12.668615) e si raggiunge, tramite il sentiero 967, che parte di fronte al parcheggio, l’intersezione con il sentiero CAI 996, versante sinistro, nel punto in cui segna la direzione verso sinistra per Andreis con i tempi di 6 ore. Si segue quindi il sentiero CAI 996 verso sinistra.

Dopo circa 2 ore di percorso lungo il versante Sud del Fara, salendo inizialmente di quota su erba e boscaglia per poi ridiscendere all'incirca all'altezza della galleria stradale, si giunge al bivio ove un cartello indica la prosecuzione del 996 verso Molassa con i tempo di ore 4 e con l'avviso "sentiero per escursionisti esperti".  Dopo circa 30 minuti si giunge sul tratto più rischioso in quanto il sentiero corre perpendicolare alla sottostante forra sul vuoto per circa 30 metri prima di piegare a destra.

Quindi si risale un ghiaione fino ad una catena posta sul lato destro, cui ci si appiglia per salire di quota. Dopo 20 minuti di faticosa risalita si volta a sinistra e si segue una cengia per circa 15 minuti fino all’intersezione con il sentiero locale MV03 (cartello giallo-blu) che verso destra affronta una faticosa risalita con i tempi di ore 2,30 per la cima del Fara. Si sale faticosamente per circa un’ora e trenta seguendo i segnavia giallo-blu.

Si doppiano due elevazioni rocciose tenendosi al centro della china erbosa fino a giungere sotto una platea rocciosa che va risalta verso sinistra. Qui la pendenza sembra diminuire ma poi riprende fino ad un pulpito erboso e sassoso ove è meglio fare una breve sosta. Si calzano i ramponi per proseguire su fondo di foglie ma su sentiero eroso e ristretto. Dopo circa 20 minuti si affronta un nuovo tratto estremamente esposto sopra la sottostante platea rocciosa aggirata in precedenza (una scivolata in questo punto sarebbe fatale).

Poi il declivio scende verso una china erbosa passando accanto ad una vasta grotta-cavità rocciosa ove ci si può addentrare per fare foto. Si scende fino alla base della cavità e si attraversa frontalmente il palco boscoso (segnavia) per poi risalire su una nuova china, anche questa esposta sul lato destro. Infine il sentiero MV03 ci deposita alla base di un’ultima salita erbosa ove la pendenza sembra superiore al 55%. Anche qui i ramponi sono di ausilio per risalire la china anche servendosi dei numerosi arbusti cui ci si può aggrappare.

Dopo circa 40 minuti di faticosissima salita si giunge infine sulla linea di cresta del Monte Fara intercettando il sentiero CAI 983 proveniente da Andreis. Si volta a destra e dopo circa 20 minuti di facile cresta si arriva infine sulla cima del Monte Fara (quota 1342 metri). . Questa è la cima vera e propria mentre occorrono ancora circa 15 minuti per arrivare alla croce con libro firme. Presso l’intersezione con tale ultima traccia un cartello segna la direzione del sentiero CAI 983 diretto a forcella Crous con i tempi di un’ora e 20 minuti.

Si scende ripidamente ma senza problemi sul 983 fino a forcella Crous (quota 756 metri) e da qui voltando a destra sempre sul 983 si raggiunge dopo circa un’ora e trenta il parcheggio ove è stata lasciata l’auto, lungo la statale diretta a Maniago (spiazzo sulla destra). L’escursione è stata molto impegnativa ed è durata 8 ore e 30 minuti con 2 soste intermedie.

Percorso selvaggio e privo di frequentazioni apparentemente primordiale. Molto appagante per escursionisti che amano avventurarsi su questo tipo di salite e in grado di superare i rischi evidenziati. Sentieri CAI 967, 996 e 983, sentiero locale MV03 - carta Tabacco 012 1: 25000.


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Fotografie e Itinerario di Roberto Antonel


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