Si premette che il sentiero CAI 996 versante destro non è dismesso e quindi è perfettamente percorribile da escursionisti più o meno esperti.
Lo descrivo per divulgare e far conoscere il più possibile la sua bellezza, aspra, selvaggia ed insolitamente vicina ad un centro abitato come Montereale Valcellina. L’ambiente, che è quello del corso del torrente Cellina incassato tra le ripide pareti del Monte Fara a Est e quelle della Croda del Pic a Ovest sembra di riportare chi lo percorre agli scenari del triassico, ovvero al primo periodo del Mesozoico risalente a circa 2 milioni di anni fa tra il Permiano ed il Giurassico.
Si inizia percorrendo in auto la rotabile che da Grizzo porta a Val de la Roja ove si parcheggia. Si attraversa l’area di servizio della Casera, denominata Corona Vals, superando i capannoni che ospitano gli avventori in occasione delle deste estive che qui vengono organizzate.
Dopo 10 minuti di cammino, tralasciando il sentiero locale che a destra condurrebbe a Grizzo si prossegue a sinistra in leggera discesa fino ad intercettare il sentiero CAI 996 (quota 590 metri) diretto verso sinistra alla Forra del Cellina con i tempi di ore 3, 00.
Il sentiero prima scende e poi risale all’interno di un bel bosco. Supera un canale di scolo e poi risale nuovamente per circa 20 minuti fino ad intercettare un bivio che. a destra. condurrebbe a Nale tramite un sentiero locale. Noi invece proseguiamo a sinistra sul 996 in leggera salita e poi senza grosse variazioni di quota si prosegue per circa un’ora sempre dentro al bosco fino ad un nuovo bivio (cartello).
Qui ci si tiene sulla destra sempre seguendo i segnavia CAI bianco-rossi. Il sentiero ora scende a tornanti su erba e foglie. Dopo un’altra ora di ripida discesa sempre all’interno del bosco. si intravede la Forra del Cellina nel punto di arrivo del sentiero CAI 996 presso la galleria denominata Siviledo (quota 344 metri).
Dopo un ultimo saltino in cui è meglio appoggiare le mani il sentiero ci deposita sulla vecchia strada del Cellina appunto presso la galleria Siviledo. Il panorama è stupendo dato che in questo punto il torrente fa un’ansa presso cui è possibile scendere e sostare in mezzo ai massi che nel corso delle ere sono rotolati dalle cime soprastanti Dopo sosta e caffè (dal termos) si risale la china fatta per scendere alla spiaggetta e si riprende il sentiero CAI 996 ripercorrendolo al contrario.
Ho impiegato 2 ore per scendere dalla Val de la Roja a Siviledo ed 1, 30 ore per tornare indietro. Carta Tabacco N. 012 1: 25000.