Il Monte Frate ( 1983 m. ) è meno frequentato rispetto al vicino Resettum . Non per questo meno degno di nota, anzi , da lassù il panorama ripaga la lunga e faticosa salita per la cima.
Claut si raggiunge in auto da Pordenone lungo la SP19 in direzione Montereale Valcellina e superato l' abitato di Barcis e Cellino di Sopra si seguono le indicazioni per il paese. L' inizio della nostra escursione si trova in località Mattan, subito dopo Claut ( quota 604 m ).
Parcheggiamo in una piazzola bordo strada ( Latitudine 46,26765°, Longitudine 12,53259° ) vicino alla segnaletica del sentiero. Seguiamo la strada forestale che attraversa il torrente Cellina fino ad una stalla ed entriamo nel bosco seguendo il sentiero CAI 960, ben segnato ed in alcuni tratti abbastanza ripido.
A quota 1364 m. raggiungiamo Casera Frate de Sora, un piccolo ricovero ben tenuto. All' interno due posti letto a castello, una stufa ed un tavolo con delle sedie. Proseguiamo in costante salita ( non molla mai ....) verso la Forcella Tramontins.
Il paesaggio cambia, il bosco lascia spazio ad un ambiente dall' aspetto carsico, numerosi sono i mughi e le piante di lamponi e mirtilli. Dalla Forcella parte la traccia per il versante ed il sentiero in cresta verso la cima del Monte Frate (quattro ore dal parcheggio, numerose soste incluse).
Ci accoglie quel che resta di una triste croce. Firmiamo il quaderno di vetta e ci fermiamo per recuperare le energie riempiendo gli occhi di meraviglie. Il panorama spazia sulla cresta verso il Monte Resettum, le cime dei monti Valcalda, Ceserine Alte, Il Sasso Nero, il Monte Cornaget, Cima Lastei, Monte Messer, Monte Venal e molti ancora.
Il rientro avviene seguendo lo stesso percorso fino al nostro parcheggio. Non abbiamo trovato particolari difficoltà lungo il nostro cammino. Il sentiero è ben segnalato, come pure la traccia per raggiungere la cima.
E' comunque impegnativo per dislivello , una salita che mette alla prova le gambe e non da meno la discesa ma ne è valsa la pena . Barbara e Mauro.