Difficoltà Tecnica
?  
  Difficoltà Fisica
Pendenza max:
 
  Dislivello
Lunghezza
 
  Coef. Totale
43%
 
 

Preparazione fisica: 65.8 %

 
Area: Paularo Prov: UD  AR  Media
 
 Lunghezza: 13.8 Km  Temp. Calcolato: 5:55 h
 Dislivello: 874 m  Vel. Calcolata: 2.4 Km/h
 Salita: 998 m  Alt. massima: 1544 m
 Discesa: 998 m  Alt. minima: 670 m

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Autore: Delia Gori

Rifugio Chianeipade e Casera Turriee

Un giorno speciale ed una escursione senza la solita compagnia che ha ben pensato,dopo averci inutilmente fatto attendere nell'ora e nel luogo del ritrovo, di demordere. Già pronti con zaini, panini e bevande, noi due partiamo ugualmente per effettuare l'escursione che era stata prevista: Rifugio Chianeipade, Ricovero Turriee (Turriea) e relativa forca, in comune di Paularo.

Raggiungiamo il paese di Dierico e in prossimità del parcheggio al bivio tra via della Scuola e via Ellero, lasciamo l'auto (Metri 680 - coordinate GPS 46.516000,13.128952). Un bel cartello in legno con scritto 'Benvenuti a Dierico' ci appare subito in vista e rivolgendogli le spalle alla nostra destra tra alcune case inizia il percorso che ci porta verso Borgo Faùl con delle casette tipiche ristrutturate molto carine.

Proseguiamo fino ad arrivare al Rio Sec, svoltiamo a sinistra indirizzati da una piccolissima tabella in legno con un segno bianco a forma di simbolo "minore" ed una scritta in pennarello...Chianeipade. La strada, denominata strada interponderale Fau, inizia a salire alternando brevi tratti sterrati a tratti in ciottolato di sassi, e per questo viene anche chiamata dai locali la Clapadorie. Le rampe da qui al rifugio non ci daranno un momento di tregua, soprattutto dopo aver raggiunto il primo stavolo Plan di Baree. Una breve sosta per bere un po' d'acqua fresca dalla bella fontana in legno tipica delle zone montane, e una occhiata allo stavolo, aperto e fornito di tavolo, panche e stufa a legna. Si riprende il cammino sempre in salita costeggiando le pendici del monte Chiastilirs.

La salita è sempre ripida e sassosa (clapadoria), è meglio affrontarla a testa bassa per non essere tentati di tornare indietro: la pendenza è del 40%. Dopo vari tornanti arriviamo al bivio con il sentiero CAI 438 che proviene da Casaso e che ci accompagnerà d'ora in poi verso le nostre mete. La vegetazione si fa fitta, poco dopo passiamo a fianco del cartello giallo “Foresta Forchiutta” e dopo qualche metro la pineta si dirada lasciando spaziare lo sguardo sul rifugio Chianeipade in alto a sinistra. 

Il rifugio si trova in un'area verde. Presenti alcune panche ed una costruzione aperta con una tavola e caminetto provvisto di griglie per poter effettuare eventuali cotture alla brace. Per usufruire del rifugio è necessario chiedere le chiavi al Comune di Paularo. Facciamo una breve sosta e poi proseguiamo in direzione Forca e ricovero Turriee, poiché ci attende una ulteriore salita. Superiamo il greto del rio Cullar, e imbocchiamo il sentiero che ora si fa più stretto. Saliamo per la mulattiera, passando accanto ad una grossa roccia aguzza al cui interno è stata creata una piccola grotta con la Madonna. Si sale, tra ghiaie, scalinature delimitate da tronchi e tornanti, fino ad arrivare ad uno spazio verde: inizio dei pascoli della Casera Turriee (1556 mt.).

Saliamo per l'ultimo tratto caratterizzato da un cippo dedicato agli alpini ed una bianca fontana con vasca fino a raggiungere il ricovero Turriee. La sosta consente di ammirare ciò che ci circonda, la Creta di Riosecco con dietro il Monte Cavallo e, anche se un po' coperta dal Monte Turrion, la Creta di Aip con la sua caratteristica forma piatta in vetta. Visibili inoltre il monte Zermula, Paularo, Dimon e, in secondo piano, il gruppo del Coglians.

Poco più avanti, dalla forcella Turriee, partono il sentiero CAI 435a che giunge a/da Bevorchians Val Aupa, e il sentiero CAI 435 che porta direttamente a Casera Forchiutta e successivamente tramite il sentiero CAI 434 nel bosco Griffon per raggiungere Dierico. Giornata calda e soleggiata, ma in lontananza dei leggeri tuoni si fanno sentire e così da bravi e prudenti escursionisti, decidiamo di ritornare sui nostri passi e ripercorrere tutte le'Clapadorie' e via Ellero per raggiungere l'auto, scambiando al rientro alcune chiacchiere con gente del luogo e per un ben meritato caffè!.

Escursione senza difficoltà tecniche, ma con una buona resistenza alla salita costante e alla successiva conseguente discesa. Non consigliata in caso di pioggia o terreno bagnato per possibili scivolamenti.  Strada locale e sentiero CAI 438, carta Tabacco 09 o 018.


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Fotografie e Itinerario di Delia Gori


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